Capitolo 6

267 29 0
                                    

Ci era riuscito, forse anche per il fatto che aveva iniziato a cercare lavoro durante il periodo di Natale dove era più richiesto, ma aveva un lavoro. Era un cameriere in una delle pasticcerie che si trovavano vicino quella che era la sua attuale casa: da "Dolce far niente". Non aveva ovviamente detto nulla a sua madre del fatto di aver trovato un lavoro e nemmeno a Richard. Tedros invece gli aveva chiesto, o provato a chiedere, se avesse trovato qualcosa ma il rosso aveva fatto finta di non sentirlo e non aveva risposto alla sua domanda. Non voleva rischiare di rivelare una cosa del genere al fratello e poi trovarsi ad essere scoperto anche dalla madre perché l'altro si faceva scappare il tutto. In realtà si stava trovando bene al momento per non parlare del fatto che vedere anche i primi guadagni lo stava facendo sentire davvero realizzato. Sperava ovviamente di riuscire a guadagnare abbastanza per pagarsi da solo il viaggio che la loro scuola stava organizzando per il gran canyon e quindi evitare di finire per farsi prestare dei soldi da Tedros.

-allora?- per poco Devoll non si prese un colpo quando uscendo la mattina alle sei dalla sua camera vestito di tutto punto per andare a lavoro venne bloccato dalla voce di Tedros che sembrava a sua volta sveglio nonostante fossero nel pieno delle vacanze.

-che ci fai sveglio?-

-non riuscivo a dormire- rispose sinceramente Tedros che si ricordava perfettamente di aver fatto un brutto sogno ma avvertiva ormai solo quella sensazione e quello che aveva sognato gli era completamente passato di mente tanto che non se lo ricordava più -stai uscendo presto e di soppiatto quindi credo che la risposta alla mia domanda sia si-

-non so di cosa tu stia parlando-

-del lavoro- disse serio Tedros abbassando la voce -so perfettamente che hai capito le mie domande in questi giorni e che le hai anche ignorate ma sono davvero curioso-

-e anche se lo avessi trovato?-

-sarei ovviamente felice per te- rispose sinceramente il maggiore -voglio veramente fare quel viaggio insieme e quei due non ti lascerebbero mai andare altrimenti- Devoll osservò per lunghi istanti quello che era il fratellastro chiedendosi come mai sembrava completamente diverso da come se lo ricordava prima e il tutto era partito da quel maledetto muffin con le candeline. Però il rosso non sapeva ancora se fidarsi dell'altro o mantenere alta la guardia visto che quel cambiamento così repentino non gli diceva nulla di buono e nella sua mente l'idea che l'altro stesse solo cercando un modo per metterlo nei guai continuava ad essere persistente e sempre più invadente.

-certo- si trovò a sussurrare Devoll guardando leggermente storto Tedros cosa della quale il castano si accorse immediatamente ma non disse nulla anche se dentro si sentì morire perché il fratello non si fidava ancora di lui nonostante stessero parlando un po' di più. Aveva davvero sperato che Devoll avesse notato i suoi sforzi ma a quanto pareva non era quello il caso e forse non si fidava proprio per niente di lui.

-vuoi che ti accompagni?- domandò ad un certo punto Tedros sperando di ricevere un si come risposta -mi vesto in due secondi e...-

-vado a piedi come sempre- rispose secco Devoll voltando le spalle al castano per andare via da quel luogo anche perché non aveva nessuna intenzione di dire all'altro dove lavorava perché non aveva minimamente voglia di sorbirsi visite a sorpresa indesiderate.

-come vuoi- sussurrò Tedros conscio che l'altro non l'avrebbe minimamente sentito visto che era già sceso al piano di sotto e il castano tornò mogio nella sua camera buttandosi anche a peso morto sul suo letto chiudendo gli occhi e cercando di addormentarsi nuovamente. non ci riuscì però ed iniziò a girarsi e rigirarsi nel letto chiedendosi quando lui e Devoll sarebbero diventati a tutti gli effetti due fratelli perché più passava il tempo e più si sentiva come se loro due fossero dei completi estranei che non conoscevano nulla dell'altro. Erano due fratelli, della stessa età per giunta, e comunque sembravano due completi estranei.

Tedros si rigirò per l'ennesima volta nel letto prima di recuperare il suo cellulare e iniziare a perdere tempo su instagram ignorando completamente la marea di messaggi che Bianka gli stava mandando in quei giorni. Da quando infatti la ragazza lo aveva nuovamente criticato per il suo comportamento continuando a dargli sempre la colpa per quello che era il suo rapporto con Devoll aveva iniziato ad ignorare i suoi messaggi perché di sentirsi ancora dire di essere il problema non gli andava minimamente. Poteva sembrare il suo un comportamento da bambino capriccioso ma davvero non ce la faceva più mentalmente con quelle parole. Per lui era già difficile infatti vivere in quella casa e sentirsi un emerito coglione per essersi accorto troppo tardi quello che stava succedendo e di certo avere una persona che doveva essergli amica e di supporto che gli remava contro non lo aiutava minimamente.

Istagram però era completamente vuoto di nuovi contenuti interessati e quindi il castano decise di alzarsi e prepararsi un caffè per svegliarsi del tutto. Tanto che si era svegliato così presto aveva intenzione di usare il tempo a disposizione per portarsi avanti e vedere quindi quali erano i college di storia antica migliori nelle vicinanze per poter iniziare non solo a visitarli ma anche a prendere una decisione definitiva su quello che doveva essere il suo futuro. Ovviamente sapeva che i suoi genitori non erano tanto contenti del fatto che lui volesse studiare storia, per loro era meglio che si mettesse a fare l'avvocato o il medico perché avrebbe guadagnato di più, ma era la sua vita quindi non aveva nessuna intenzione di sottostare ai desideri dei suoi genitori riguardo al suo futuro: avrebbe scelto da solo quello che era meglio per lui.

Quasi GemelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora