Capitolo 23

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-che cosa hai fatto?- domandò sconvolto Tedros verso Clare poggiando la tazzina del suo caffè sul tavolo e osservando la ragazza come se fosse letteralmente impazzita.

-ho chiamato entrambi i tuoi lavori e ho detto loro che ti prendevi due giorni di pausa, ti servono Ted. Ieri sera seri letteralmente crollato-

-sono crollato perché era da tanto, troppo, che non mi trovavo a stare senza far niente e ho mangiato anche più del solito quindi è normale che io sia crollato-

-Clare ha fatto benissimo- si intromise nella conversazione anche Devoll che stava cercando di finire di configurare il suo nuovo telefono nel mentre che mangiava una fetta della torta avanzata dal giorno prima.

-ma...-

-niente ma, prenditi del tempo per ritornare in forma e poi puoi tranquillamente tornare a lavorare come prima ma davvero è meglio se ne fai solo uno. L'ospedale ormai non rientra più tra le cose da pagare e devi iniziare a mettere da parte per il college-

-Dev non voglio andare al college- disse Tedros mentendo ma si accorse subito che il rosso avesse perfettamente individuato quella che era la sua bugia.

-ci hai rinunciato per colpa mia ma questo non significa che tu non possa entrarci anche se con due anni di ritardo-

-in realtà è per colpa dei nostri genitori che ci ho rinunciato non tua e comunque è un qualcosa che non mi servirà a nulla. La storia antica non mi aiuterà a trovare un lavoro migliore-

-ma è ciò che ti piace- gli fece notare ancora Devoll -e sarà comunque un titolo che potrà tornarti utile. Non credo tu voglia fare il segretario sottopagato e servetto di tutti per il resto della tua vita- borbottò poi il rosso e Tedros fece un mezzo sorriso.

-devo comunque pagare l'avvocato e...-

-oh andiamo lavorerò anch'io, smettila di preoccuparti di cose del genere ve bene? Se poi proprio non ci riesci puoi lasciar perdere ma non evitare di fare qualcosa solo perché non ne sei sicuro- Devoll finì definitivamente la sua torta sospirando -io invece sono costretto a studiare per diplomarmi-

-vedi il lato positivo non dovrai andarci a scuola- cercò di tirarlo su di morale Tedros e vide il fratello annuire.

-e altra cosa buona è che a quanto pare nonostante per tutti voi sia passato effettivamente del tempo per me no e ho ancora nella memoria quello che ho studiato-

-fortunato- ridacchiò Tedros per poi lanciare un lungo sguardo in direzione di Clare per capire se potevano parlarne in quel momento oppure no. Clare lo guardò inizialmente confusa per poi arrivare da sola alla conclusione sgranando gli occhi.

-c'è qualcosa che dovrei sapere e che non mi avete ancora detto?- domandò Devoll notando perfettamente quello scambio di sguardi che gli sembrava anche parecchio preoccupante.

-ehm si- disse Clare a bassa voce.

-cosa mi avete nascosto di così importante? Ho qualche altro problema per via del come che non mi avete detto? O è riguardo a me e Sekou?-

-nessuna delle due in realtà- fu Tedros questa volta a rispondere alla domanda del fratello -ecco è più un qualcosa della quale volevamo parlarti perché sei in casa con noi adesso e che nessun altro sa altrimenti potrebbe succedere un disastro-

-esatto- sussurrò Clare lasciando ancora più confuso Devoll che davvero non riusciva a capire cosa fosse quello che stavano cercando di dirgli.

-parlate chiaro e vi prometto che non parlerò con nessuno se è quello che vi preoccupa-

-tra me e Clare c'è qualcosa- si decise a dire Tedros -attrazione ecco-

-e state insieme?- domandò in parte sorpreso Devoll da quelle rivelazione. Capiva in parte però perché i due volessero dirglielo visto che effettivamente dovevano vivere insieme.

-no, non possiamo- disse seria Clare -fino a prova contraria io sarà il vostro tutore legale fino a dieci di gennaio e io e Tedros non possiamo stare insieme- spiegò velocemente la viola e Devoll vide il fratello abbassare la testa ed annuire a quelle parole.

-anche se qui dentro nessuno vi poteva vedere voi non avete...-

-siamo fin troppo palesi anche solo con i nostri sguardi- sussurrò Tedros -motivo per il quale abbiamo preferito dirtelo, e poi non volevamo rischiare nulla-

-esatto, se qualcuno avesse scoperto la cosa poteva togliermi l'incarico e voi finire nelle mani di chissà chi- confermò Clare.

-ma...come fate?- sussurrò Devoll preoccupato per i due anche perché dopo che entrambi gli avevano rivelato la verità riusciva a vedere perfettamente gli sguardi che si lanciavano, sguardi dei quali il giorno prima non si era minimamente accorto.

-è semplice quando hai due lavori che ti tengono impegnato quasi ventiquattro ore su ventiquattro- disse con un leggero sorriso Tedros -e poi siamo riusciti a resistere per quasi un anno e mezzo...questi nemmeno due mesi che ci separano dal poter stare veramente insieme, o almeno provarci, non sono poi troppo una tortura-

-non dire niente a Sekou- disse prontamente Clare verso il rosso -non vorrei che iniziasse a farmi il terzo grado-

-tranquilla ma...ecco...-

-non menti al tuo ragazzo? Che a proposito potevi anche accennarmi di avere- disse Tedros incrociando le braccia al petto mentre Devoll alzava gli occhi al cielo.

-certo quando ti credevo dalla parte di quei due- sbuffò Devoll -non è che non mento a Sekou è solo che lui è a tutti gli effetti laureato in giornalismo ed è un ottimo osservatore diversamente da me. Se voi non mi aveste detto niente io non mi sarei mai realmente accorto del significato dei vostri sguardi ma lui...- Devoll scosse la testa quasi divertito -non gli sfugge nulla- e a quelle parole Clare gemette leggermente perché si era completamente scordata in cosa fosse laureato Sekou.

-dovremmo dirlo apertamente anche a lui- arrivò da sola alla conclusione Clare -oppure per evitare che mi tartassi di domande come suo solito potresti parlargli tu e dirgli di tenere la bocca chiusa fino a gennaio- pensò poi guardando verso Devoll che alzò un sopracciglio.

-che ne dite invece se glielo dite voi fra mezz'oretta?- ridacchiò Devoll con Tedros che gli lanciò uno sguardo confuso -il mio ragazzo mi aiuta con lo studio- disse semplicemente lui facendo capire ai due che non avevano minimamente scampo.

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