Capitolo 13

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-sbaglio o il tuo ragazzo non è qui?- domandò Rossane osservando attentamente il rosso che stava prendendo le ultime tazzine che erano state lasciate sui tavoli della pasticceria completamente vuote.

-doveva studiare- rispose Devoll -e non è il mio ragazzo- continuò storcendo la bocca -ci stiamo solo frequentando al momento-

-oh andiamo sono certa che fra un po' le cose tra di voi saranno ufficiali- ridacchiò Rossane che li aveva visti eccome quei due insieme dopo la loro prima uscita e per lei erano già una bella coppietta.

-non correre- scosse la testa Devoll -è già un miracolo che tra noi ci sia qualcosa al momento visto che a conti fatti non sono uno studente del college- sussurrò il rosso per far si di far sentire quelle parole solo alla donna.

-ti manca poco per essere uno studente del college a tua volta, quello non può essere qualcosa che vi divide-

-lo so ma molta gente non la pensa allo stesso modo- rispose semplicemente Devoll -per non parlare del fatto che con tutte le probabilità non riuscirò mai ad andare al college. Dopo quello che è successo con la gita dubito che io possa anche solo immaginare di pagarmi qualcosa-

-quella è stata cattiveria pura- disse Rossane guardando leggermente preoccupata verso il ragazzo -almeno riesci a tenerti qualcosa da parte?-

-si, ho mentito loro sul mio stipendio quindi qualcosina la sto nascondendo ma questo non significa che io non ci metterò anni anche solo per raggiungere i soldi necessari per pagarmi il college per non parlare del fatto che con tutte le probabilità mi cacceranno di casa ai miei ventun anni- Devoll sospirò pesantemente -la cosa che mi da più fastidio però è vedere quanto sia cattivo il mio fratellastro. Mi ha letteralmente fregato-

-sei sicuro che lo abbia fatto di proposito?- domandò Rossane -probabilmente voleva veramente aiutarti e non sapeva del fatto che il padre avrebbe ritirato tutti i soldi-

-può anche aver avuto buone intenzioni all'inizio ma ciò che mi da fastidio è il fatto che non ha mosso un dito per aiutarmi. Non ha letteralmente fatto nulla e...per un momento ho creduto ci stessimo avvicinando ma non è stato così- Devoll sospirò nuovamente per poi andare verso la cassa e far pagare ad alcuni clienti interrompendo quindi per il momento la conversazione che stava avendo con Rossane.

-non lo ha fatto perché non voleva o perché non poteva?- gli domandò invece Rossane quando rimasero nuovamente da soli e Devoll ci pensò un bel po' su a quella domanda perché non gli era venuto in mente il fatto che forse Tedros non si era esposto perché non poteva farlo ma poi scosse la testa.

-no, cosa gli avrebbe impedito di protestare insieme a me? I suoi genitori lo adorano e gli fanno letteralmente fare tutto quello che vuole. Mi avrebbe aiutato di sicuro diversamente da quanto ha fatto restando completamente in silenzio- Devoll osservò un momento l'orario e un leggero sorriso gli apparve sulle labbra notando che fosse arrivato il momento di andare. Non era felice di andare via dal Dolce far niente, nonostante fosse stancante andare a lavorare li subito dopo la scuola adorava quel posto, ma perché era arrivato il momento di raggiungere Sekou al campus e quando succedeva quella era la sua parte preferita della giornata. Alcune volte il moro si era anche permesso di presentarsi in pasticceria leggermente più tardi in modo da fare la strada insieme e passare più tempo in compagnia ma quel giorno ovviamente il ragazzo doveva studiare per gli esami di recupero di aprile e di certo Devoll non aveva nessuna intenzione di disturbarlo.

-vai dal tuo ragazzo- ridacchiò Rossane osservando a sua volta l'orario sull'orologio.

-posso aiutarti a sistemare- disse prontamente Devoll -come sempre, anche perché Sekou deve studiare-

-lascia stare, quelli non sembrano minimamente intenzionati a volersi scollare dalle loro sedie e non voglio farti fare troppo tardi- scosse la testa la donna indicando con il mento in direzione degli ultimi clienti rimasti nella pasticceria che si stavano facendo palesemente i fatti loro seduti al tavolino con tutti piattini vuoti.

-ma quelli non sono arrivati alle due?- domandò sorpreso Devoll -non mi ero accorto che fossero ancora li-

-già, almeno hanno fatto il refill tre volte così non hanno occupato il tavolo per ore senza consumare- scosse la testa Rossane -veramente Dev vai dal tuo ragazzo e non farlo aspettare-

-no, ti aiuto almeno con l'immondizia- non accettò obbiezioni il rosso che si mise prontamente a svuotare i vari cestini sperando che in quel modo i clienti che erano rimasti seduti iniziassero ad intuire che era ormai arrivata l'orario di chiusura e che quindi dovevano assolutamente sloggiare. I clienti parvero stranamente capirlo e nel mentre Devoll, dopo aver buttato la spazzatura, si era messo a sistemare le sedie e i tavoli per la chiusura erano andati a pagare e avevano lasciato i due da soli.

-basta così Dev, vai dal tuo ragazzo- si impose Rossane e Devoll non poté far altro che annuire e prendere la sua roba che aveva lasciato nell'area riservata al personale, salutare Rossane e incamminarsi verso il campus con un sorriso che non voleva minimamente lasciar andare le sue labbra e non solo perché stava per raggiungere Sekou ma anche perché le giornate si stavano allungano e quindi stava arrivando il periodo nel quale non si sarebbe fatto quella strada leggermente pericolosa, per via della velocità assurda alla quale viaggiavano le macchine, al buio. Il ragazzo si perse completamente nei suoi pensieri mentre percorreva la strada che ormai conosceva a memoria ringraziando che letteralmente tutti i ragazzi dell'ultimo anno a parte lui erano in gita al gran canyon e che quindi aveva letteralmente una settimana di vacanza da scuola considerato che nemmeno i professori che erano rimasti li avevano intenzione di fare lezione ad una singola persona. Tanto era immerso nei suoi pensieri che non si accorse minimamente che una di quella maledette macchine che gli sfrecciavano accanto aveva sbandato e che gli stava finendo letteralmente addosso.

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