-è da prima che starnutisci, sicuro di stare bene amore?- domandò Gwendaline al figlio quando Tedros fu preso dall'ennesimo starnuto del giorno. Il fatto che quella mattina fosse uscito sotto il diluvio per prendere il dolce, che aveva anche prontamente nascosto ai suoi genitori, e che si fosse asciugato in classe non lo aveva lasciato senza conseguenze.
-si, mi sono solo preso un raffreddore per questo tempo probabilmente- disse sinceramente Tedros cercando di sorridere in modo rassicurante.
-ah davvero? Devoll è colpa tua-
-cosa?- domandò confuso il rosso guardando la madre e poi il patrigno che stava annuendo a quell'affermazione -perché dovrebbe essere colpa mia adesso?-
-perché hai lasciato mio figlio ad aspettarti! Lascia quel corso che finisce sempre tardi e segui quelli di Tedros- disse secco Richard guardando storto il rosso.
-ehi io l'ho aspettato dentro scuola e di certo non mi sono preso un raffreddore per quello- sbottò Tederos sconvolto da quelle parole -ero a mangiare fuori al giardino quando è venuto giù il diluvio e mi sono bagnato- continuò cerando di salvare Devoll da una qualunque punizione.
-tornate comunque molto tardi da scuola per colpa sua-
-non controlla il traffico- ringhiò Tedros e Devoll alzò un sopracciglio a quel commento ma non disse nulla perché era certo che il solo parlare lo avrebbe messo in una posizione davvero difficile e non voleva complicarsi la vita ancora di più proprio quel giorno.
-ma non trovereste traffico se lui seguisse i tuoi stessi corsi-
-andrò a piedi allora!- sbottò Devoll attirando su di se lo sguardo dei presenti -se proprio vi da fastidio non ho bisogno che Tedros mi accompagni a casa al ritorno- e dopo aver detto quelle parole si alzò dalla tavola, davvero poco intenzionato a continuare quella discussione anche perché avevano finito in teoria di cenare visto che per lui non ci sarebbe mai stata una torta, e se ne tornò nella sua camera.
-mi sono raffreddato perché sono stato stupido io e mio fratello non c'entra nulla. Lasciategli fare quello che vuole maledizione a voi- sbottò a sua volta Tedros alzandosi anche lui da tavola e salendo le scale per poter raggiungere la sua camera dove aveva nascosto il muffin e le candeline. Prontamente mise le candeline sul muffin per poi dirigersi a passo svelto verso la camera del fratello con l'accendino in mano e bussando alla porta. Non aveva nessuna intenzione infatti di farsi vedere dai suoi genitori perché altrimenti gli avrebbero fatto buttare quel muffin e lui non ne aveva davvero voglia. Devoll però non sembrava essere intenzionato ad aprire la porta della sua camera e Tedros sbuffando bussò nuovamente con quasi più insistenza.
-che cazzo voglio stare da solo- sbottò Devoll aprendo finalmente la porta ma il rosso rimase bloccato quando si accorse che la persona che lo stava infastidendo non fosse sua madre ma Tedros e osservando attentamente il maggiore notò anche il muffin che aveva in mano con delle candeline -che vuoi?-
-mi fai entrare?- domandò invece Tedros speranzoso e Devoll prese un profondo respiro prima di far entrare il castano nella sua camera.
-cosa vuoi? Sono seriamente poco propenso a stare con qualcuno oggi- continuò Devoll incrociando le braccia al petto mentre osservava Tedros che accendeva le candeline sul muffin.
-non festeggiamo mai il tuo compleanno e non hai mai avuto una torta. So che non può essere paragonato a una torta ma è comunque un dolce- disse il castano avvicinando il muffin a Devoll -esprimi un desiderio-
-no- disse secco Devoll -sono solo stupidaggini e potevi anche evitare-
-andiamo!- protestò il castano sospirando pesantemente rischiando anche involontariamente di spegnere lui la candelina ma per fortuna non successe. -non puoi davvero non voler spegnere le candeline e poi anche se le credi stupidaggini non ti costa niente farlo-
-forse perché ho i piedi per terra diversamente da te che vivi sulle nuvole- ringhiò Devoll e per un attimo il rosso fu certo di aver visto un velo di tristezza attraversare gli occhi neri di Tedros.
-puoi almeno farlo per me se non vuoi farlo per te stesso?- sussurrò allora Tedros -è il tuo compleanno-
-come se ci fosse da festeggiare per la mia nascita- alzò gli occhi al cielo Devoll -sono solo uno sbaglio quindi va via e portati dietro quel coso- il rosso indicò con il mento in direzione del muffin e Tedros sospirò. Sapeva che probabilmente non sarebbe andata bene ma non credeva in quel modo.
-l'ho preso per te di certo non lo mangerò io- sbuffò Tedros.
-oh andiamo sarà uno dei tuoi che hai preso dal mobiletto di sotto solo per farmi abbassare la guardia-
-sono uscito a comprarlo durante la pausa a scuola, così come le candeline in pieno diluvio-
-oh quindi mi stai dicendo che è colpa mia se sei raffreddato!- sbottò Devoll -potevi anche non uscire stupido che non sei altro-
-non sto dicendo che è colpa tua ma che...-
-cosa? Che ti sei preso il diluvio per farmi un favore? Non ti ho mai chiesto una cosa del genere quindi ora lasciami solo e portati via quel coso- e questa volta il rosso indicò il muffin che momentaneamente Tedros aveva lasciato sul comodino.
-è il tuo dolce- scosse la testa Tedros -buonanotte- aggiunse poi andando verso la porta e uscendo dalla camera del fratello per tornare nella sua senza guardarsi indietro.
Devoll osservò prima la porta della sua camera e poi il muffin che il castano non si era portato dietro sul quale le candeline erano ancora accese con tanto di cera che stava colando lentamente verso la parte superiore del muffin. Devoll non voleva cedere alla tentazione perché aveva paura potesse essere tutto un modo di Tedros per metterlo nei guai ma poi non resistette oltre e prese il muffin sedendosi sul suo letto. Chiuse gli occhi e anche se aveva detto che esprimere un desiderio fosse una cosa stupida lo fece lo stesso prima di spegnere le candeline e mangiarsi quella che era la sua torta a tutti gli effetti.
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Quasi Gemelli
قصص عامةTedros e Devoll sono fratelli, fratellastri per la precisione e si portano solo dieci mesi di differenza. Il fatto che la moglie sia rimasta incinta di un altro uomo subito dopo aver dato alla luce il suo primo figlio non è mai piaciuto a Richard ch...