CAPITOLO XIX

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Poteva farcela. Aveva affrontato di peggio nella sua vita, d'altronde.
A confronto con altre situazioni, trovarsi nel backstage di un concertone insieme ai suoi amici era una passeggiata.
Era tutta colpa di Cecilia.
La bionda l'aveva chiamata, quella mattina, comunicandole che Jacopo era riuscito a procurarsi i pass anche per lei e gli altri, per poter vedere il concerto da dietro le quinte.
L'idea iniziale era stata quella di recarsi in piazza come tutti gli altri, godersi il concerto e rivedersi una volta concluso il tutto.
Ma la bionda era stata categorica. "Ja si è fatto in quattro per averne altri, non puoi dì di no".
Ecco il motivo per cui era stata raccattata a forza dai suoi amici, per recarsi tutti insieme a Piazza Del Popolo.
Il concerto sarebbe iniziato per le 21:00, ma loro si stavano dirigendo li ben due ore prima.
I ragazzi avevano terminato le prove generali, e a detta di Cecilia si stavano rilassando nella parte del backstage dedicata per loro, quindi non avrebbero creato disturbo.
E Margherita lo sapeva, che era solo un piacere per loro, per lui, la sua presenza.
Le aveva scritto, quel pomeriggio, ricordandole che la sera precedente aveva promesso di esserci. E lei l'aveva tranquillizzato, dicendogli che era solita mantenere la parola data.
Duccio ne era rimasto contento, oltre che piacevolmente stupito.
Sentiva come se all'interno di Margherita fosse scattata una molla, come se qualcosa le avesse detto di buttarsi, di lasciarsi andare con lui.
La voce di Luca la riportò alla realtà. A causa dell'industriale quantità di gente riunita per l'evento, avevano deciso di parcheggiare a debita distanza la macchina, onde evitare giri a vuoto per il parcheggio. Scesero dalla macchina, pronti per la loro passeggiata serale.
Cecilia li aspettava all'ingresso per il backstage, per consegnare loro i pass.
Fra una folla di persone e l'altra, riuscirono finalmente a raggiungere la loro amica, vedendola sbracciarsi per farsi notare.
"A Cecì, non lo so, vuoi attira l'attenzione di tutta la piazza?" Ilaria la prese in giro, ricevendo una linguaccia come risposta.
"Ok Lila, per te niente pass"
"Cecia non farmi questo, che poi me la devo sorbi io" Luca venne fulminato con lo sguardo dalla sua ragazza, per poi ricevere una spintarella giocosa da lei, facendo ridere i loro amici.
"Dai venite, le star vi attendono".
Fecero i dovuti controlli, per poi seguire Cecilia e lo scoprire lo strano mondo che si nascondeva nel dietro le quinte di un palco che avevano sempre visto dall'altra sponda.
"Ma Huda c'è?" Ilaria, la sera precedente, si era ritrovata a chiacchierare di moda con la ragazza con le treccine, incantata dal suo outfit. Avrebbe volentieri ripreso il discorso anche quella sera.
"No, sta finendo un progetto su a Milano ed è dovuta ripartire"
"Peccato, è una persona interessante" cecilia annuì alle parole dell'amica. Era contenta che piano piano, due parti della sua vita inizialmente separate si stessero finalmente unendo.
Raggiunsero i ragazzi nel loro camerino comune, essendo quest'ultimo abbastanza capiente per contenere tutti.
Si salutarono affettuosamente, per poi perdersi nei discorsi riguardo l'imminente esibizione del collettivo.
"Allora è vero che mantieni le promesse" Margherita si portò una mano al cuore, sentendo quelle parole provenire da dietro la sua schiena.
"La smetti di comparirmi dietro così?" Duccio rise guardando lo sguardo sconvolto della ragazza, per poi scusarsi. Gli era venuto spontaneo, cercare un contatto con lei. Fremeva dal volerci parlare, dal voler sentire la sua voce.
"Che cantate stasera?" La curiosità di Margherita era alle stelle. Avendo approfondito la musica del collettivo, era riuscita a designare i suoi brani preferiti, e sperava ne cantassero anche solo uno di quelli che aveva selezionato.
"A parte no spoiler, poi non farti troppe aspettative. Abbiamo pochi minuti sul palco, ci siamo dovuti arrangiare" ed era vero. Con la quantità di artisti presenti nella serata, era stato d'obbligo per loro scegliere cosa portare, per rimanere impressi.
La loro attenzione venne reclamata da Dario, che aveva appena proposto una partita a carte tuti insieme, per passare il tempo.
Fra una risata e l'altra, arrivò il momento della presentazione della serata, con la conduzione di Carlo Conti e Andrea Delogu.
Avendo a disposizione un maxi schermo nel camerino, per osservare gli altri artisti, si raggrupparono intorno a questo, sparsi nella stanza.
A detta del collettivo, avrebbero cantato non prima delle 23:00, quindi avevano tempo per rilassarsi un po', prima di andare ad ultimare gli ultimi dettagli.
Loredana Bertè aprì il concerto, facendo iniziare un via vai di artisti intervallati da momenti di pausa in cui compariva Gabriele Vagnato, uno YouTuber.
Fu proprio durante uno di questi spezzoni, che Duccio si avvicinò nuovamente a Margherita.
"La discoteca che dicevi ieri sera, è aperta di venerdì?" Margherita aggrottò la fronte.
"Il cieloterra? Si, è aperto dal venerdì alla domenica. Perché me lo chiedi?" Il rosso sembrava aver assunto uno sguardo da cucciolo in pena, che aumentò la sua confusione.
"È che...Ghera ci ha ricordato solo oggi che sabato dobbiamo essere all'Aquila. Ce lo eravamo scordati tutti. Quindi non restiamo fino a domenica" ecco, ora si spiegava il suo sguardo affranto.
"Ah... beh vabbè, possiamo anda a ballare venerdì, sempre se riuscite a reggere" Duccio sembrò punto sul vivo, alla sua affermazione.
"Signorina, siamo uomini forti, non si preoccupi. Andata per venerdì allora" si sorrisero, e Margherita decise di prendere ulteriore coraggio, provando a prendere spunto dalle protagoniste accattivanti di cui tanto aveva letto nei suoi amati romanzi.
Fece in tempo solo a richiamare l'attenzione del rosso su di lei, ma non a fargli la proposta che le era venuta in mente.
I ragazzi infatti, erano stati richiamati da uno dei tecnici per cominciare a rifinire i loro outfit e a controllare i microfoni.
Si stava esibendo Rocco Hunt, a cui sarebbe seguito un piccolo sketch con VivaRai2, poi sarebbe stato il turno del collettivo.
Si salutarono con un grande in bocca al lupo, per poi lasciarli andare.
Neanche fossero in un film horror, nel momento in cui Pietro si chiuse la porta del camerino dietro, Margherita osservò le teste dei suoi amici girarsi verso di lei praticamente nello stesso istante, con un ghigno malizioso addosso.
"Beh?" Camilla ruppe il silenzio della stanza, rivolgendosi alla mora.
"Cosa?"
"Beh che dici? Com'è? Ti piace?" Margherita alzò gli occhi al cielo. Avrebbe dovuto aspettarselo, da loro. In effetti, era strano che quel giorno ancora non avessero attaccato con la solfa del "cosa vi siete detti ieri" e passa.
"Cami, ne abbiamo già parlato. Lo conosco da poco, ma me ce trovo bene. Voglio solo vedere come va, senza montarmi la testa ne niente, sennò impazzisco da sola"
"Fai bene Meggy. Duccio è molto dolce, sono contenta che ti trovi bene con lui" Cecilia le corse in aiuto. Anche lei, come gli altri, era solo che curiosa di scoprire e capire cosa passasse esattamente nella testa di Margherita. Ma sapeva anche che la mora era solita non esternare le sue vere emozioni, se non di sua spontanea volontà.
"Ne riparleremo. Stanno salendo i ragazzi, stateve zitti" Ilaria, con lo sguardo incollato allo schermo, richiamò la loro attenzione.
Jacopo, come al solito, era già posizionato al centro del palco, mentre finivano le presentazioni del collettivo.
Con la coda dell'occhio, Margherita osservò Cecilia sorridere fiera alla vista del suo ragazzo sul palco, facendola sorridere a sua volta. Era così felice che la sua amica avesse trovato qualcuno con cui stava bene. Per lei era scontato, gioire della felicità delle persone che amava.
All'attacco di Marco, tutta la sua concentrazione si riversò sull'esibizione, osservando ogni minimo dettaglio. Cecilia le aveva spiegato che stavano cantando lo spoiler di "estate80", un brano che faceva parte dell'ep che sarebbe uscito quel venerdì.
Saltellò insieme ai suoi amici, a ritmo di quella che, ne era certa, sarebbe diventata una hit estiva. Poi, Jacopo fece partire la base di "ma che idea" e fu il delirio.
Complice l'aver seguito il festival di Sanremo, conoscevano la canzone a memoria.
Cantarono a squarciagola, battendo le mani felici all'entrata di Pino D'Angiò.
Stavano ancora canticchiando, quando i ragazzi rientrarono nel camerino, fieri ed esaltati.
Fecero loro i complimenti, per poi festeggiare con dell'alcool che Andrea aveva prontamente portato li. A detta sua, un'esibizione non era completa se non c'era un buon gin tonic.
Margherita, ridendo alla battuta del corvino, spostò il suo sguardo verso Duccio, trovandolo già ad osservarla. Lo distolse in fretta, consapevole però di aver, nuovamente, attirato la sua attenzione.
"Prima volevi chiedermi qualcosa?" Ecco, appunto.
Lo guardò titubante, per poi decidere di prendere coraggio. Avrebbe dovuto iniziare prima o poi.
"Io...si, in realtà. Domani mattina siete impegnati?"
"No, dopo stasera siamo in pausa fino alla ripartenza. Per l'EP è tutto pronto, quindi possiamo concederci un po' di relax" Margherita sorrise alla risposta del rosso, per poi porgergli la fatidica domanda.
"Ti andrebbe di fare colazione insieme? C'è un posto che ti vorrei far vedere. Cioè, sempre se ti va, se vuoi dormire o altro non-" Duccio frenò il suo fiume di parole confuse con una risatina.
"Mi farebbe molto piacere. Che posto è?" Margherita, rilassata dopo la sua risposta affermativa, cominciò un gioco mai fatto prima, come se qualcun altro stesse parlando al posto suo.
"No spoiler, signorino" non gli diede tempo di controbattere, grazie ad Andrea che, con un gin tonic in mano, reclamava la sua presenza.
Duccio rimase ad osservarla mentre se ne andava, con uno sguardo incredulo.
Quella ragazza era una sorpresa continua.

SPAZIO AUTRICE
Non chiedetemi cosa io abbia scritto in questo capitolo, perché non ne ho idea. Mi sento come se fossi ubriaca, per quanto sono stravolta. Sono andata a piazza del popolo DA SOLA alle 20:45, per rimanerci fino alla 23:15, quando si sono esibiti i ragazzi. Ho le gambe a pezzi, manco mi hanno fatta entrare in piazza ma avevo una simpatica transenna su cui mi sono spiaggiata. Ho litigato con non so quante persone che ogni tre per due provavano a scavalcare per entrare, MA NE È VALSA LA PENA. Finally li ho sentiti dal vivo, ok che hanno cantato letteralmente 5min, e che ero lontana in culo dal palco, ma sono contenta comunque. Spero veramente di prendere i biglietti per il Rock In Roma, perché ora ho solo piu voglia di prima di vederli esibirsi.
Tornando a noi, (nonostante la mia stanchezza) a quanto pare Meggy si sta sbilanciando con il nostro caro Duccio sottone. Riuscirà a reggere o scapperà? Chi lo sa! Lo scopriremo presto.
As always, fatemi sapere cosa ne pensate. Anzi vi prego, ditemi qualcosa perché l'ho scritto di botto con ancora il cuore a mille per averli visti (che poi visti un parolone visto che oltre tutto so cieca come una talpa ma dettagli) e per essere stata due ore in piedi.
Lov u
❤️‍🩹
P.s. Cecia non è andata nel backstage stase, ma per il bene della storia famo finta di si va.

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