10. Regalami un sorriso

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REGALAMI UN SORRISO

Adriana piangeva disperata sul suo letto. Si era rintanata nella sua stanza non appena tornata da scuola. Aveva giusto salutato sua mamma di corsa e non aveva nemmeno voluto pranzare. Aveva trattenuto le lacrime finché non aveva sentito i suoi genitori andare a lavoro. Solo in quel momento, nella solitudine della sua cameretta aveva lasciato che le lacrime prendessero il sopravvento, iniziando a bagnarle la faccia. 

Si sentiva sempre inadatta e soprattutto non all'altezza delle ragazze che giravano per la scuola. Erano tutte perfette, tutte simili a Barbie, perfettamente truccate e acconciate. Tutto il contrario di lei, che era bassina, magra e con capelli e occhi color nocciola. Non era di certo una bellezza rara ne altro. Eppure era convinta di poter piacere a qualcuno e quel qualcuno aveva un nome e un cognome. 

Niccolò Moriconi infatti l'aveva portata fuori spesso e avevano condiviso più baci. Non stavano di certo insieme ma non erano neppure semplici amici. Se fosse dipeso da Adriana probabilmente sarebbero stati una coppia già da qualche mese ma ciò non era ancora accaduto. 

Niccolò l'aveva fatta sentire bella e bene con sè stessa e lei aveva davvero creduto di poter essere alla sua altezza. Tutto questo fino all'uscita da scuola poche ore prima. 

Proprio mentre si dirigeva verso il muretto dove di solito Niccolò la aspettava in compagnia dei suoi amici e di una sigaretta, lo aveva visto abbracciato a una bionda inconfondibile. 

Federica Lelli era l'ex storica di Niccolò e tutti lo sapevano a scuola e spesso si scommetteva tra i corridoi su quando sarebbero tornati insieme. 

Adriana si era sentita ferita e aveva immediatamente cambiato direzione, ma Niccolò l'aveva vista e si era subito staccato da quell'abbraccio per andarle incontro ma lei aveva iniziato a camminare più velocemente. Si era guardata allo specchio prima di sprofondare nel letto e aveva constatato per l'ennesima volta che lei non sarebbe mai stata all'altezza della Lelli. 

I suoi pensieri vennero bruscamente interrotti dal suono del campanello. Adriana si alzò asciugando giusto un po' le guance per aprire la porta. Davanti all'uscio si ritrovò Niccolò, che la guardava con uno sguardo incazzato che però tramutò subito in preoccupato non appena la vide. 

"Che ti è successo?", le domandò preoccupato entrando in casa e poggiando la giacca sul divano.

"Niente, che vuoi?"

"Sapere perchè sei scappata così, sarei arrivato prima ma sono stato trattenuto"

"Si, immagino da chi!", rispose Adriana a bassa voce ma in tono stizzito. Niccolò fece finta di non sentirla e continuò imperterrito. 

"Si può sapere che hai?"

"T'ho detto niente, se te dico niente vuol dì niente!", rispose la ragazza infastidita.

"Non mi muovo da qui finchè non me lo dici!", rispose risoluto Niccolò dirigendosi nella sua camera. Si stese sul letto e iniziò a contemplare il soffitto. 

Adriana nel frattempo decise di prepararsi un the in cucina per non dover stare con il ragazzo, ben sapendo che se solo lo avesse guardato in quegli occhi così luminosi gli avrebbe raccontato tutto. Niccolò sentendo i vari rumori si diresse nuovamente in cucina, appoggiandosi allo stipite della porta, osservandola. 

"É per Federica vero?", chiese facendola sobbalzare

"Che dici Niccolò, non sparare stronzate"

"Adriana, ti posso assicurare che mi stava abbracciando solo per congratularsi con me per essere riuscito ad aprirmi di nuovo con qualcuno!"

One shot di UltimoPeterPanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora