DOVE IL MARE FINISCE
POV. ISABELLA
Eccoci qui, all'ennesima litigata con il mio ragazzo Niccolò a causa della sua ex. Cerca sempre di mettersi in mezzo e lui glielo lascia fare, non capendo quanto lei in realtà stia solo cercando di continuare a sfruttare la sua fama.
N: La devi smettere di prendertela con lei, non ha fatto proprio niente di male.
I: Tu proprio non capisci che vuole riaverti solo per la tua fama e i tuoi soldi Niccolò e io mi sto stancando di questa situazione. Lei non può continuare a stare in mezzo alla nostra vita in questo modo. Ti amo ma non posso pensare di dover stare all'erta ogni secondo.
N: Almeno lei non mi faceva tutte queste storie. Forse sarei dovuto rimanere con lei!
Sgranai gli occhi e mi allontanai immediatamente di qualche passo. Niccolò si rese subito conto di quello che aveva detto e vidi nei suoi occhi allargarsi il senso di colpa.
N: Isa, amore, non volevo dirlo veramente, io...-ma lo interruppi a metà frase.
I: Invece hai detto proprio quello che volevi. E sai, forse è la strada più giusta quella senza di me, ciao Niccolò
Provò a fermarmi in mille modi ma non glielo permisi. Volevo solo stare da sola, non volevo essere vista né consolata da nessuno. Avevo bisogno del mio luogo in cui isolarmi da tutti, dove sapevo che solo Niccolò avrebbe potuto raggiungermi, ma una parte di me sperava non lo facesse.
Decisi quindi di andare alla mia casa a Ostia per un po', in modo da non essere costretta a subire il solito interrogatorio di mia mamma ogni volta che mi vedeva giù.
Niccolò continuava a chiamare ininterrottamente e ogni ora mi ritrovavo almeno dieci messaggi sulla chat "Amore".
Sapevo avesse detto quelle cose in un momento di rabbia in cui non aveva riflettuto ma al momento mi faceva ancora troppo male. Aveva usato la mia più grande paura per farmi male e questo mi aveva sconvolta. Sono dovuta scappare da noi per riuscire a ritrovare me stessa e se una parte di me vorrebbe che Niccolò collegasse il mio amore per il mare alla mia necessità di stare sola, dall'altra vorrei non lo facesse.
Passati 6 giorni la mia routine era diventata alzarsi, lavarsi e vestirsi per poi andare in spiaggia fino alla sera, quando il cielo era ormai buio e si potevano vedere le stelle. Ogni sera mi sentivo così piccola e fragile sotto quel cielo trapunto di stelle e la paura di perdere definitivamente Niccolò bussava insistentemente e io non riuscivo a scacciarla via.
Quella mattina però mi ero svegliata in modo diverso, sentivo quasi stesse per accadere qualcosa.
Andai al mare ma trovai il mio solito posto già occupato da qualcuno. Anche da dietro era inconfondibile. Quelle braccia tatuate e quei capelli tutti arruffati potevano appartenere solo al mio Niccolò.
Mi feci forza e andai a sedermi accanto a lui. Si voltò a guardarmi e mi accorsi immediatamente delle occhiaie e dei suoi occhi rossi. Non aveva provato a coprirli con gli occhiali però, segno che si fidava di me.
I: Come hai fatto a capire dove ero?
N: Io...mi mancavi e ho preso una tua felpa per provare a dormire un'oretta con il tuo odore ieri sera e da dentro la tasca è uscito un bigliettino che diceva "Cercami dove il mare finisce" e mi sono ricordato di quella volta ad Ostia- disse tirando su col naso.
Mi limitai ad osservarlo e mi si strinse il cuore capendo quanto mi fosse mancato.
N: Lo so che ho fatto una cazzata amore e me ne pento tantissimo. In questi giorni ho provato a mettermi nei tuoi panni e anche io sarei molto incazzato se un tuo ex facesse quello che fa la mia e ti giuro amore che le ho detto chiaro e tondo di non farsi mai più vedere. Io ti amo e non la voglio una vita senza te!
Immediatamente mi fiondai sulle sue labbra e Niccolò mi strinse con le sue braccia forti. Mi era mancato troppo e sapevo che si era pentito di ciò che era accaduto. E soprattutto ero consapevole che il mio ragazzo con gli occhi da bambino sarebbe sempre venuto a riprendermi dove il mare finisce
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One shot di UltimoPeterPan
أدب الهواةOne shot dedicate agli album di Ultimo Ogni canzone ha la sua storia