24. Stasera

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STASERA

POV. DIANA

Sono alla festa per il compleanno di mio cugino Gianmarco, meglio conosciuto come Vapu o Gianmarchino. La festa è bellissima e i suoi amici sono veramente simpaticissimi ma io non sono tipa da feste. 

Sono quasi tutti ubriachi e io sono tra i pochi ad essere rimasti sobri. Tra questi c'è anche il mio ragazzo Niccolò, evento più unico che raro. Stasera però gli ho promesso che se farà il bravo resterò a dormire con lui e quindi non ha toccato nemmeno un goccio di birra. La sua sofferenza però durerà ancora per poco perchè sono rimasti solo i Miserabili che però stanno prendendo le ultime cose e poi andranno via. 

Saluto mio cugino e il resto della banda per poi dirigermi verso la piscina, che per fortuna nessuna ha usato stasera. Mi tolgo le scarpe e metto i piedi nell'acqua tiepida. 

"E tu? Resti stasera?"

"Mm, non lo so...perchè non provi a convincermi?"

"Oh piccola, sei sicura di quello che dici?"

"Si", affermo, ben sapendo di star giocando con il fuoco, ma stasera ho deciso di bruciarmi. Niccolò mi guarda e poi sorride. Lentamente si sfila la camicia bianca che aveva addosso e che mi aveva fatto fare pensieri poco casti fin da quando l'aveva indossata. Successivamente passa a togliersi i jeans neri, rimanendo in boxer davanti ai miei occhi. Lo guardo attentamente per poi arrivare al suo viso, con sopra stampato un ghigno di chi sa di averla fatta franca. Prende la rincorsa e si tuffa, bagnandomi completamente. 

"Niccolò, ti uccido!"

"Sta zitta, che lo so che mi ami", si avvicina lentamente e mi afferra le cosce, per poi aprirle e mettercisi in mezzo. Immediatamente le mie mani volano tra i suoi capelli morbidi e appena mi bacia inizio ad accarezzarglieli. Il bacio diventa via via più passionale e le nostre lingue si incontrano più volte. Inizio a tirargli le punte dei capelli e Niccolò geme nella mia bocca. Le sue mani cercano l'orlo del vestito per sfilarmelo di dosso, lasciandomi addosso solo un paio di mutandine bianche. 

"Bianche e di pizzo? Vuoi proprio farmi impazzire stasera", mormora al mio orecchio iniziando a sfiorarmi dove sono più calda. Improvvisamente mi prende in braccio e mi bacia. Sfila le mie mutandine mentre io lo privo dei boxer. Mi stringe a sè mentre mi entra dentro e inizia a spingere delicatamente. Piano piano le spinte iniziano a farsi più forti e veloci, aiutate anche dall'acqua intorno a noi. I nostri gemiti si mischiano e i nostri corpi uniti sono caldi. Veniamo nello stesso monumento dicendo i nostri nomi. 

"Ti amo!"

"Ti amo anche io!", dico ancora affannata. Mi accoccolo a lui e lui mi stringe a sè. Mi bacia e mi accarezza e io mi sento a casa tra le sue braccia. 

"Nic?"

"Dimmi amore"

"Resto stasera", mi guarda sorridendo per poi baciarmi. Usciamo dalla piscina e ci rivestiamo per poi andare a letto

-LA MATTINA DOPO-

Scendo in cucina e inizio a preparare la colazione. Il mio bellissimo ragazzo dorme ancora di sopra e io non vedo l'ora di vederlo aprire quegli occhi da bambino, con in faccia il segno del cuscino che stringeva prima con tutte le sue forze. Metto le cuffie e inizio a ballare a ritmo di musica finchè non mi sento stringere i fianchi. 

"Buongiorno amore"

"Buongiorno! Ti ho preparato i pancakes!"

"Ti amo"

"Ti amo anche io! Hai dormito bene?"

"Si dai, tranne per il fatto che ho dovuto litigarmi il mio cuscino e mi hai calpestato tutta la notte", Niccolò ride e io metto un piccolo broncio. Immediatamente mi fa sedere in braccio a lui e mi stringe. 

"Ma è proprio questo quello che vorrei. Vorrei che tu restassi anche stasera e quella dopo ancora e quelle di tutto il mese, l'anno, di tutta la vita! Ti amo Diana, da morire"

"Ti amo anche io Niccolò, come non ho mai amato nessun altro"

One shot di UltimoPeterPanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora