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<<Senti Oscar? E' elettrizzato nel vederti!>> mi fa notare Justin mentre prende le chiavi di casa dalla sua tasca della tuta. Oscar abbaia in continuazione, aspettando di farci le feste, facendomi sorridere. Mi era mancato. Quando Justin apre la porta Oscar ci corre incontro salutando per un secondo il suo amico e poi corre da me, saltellando senza sosta. <<Ciao piccolino, come sei caldo, vieni qui!>> gli parlo con voce stupida, prendendolo in braccio, lasciandomi leccare le guance. Entriamo in casa, chiudendoci dietro l'aria fredda di Los Angeles, e quando mi giro verso il soggiorno, mi ritrovo tante scatole diverse davanti a gli occhi. Poggio Oscar a terra e saluto Tonno e Sushi che sono venuti a salutarci, strusciandosi sulle gambe. Mi levo la felpa, iniziando a sentire caldo, immagino che Justin avrà i riscaldamenti accesi. Lo stesso fa Justin rimanendo a torso nudo. <<Ci facciamo una tisana prima di cominciare?>> mi invita in cucina con un cenno. Annuisco e lo seguo, levandomi anche le scarpe all'entrata. Ormai è come se stessi a casa mia, mi sento coccolata da questa casa, ogni giorno sempre di più. Justin prende due tazze dal pensile sul lavabo e ci versa dentro dell'acqua, con due tisane alle erbe solubili, così da essere pronte in un'minuto. <<Che puzza! Ti sei levata le scarpe?>> fa una smorfia, prima di posare le tazze nel microonde.
<<Ahah! Non è vero!>> alzo gli occhi al cielo, <<Non sto scherzando, puzza di piedi!>> mi guarda con fare serio.
<<Davvero? Ma non ho mai avuto questo problema, si sente tanto?>> inizio ad imbarazzarmi. Sento le mie guance andare a fuoco, non ho mai avuto questo tipo di problemi con i piedi, anzi. Justin all'improvviso inizia a ridere, facendomi alzare lo sguardo verso di lui. Stava scherzando. <<Sto scherzando!>> si avvicina per abbracciarmi, cingendomi in vita.
<<Lo sapevo che non puzzavano!>> lo colpisco sulla schiena. Justin mi prende dalle cosce e mi alza sulla penisola, dove poco prima ero appoggiata. Allargo le gambe, così da farlo avvicinare di più a me, così che posso godermi il suo abbraccio alla perfezione. Gli carezzo i capelli, mentre rimane con il viso nascosto nel mio fianco.
<<Il ventiquattro, mio padre vuole passare il natale insieme>> esterna, come se non riuscisse più a tenerlo per sé.
<<Beh..E' una bella cosa no?>> Mi faccio indietro con la schiena, facendogli capire di volerlo vedere in faccia. <<Si, credo di si, ma sono passati cinque anni dall'ultima volta che abbiamo condiviso una festa>> mi guarda il viso, mentre le sue mani disegnano dei cerchi sui miei fianchi, facendomi un po' di solletico. <<Ti ha mai chiesto di vedervi altre volte dell'anno in questi cinque anni, oltre alla solita visita per sapere come stai?>>.
<<Si, ma ho declinato spesso, erano anni dove non volevo vedere nessuno, neanche mia madre, e con mio padre ho perso un po' i rapporti, dall'ora>>.
<<Io credo che vedervi, potrebbe solo farvi bene, e come vedi lui non ha mai perso le speranze nel cercarti in tutti questi anni, sei tu che devi fare un passo, adesso, verso di lui>> gli sposto i capelli da davanti al viso sorridendogli.
Il microonde suona, ma Justin non ci fa caso, continua a pensare a cosa fare.
<<Mi piacerebbe conoscere le tue sorelle e tuo fratello, io direi che una serata tutti insieme non può farci che bene>> gli sorrido. Voglio cercare di convincerlo, non voglio che i rapporti fra loro svaniscano. Justin merita tutto l'amore di questo mondo, e questo significa anche e soprattutto quello dei suoi genitori. Anche loro possono sbagliare, ma la cosa giusta è rialzarsi e riprendere le cose in mano, e credo che il padre stia facendo proprio questo. Lui sa di aver sbagliato, sa di non aver fatto la cosa giusta in passato, e sta cercando di rimediare da anni, cercando di essere un buon padre. E credo che Justin anche se non vuole farlo notare, la cosa lo rende triste, quando nota l'amore che dona ai suoi figli, alle sue sorelle, ma è quello che vuole infondo. Justin vuole che suo padre dia tutto l'amore che può dare ai suoi figli, perché se lo meritano, tutti meritano un padre presente nella sua vita, ed è per questo che voglio che Justin ritorni ad avere un buon rapporto con suo padre, perché ne ha bisogno. <<Bay non vede l'ora di conoscerti, confermiamo per il ventiquattro da loro alle nove?>> mi sorprende. <<Confermiamo>> gli sorrido lasciandogli un bacio veloce sulle labbra, allungandomi verso di lui. Justin si inumidisce le labbra subito dopo, prende il telefono e digita qualcosa in una chat. Avrà scritto a suo padre. <<Le tisane si raffreddano!>> salto giù dalla penisola, andando a prendere le nostre tazze.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 23 ⏰

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