La doccia

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La mattina dopo, Melania si sveglia per prima e ci convoca per una riunione tra coinquiline.
"Sia chiara una cosa: ieri sera è stato un momento di debolezza. Non succederà più. Io non sono lesbica e non voglio fare niente con nessuna. Chiaro?"
La sua faccia è ancora più imbronciata del solito.
"Guarda che non è successo niente, sono state due carezze..." replica Viola.
"Non mi interessa, voi fate quello che volete, ma... Lasciatemi fuori dai vostri giochetti!" e sbattendo la porta, scende a fare colazione.
Io non dico nulla, ma credo che la sua reazione sia spropositata. Le è piaciuto talmente tanto che ne ha paura.

Passiamo tre giorni massacranti tra corse all'aperto, lezioni di bon ton, libri da leggere... Abbiamo tante attività da seguire. Finora, siamo state istruite solo da Madame Valerie. È sempre bella, austera e impenetrabile. Sorride poco, pochissimo.
Il venerdì abbiamo una sessione di esercizi ginnici: la palestra è dotata di attrezzature moderne, pesi e tappetini.
Dopo aver fatto la lezione, Madame ci congeda.
Melania e Viola si dirigono verso lo spogliatoio, mentre io resto ancora sul tappetino a fare stretching per dieci minuti.
Mi avvio verso la doccia e incrocio Melania che sta già scappando in camera, i capelli ancora bagnati.
Apro la porta e sento l'acqua che scroscia.
"Pamela, sei tu? Mi porti lo shampoo?" Mi urla Viola dall'altra stanza.
Afferro il flacone appoggiato sulla panca e glielo porto.
Viola è tutta nuda, avvolta in una nuvola di vapore, il suo corpo reso lucido dall'acqua che le scorre sulla pelle.
"Ehm... Ecco, tieni!"
Allungo il braccio per allungarle lo shampoo, ma lei mi afferra la mano e mi trascina nella doccia.
"Ehi! Ma che fai??"
Immediatamente il mio top si inzuppa d'acqua.
Viola ride divertita.
"Faccio quello che voglio fare da quando ti ho conosciuta..."
E così dicendo, avvicina le sue labbra alle mie e mi bacia. Dapprima ci sfioriamo soltanto, lei mi lecca piano le labbra, finché non le schiudo e non mi lascio travolgere dalla passione del momento.
Mentre le nostre lingue si intrecciano, Viola mi toglie il completo da palestra.
Ci strusciamo l'una contro l'altra, la sua gamba sul mio pube, i nostri capezzoli che si sfregano piacevolmente.
Viola prende un po' di bagnoschiuma ed inizia a massaggiarmi le spalle, poi scende sui seni. Le sue mani cosparse di schiuma mi avvolgono ed esplorano ogni centimetro del mio corpo.
Non riesco a fare nulla, sono in balia della sua iniziativa.
Ad un certo punto, si inginocchia davanti a me; senza mai staccare il suo sguardo dal mio, mi bacia il monte di Venere. Io ansimo, incredula per quello che sta per succedere.
Viola scende e mi bacia le grandi labbra, lentamente, per poi iniziare a leccarmi il clitoride. Mi aggrappo al vetro della doccia per allargare le gambe e farmi divorare da lei. Il piacere è così intenso che mi tremano le gambe. Chiudo gli occhi e poco dopo l'orgasmo mi travolge come un'onda.
Urlo di piacere e riapro gli occhi, giusto in tempo per vedere Madame Valerie che ci sta fissando, in piedi sulla porta del bagno.

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