La serata di festa

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La giornata al mare ci ha caricate di promesse e di adrenalina. Arriviamo in accademia giusto in tempo per farci una doccia veloce e mangiare la cena, sempre sorvegliate da Madame Valerie e dalla fidata cameriera.
Durante la cena, la nostra insegnante si lascia andare a qualche commento.
"Siete state brave oggi in spiaggia. A volte siete un po' troppo provocanti, dovreste essere più raffinate. Però... Avete svolto bene il compito!"
La ringraziamo sommessamente.
"So che può essere dura non vedere mai ragazzi, praticare la castità... Ma so anche che noi ragazze sappiamo essere creative. Vero?"
Posa la forchetta e ci osserva, una per una. Il suo sguardo ci intimidisce. Non posso fare a meno di pensare al suo corpo sinuoso che nuotava tra le onde, la sua maglietta trasparente...
"Non siate timide, su. So bene che la solitudine è brutta! Ma tra donne ci si capisce. Per premiarvi del buon lavoro svolto oggi, vi ho lasciato dei regalini in camera."

Terminiamo la cena in fretta e ci dirigiamo verso la nostra grande stanza. Al centro, c'è un tappeto bianco soffice, e sopra di esso, qualcuno ha posato una scatola, chiusa da un fiocco rosso.
La apriamo, trepidanti, e dentro è piena di giocattolini di ogni colore e tipologia.
"Wow! Questo è mio!" esclama Melania, afferrando un dildo rosa con una ventosa alla base.
"Sai come si usa?" le chiedo, ridendo.
Mi fulmina con un'occhiataccia. "Certo! Oggi in spiaggia avrei tanto voluto succhiare il cazzo di Paolo... Fingerò sia questo qui!" e con una manata lo attacca alla parete.
"Dai, facci vedere come fai!" la incita Viola.
La nostra compagna indossa la sua solita mise da camera: perizoma e maglietta oversize. Si inginocchia davanti al pene fittizio e chiude gli occhi, accogliendolo tra le sue labbra. I movimenti della sua bocca e della sua lingua sono molto realistici. Poco dopo, si alza e dice: "Volete provarlo? Ora è ben lubrificato!"
Non me lo lascio ripetere; mi denudo e mi avvicino al dildo appeso. Per comodità, mi ci posiziono sopra, come se volessi sedermi. Scivolo un paio di volte, finché non lo sento entrare tutto. Mi dimeno, avanti e indietro, gustandomi la sensazione di essere riempita.
Nel frattempo, Melania si è tolta la maglietta: Viola le sta strizzando i seni, mentre mi segue con lo sguardo.
Melania ansima, chiedendo a gran voce se le passiamo un vibratore. Viola l'accontenta, inserendo dentro di lei un sex toys discreto, bianco e fucsia.
Mi stacco dalla parete, nonostante io stia godendo, per partecipare all'azione.
Non resisto al fascino di Viola, così mi posiziono dietro di lei e le slaccio il reggiseno: ho voglia di prendere a piene mani le sue tette, anche se sono così grosse che è un'impresa impossibile.
"Oh... Pamela... Fammi un bel massaggio!"
Eseguo i suoi ordini, mentre lei continua a giocare con Melania, che ormai sta urlando di piacere.
Siamo prese dalla passione quando la porta si spalanca con un tonfo. Sulla soglia , compare la cameriera. Capelli a caschetto scuri, minigonna nera e camicia bianca: è nel suo ruolo anche a quest'ora della sera.
"Signorine, state facendo un po' troppo rumore!"
Noi ci interrompiamo, cercando di coprirci la nudità con le mani, come meglio riusciamo.
"Non copritevi, non fate le finte santarelline... Che oggi alla spiaggia eravate vergognose!"
Non sappiamo come replicare. Melania cerca la sua maglietta, io guardo in basso.
"Dovrei segnalare gli schiamazzi a Madame, tramite una nota disciplinare. Sapete che dopo le 21 vige la regola del silenzio. Eppure... Potrei anche non denunciarvi."
"La prego, non lo faccia!" la imploro.
"Ok, ad una condizione: posso unirmi ai vostri giochi?"
La squadro da capo a piedi. È snella, con due seni prorompenti che spuntano dalla camicia.
"Va bene, io accetto. E voi?" chiedo alle mie amiche. Loro acconsentono.
La cameriera si sfila i vestiti con nonchalance, così scopriamo che sotto non portava la biancheria.
"È da quando ti ho vista la prima volta che volevo scoparti!" mi dice, prendendomi alla sprovvista.
Mi accarezza una guancia e mi bacia le labbra, con delicatezza. La sua lingua entra furtiva nella mia bocca, regalandomi un buon sapore. Ci abbracciamo in una morsa sensuale, mentre le sue mani mi accarezzano ovunque.
"Sei bellissima..." sussurro, mentre le mie mani scendono sui suoi glutei.
La mia eccitazione è alle stelle, anche perché nel frattempo vedo che le mie due amiche hanno ricominciato a giocare con i sex toys, i loro gemiti che riempiono la stanza.
La cameriera (di cui ancora non conosco il nome) mi penetra con due dita, mentre le nostre lingue non smettono di intrecciarsi.
Faccio lo stesso, trovandola bagnata e pronta a godere insieme a me.
Ci masturbiamo a vicenda in un crescendo di sensazioni e mugolii, finché non veniamo, estasiate.

Lei si allontana con i vestiti sottobraccio, dicendo: "Per oggi niente nota, ma non è finita qui..."

L'accademia del desiderioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora