Il negozio

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Cristal chiama un taxi, che ci porta nella via dei negozi più rinomati. Ci lascia davanti al Maison, una boutique storica (e molto costosa) della nostra città. Non ci sono mai entrata prima. Ricordo solo di esserci passata spesso da bambina, mano nella mano con mia madre. Ci fermavamo di fronte alle vetrine luccicanti e sognavamo di essere ricche, famose e senza problemi.
Il ricordo di lei è come un pugno allo stomaco.
"Tutto bene, tesoro?" mi domanda Cristal, radiosa nel suo completo a fiori rossi e gialli. La sua pelle scura è messa in risalto da questo tailleur fantasia, che dovrà valere una fortuna.
Entriamo nel negozio, e subito una commessa ci corre incontro, riconoscendo quella che dev'essere una cliente affezionata.
"Signora Cristal, buongiorno! Che piacere vederla! Cosa posso fare per lei?"
"Oh bonjour Raffaella, ho portato una giovane amica a fare un po' di shopping. Non voglio niente per me. Vorrei... Cosa ti piacerebbe, Pamela?"
Arrossisco, un po' imbarazzata. Non sono abituata a queste attenzioni.
"Vorrei... Un abito corto. Per andare a ballare, o per un cocktail party." Cerco di sembrare decisa, ma ho detto la prima cosa che mi è venuta in mente.
Raffaella, la commessa, si allontana subito alla ricerca dei vestiti.
"Signore, accomodatevi in camerino. Arrivo!"
Il camerino è enorme, con una poltrona rivestita e una specie di rialzo dove potersi ammirare negli specchi che circondano l'ambiente.
Entro con Cristal, inebetita dal lusso. Mi sento come Julia Roberts in Pretty Woman, uno dei miei film preferiti.
"Spogliati, tesoro..."
In breve tempo mi tolgo jeans e felpa, rimanendo in biancheria intima.
Cristal accarezza la mia spalla nuda, scendendo fino al polso, regalandomi un brivido.
La commessa arriva con tre abiti, uno più bello dell'altro, invitandomi alla prova, poi si allontana.
Cristal mi aiuta ad indossare il primo: velluto rosso, fasciante, con una scollatura a cuore. Indosso un tacco nero, vertiginoso, che completa il look.
"Meravigliosa!" esclama lei, percorrendo con entrambe le mani la mia silhouette.
Mi fa girare, per osservarmi anche dietro. "Guarda come avvolge bene il fondoschiena..." mormora, afferrando a piene mani le mie natiche. Sussulto.
"Adesso prova gli altri, forza! Mi piace viziarti!"
Faccio come dice. Il secondo abito è senza spalline, nero, ricoperto di lustrini. Cristal mi slaccia il reggiseno, per aiutarmi a indossarlo. Mentre lo fa, sfiora i miei seni, delicatamente.
"Il nero ti dona molto, non saprei quale scegliere... Metti anche il terzo, dai!"
Il terzo abito è rosa, con una gonna di tulle un po' bombata.
"Sei una Barbie, una bambola!" esclama Cristal, sistemando la gonna, affinché cada bene sulle mie gambe. Con le dita, accarezza le mie cosce, su e giù. Questi tocchi mi fanno impazzire, ma non dico nulla. Sono troppo emozionata per parlare.
"Quale scegli, tesoro?" mi chiede Cristal, allontanandosi un po' per osservarmi.
"Quello nero, è il più elegante per una serata..."
Cristal sorride. "Ottimo! Rivestiti con calma, penso a tutto io!"
La ragazza si allontana, mentre io mi rimetto addosso i vecchi vestiti scialbi.

Fuori dalla boutique, sorrido come una bambina.
"Grazie, Cristal. Mi hai regalato un sogno..."  balbetto.
"Anche tu a me, credimi!" mi dice, dandomi un lieve bacio sulle labbra.
"E adesso... Devo salutarti, Pamela. Ti chiamo quando torno in città. Nella busta trovi i soldi per il taxi e un piccolo regalo."
Cristal si congeda così, allungandomi una busta bianca anonima, e sparisce tra la folla del centro.

Rimasta sola, apro la busta. Ci sono 20€, più varie banconote da 100. Le conto, e mi manca il fiato quando mi accorgo che sono 500 €.
Mi dirigo verso la stazione dei taxi, quasi saltellando, esaltata da tutto questo.
Ma... Cosa dirà Viola al mio ritorno?

L'accademia del desiderioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora