L'aperitivo

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Ci tuffiamo in acqua, schizzandoci e ridendo. La sensazione di nuotare praticamente nude è liberatoria, impagabile. Viola mi abbraccia da dietro e si avvinghia a me, regalandomi la sensazione dei suoi seni a contatto con la mia schiena.
"Magari stasera giochiamo un po' io e te?" mi sussurra nell'orecchio.
Melania è salita su uno scoglio, dal quale vuole tuffarsi. Non siamo troppo lontane dalla riva e scommetto che gli avventori della spiaggia ci stanno guardando.
Il suo corpo atletico si piega per il tuffo, i piccoli seni che si sporgono in fuori.
Nuota verso di noi, avvicinandosi a me, visto che Viola è ancora avvinghiata alle mie spalle.
"È bello nuotare in topless, vero?" ci chiede, divertita.
"Sì, anche se in topless si possono fare cose più divertenti!" risponde Viola.
"Tipo?"
"Beh, magari quando torniamo sulla spiaggia te lo mostro..."
Nel frattempo che chiacchieriamo e nuotiamo, vediamo che anche Madame Valerie ha deciso di rinfrescarsi.
Indossa una maglietta di cotone bianco, con uno slip abbinato. Non capisco perché voglia farsi il bagno così coperta, ma poi... La vediamo riemergere dall'acqua, con il cotone appiccicato alla sua pelle. Ha due seni abbondanti, almeno una terza misura, su cui svettano due capezzoli piccoli e rosei. Attraverso il tessuto leggero, si vede e non si vede, creando forte curiosità.
"Lo so che è la nostra insegnante, ma... Mi fa eccitare!" esclama Viola, rossa in viso.
Non replichiamo e torniamo sui lettini, fingendo indifferenza.

Poco dopo, Madame esce dall'acqua e si avvicina a noi.
"Ragazze, avete voglia di fare uno spuntino? Ve lo faccio portare dal bar?"
Annuiamo, entusiaste. Io non riesco a staccare gli occhi dal suo corpo statuario: è alta, con un fisico a clessidra, due gambe toniche e un seno da urlo. Ha ragione Viola, Madame è eccitante.
Poco dopo, la cameriera ci porta della frutta fresca e una bottiglia di champagne nella sua glacette.
Siamo euforiche, lo versiamo di gusto nei flute e brindiamo, felici. Alcune persone ci osservano, sorridenti. Anche Madame ci osserva, seduta su una poltroncina all'ombra. Sembra compiaciuta.
Viola prende una fragola dal cestino e me la avvicina alla bocca: la mordo, leccando di proposito la punta delle sue dita.
"La nostra amica Pamela è golosa..." mormora, sorseggiando un po' di vino.
"Pamela, ti piacciono le fragole? Se vuoi te ne do una anche io!" si intromette Melania, infilandosi un frutto tra le labbra.
L'alcol inizia a darmi alla testa. Mordo il pezzo di frutta che lei tiene tra i denti, e così le nostre labbra si toccano per un secondo.
"Ragazze, ci stiamo scaldando forse un po' troppo... Siamo pur sempre in pubblico! Stasera in camera nostra, magari potremo fare di più..." dice Viola, ed ha ragione.
Uno degli uomini che stava nell'ombrellone dietro il nostro si avvicina con un bicchiere tra le mani.
"Buonasera ragazze, posso brindare con voi?"
Di norma, lo cacceremmo via, ma sappiamo che è una prova. Madame ci guarda, e questo probabilmente è un suo complice.
Lo accogliamo nel nostro gruppetto, mentre lui per un attimo osserva i nostri topless, con sguardo di approvazione.
"Mi chiamo Paolo, sono amico di Madame Valerie da tanti anni. È un piacere conoscervi!"
Ci presentiamo, stringendogli la mano. Melania addirittura gli dà due baci sulla guancia, appoggiandosi al suo avambraccio.
"Siete un piacere per gli occhi, veramente... Complimenti. Non saprei dire chi è la più bella!"
Paolo si spende in complimenti e apprezzamenti generici per ognuna, che noi accogliamo di buon grado.
Melania, che è molto disinibita a questo punto della giornata, dice: "Pamela, mi aiuti a togliermi il costume? Quando è così bagnato mi dà fastidio!"
Viola ridacchia. "Non mi pare che altre volte ti sei lamentata perché eri bagnata lì..."
Paolo strabuzza gli occhi, ma non commenta. Sta aspettando che io faccia quello che la mia compagna mi ha chiesto.
"Ok tesoro, ti aiuto io..."
E mentre Melania rimane seduta a sorseggiare il suo champagne, slaccio lentamente un laccetto, poi l'altro, lasciando scivolare il perizoma ai suoi piedi. È perfettamente depilata, esposta alla luce del sole. Paolo la guarda, in estasi.
"Ecco, grazie! Ora mi aiuti ad annodarmi il pareo? Ops... Non ho un costume di ricambio!"
Melania sta giocando col fuoco. Prendo il suo pareo, un pezzo di stoffa colorato, e lei si alza in piedi per aiutarmi. Praticamente, il suo pube è a pochi centimetri dal viso di Paolo, che deglutisce vistosamente.
"Ok, provvedo subito!" le dico, armeggiando con il pareo attorno alla sua vita. Mentre lo annodo, distrattamente, le faccio una carezza sul monte di Venere. Melania ha un sussulto, ma sorride a Paolo come se niente fosse.
"Ora sto molto meglio, posso sedermi e continuare il nostro aperitivo!"
Io e Viola ci guardiamo di sottecchi: sta esagerando, ma forse è questo lo scopo dell'attività di oggi.
La nostra compagna si siede sul lettino, a cavalcioni, un poco distesa.
Il pareo le cade sulle cosce, ma lascia intravedere la sua intimità, in un gioco di ombre e di luce.
Paolo è ipnotizzato, non riesce più a parlare ed è evidente che sta cercando di nascondere un'erezione.

"Ragazze, per oggi direi che è sufficiente! Torniamo in accademia!"
La voce di Madame, dopo pochi minuti, interrompe le nostre conversazioni.
Melania si alza dal lettino, afferra le mutandine bagnate e le passa a Paolo, facendogli l'occhiolino.
"Tieni, un ricordo di questa giornata..."

Lui, senza proferire parola, se le mette in tasca e si allontana a passo lento.

L'accademia del desiderioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora