PROLOGO

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Seduta sul letto, le gambe incrociate, sfoglio un vecchio album di fotografie. Mi fermo su una foto scattata lo scorso anno: io e Joseph, sorridenti e con gli occhi pieni di vita, durante una gita scolastica. Joseph è il mio migliore amico da quando siamo entrati al liceo, e ora, a sedici anni, siamo inseparabili.

Ci siamo conosciuti il primo giorno di scuola. Ero persa nei corridoi, cercando l'aula di scienze, quando Joseph mi trovò. "Hai l'aria di chi ha perso una battaglia contro il labirinto scolastico," disse con un sorriso. E da quel momento, siamo diventati amici inseparabili.

Il nostro liceo è stato il teatro di molte avventure. Una delle più memorabili è stata quella volta che ci siamo intrufolati nella vecchia biblioteca abbandonata della città. Avevamo sentito storie su quel luogo polveroso e dimenticato, e la nostra curiosità ci spinse ad esplorarlo. Passammo ore a rovistare tra libri antichi e mappe ingiallite, inventando storie su ogni oggetto che trovavamo. Joseph trovò un vecchio libro di incantesimi e insistette per leggere una formula ad alta voce. Naturalmente, non successe nulla, ma ridemmo così tanto che la nostra risata riecheggiava tra le pareti vuote.

Ma non ci siamo fermati alle avventure innocenti. Durante il secondo anno di liceo, iniziammo a frequentare le discoteche locali. Eravamo giovani, curiosi e pronti a esplorare il mondo della notte. Ricordo la prima volta che andammo in discoteca. Ero nervosa, non sapevo cosa aspettarmi, ma Joseph mi tranquillizzò. "Andrà tutto bene, siamo insieme," mi disse. Entrammo in quel mondo di luci stroboscopiche e musica assordante, e fu un'esperienza travolgente.

Quella notte bevemmo il nostro primo cocktail. Joseph si avvicinò al bar e ordinò due mojito, facendo finta di avere diciotto anni. Il barman non ci fece domande e ci servì i drink. Quando assaggiai il mio mojito, il gusto aspro e dolce del lime e della menta mi fece venire la pelle d'oca. Ci guardammo e scoppiammo a ridere. Sentivo il calore dell'alcol diffondersi nel mio corpo e la musica sembrava più coinvolgente. Ballammo fino a tarda notte, perdendoci nella folla e nella musica.

Ma quella non fu l'unica notte memorabile. Una volta, dopo una festa a casa di un compagno di classe, decidemmo di fare un giro per la città. Eravamo un po' brilli e tutto sembrava più divertente. Finimmo per arrampicarci su una vecchia giostra in un parco giochi. Sembrava una buona idea al momento, ma poi mi resi conto che eravamo troppo grandi per quelle attrezzature. Ridendo come matti, ci arrampicammo sulla giostra, urlando e scherzando. Quando finalmente scendemmo, ci sdraiammo sull'erba, guardando le stelle e parlando di tutto e di niente.

Non tutte le nostre esperienze con l'alcol furono così spensierate. Una volta, Joseph bevve troppo durante una festa e dovetti prendermi cura di lui. Era disorientato e stava male. Lo portai a casa mia, cercando di non svegliare i miei genitori, e lo sistemai sul divano. Gli preparai un tè caldo e gli stetti vicino finché non si addormentò. Quella notte capii quanto fosse importante per me e quanto ci tenessi a lui.

Riguardando queste fotografie, mi rendo conto di quanto sono fortunata ad avere Joseph nella mia vita. È il mio confidente, il mio complice, il mio porto sicuro. Anche ora che siamo nel terzo anno di liceo e le nostre vite stanno cambiando, so che posso sempre contare su di lui. La nostra amicizia è un legame indissolubile, una connessione che resiste al tempo e alla distanza.

Chiudo l'album con un sorriso nostalgico. Gli anni del liceo sono un periodo straordinario, e gran parte di quella magia è merito di Joseph. Non importa dove ci porterà la vita, so che avremo sempre quei ricordi, quelle avventure e quella connessione speciale che ci unisce.

Lonely Soulmates - Holden Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora