Capitolo 56

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Nelle settimane che seguirono la festa di compleanno di Andrea, Giulia trovò in Giulio un amico prezioso, un'anima gemella inaspettata che, anche se in modo diverso da Joseph, riuscì a colmare un po' del vuoto che sentiva nel cuore. Giulio era divertente, intelligente e, soprattutto, non giudicava mai. Aveva un dono speciale per farla sentire a suo agio, per farla ridere anche quando sembrava impossibile. Non passò molto tempo prima che anche Carola e Laura si affezionassero a Giulio. Divennero un quartetto inseparabile, un piccolo gruppo di amici che si sosteneva a vicenda, condividendo segreti e sorrisi.

Una sera, mentre erano seduti su una delle panchine di Villa Borghese, Giulio confessò la sua passione per la fotografia. Parlava con entusiasmo, gli occhi che brillavano di passione. "Mi piace catturare l'istante," disse, "fermare il tempo in una foto. Ogni scatto è una storia, un momento che non tornerà più, e io posso renderlo eterno."

Giulia lo ascoltava affascinata. Non sapeva che Giulio avesse questo lato così artistico, così profondo. "Perché non me l'hai mai detto?" chiese, curiosa di saperne di più.

Giulio scrollò le spalle, sorridendo. "Non lo so, forse perché non avevo trovato le persone giuste con cui condividerlo. Ma ora vi ho voi." Fece un gesto che includeva Giulia, Carola e Laura. "E penso che sia il momento giusto."

Le settimane successive furono piene di avventure fotografiche. Giulio portava sempre con sé la sua macchina fotografica, catturando momenti di spensieratezza, sorrisi spontanei, e attimi di pura felicità che condividevano insieme. Le foto divennero il simbolo della loro amicizia, piccoli frammenti di un tempo che volevano custodire per sempre.

Giulia, immersa in questa nuova routine, trovava conforto nelle uscite con Giulio e le sue amiche. Ogni sera sembrava una nuova avventura: una serata in discoteca, un concerto in un locale alternativo, o anche solo un giro in centro con la macchina fotografica di Giulio sempre pronta a immortalare qualsiasi cosa che li facesse ridere o emozionare. Si ammazzavano di feste, rimanendo fuori fino a tardi, vivendo ogni notte come se fosse l'ultima. Giulio sembrava conoscere tutti i locali di Roma dove suonare, e lui era il DJ richiesto in ogni angolo della città. Per Giulia, quelle serate erano una distrazione necessaria, un modo per dimenticare, almeno per qualche ora, il dolore che Joseph le aveva lasciato.

Ma non importa quanto si divertisse, quanto fosse felice di avere Giulio e le sue amiche al suo fianco, il ricordo di Joseph era sempre lì, nascosto nell'angolo più oscuro della sua mente, pronto a riaffiorare nei momenti più inaspettati.

Una sera, mentre erano a una festa in un nuovo club che Giulio aveva scoperto, Giulia iniziò a bere più del solito. La musica era alta, le luci pulsanti creavano un'atmosfera quasi ipnotica, e la folla ballava senza sosta. Giulio era alla console, mescolando tracce con una maestria che incantava tutti, mentre Carola e Laura erano immerse nella pista da ballo. Giulia, invece, si ritrovò al bancone del bar, con un cocktail in mano, già al terzo della serata.

Il dolore che aveva cercato di ignorare nelle ultime settimane iniziava a farsi sentire, risvegliato dall'alcol che scorreva nelle sue vene. Ogni sorso sembrava avvicinarla un po' di più a quei pensieri che aveva cercato di tenere lontani. Le luci, i suoni, i volti intorno a lei cominciavano a sfumare, e tutto ciò che rimaneva era un senso di vuoto, un'assenza che la soffocava.

Con l'alcol che le annebbiava i pensieri, Joseph tornò prepotentemente nella sua mente. Lo vedeva in ogni angolo della sua memoria, in ogni angolo di quella stanza. Ricordava i suoi occhi, quel sorriso che aveva amato così tanto, e quelle notti in cui si erano addormentati insieme, credendo che nulla potesse separarli. Ma ora lui era solo un ricordo doloroso, una ferita aperta che non riusciva a rimarginarsi.

Giulia scosse la testa, cercando di allontanare quei pensieri, ma più cercava di respingerli, più tornavano con forza. Si sentiva persa, intrappolata in una spirale di emozioni che non riusciva a controllare. E prima di rendersene conto, aveva tirato fuori il telefono dalla borsa, le mani tremanti mentre apriva la chat con Joseph.

Lonely Soulmates - Holden Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora