Capitolo 35

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Era una calda serata primaverile, perfetta per una festa di compleanno in pizzeria. Mi preparavo con cura, scegliendo il mio abbigliamento con attenzione. Decisi di indossare una gonna corta glitterata argentata che scintillava alla luce e un top nero che metteva in risalto la mia figura snella. Mi guardai allo specchio, soddisfatta del risultato, e uscii dalla mia stanza pronta per la serata.

Joseph, dal canto suo, aveva scelto un look casual ma curato: jeans scuri e una camicia bianca leggermente sbottonata. Lo trovai affascinante, come sempre.

"Giulia, sei pronta?" mi chiese Joseph quando mi vide uscire.

"Sì, sì, sto pronta. Andiamo che sennò famo tardi," risposi con un sorriso.

Arrivati alla pizzeria, trovammo il nostro gruppo di amici già seduto a un grande tavolo all'aperto. Laura e Carola, le mie migliori amiche, mi salutarono agitando le mani.

"Daje, amo, vieni qua!" urlò Laura.

Mi sedetti accanto a Laura e Carola, con Joseph di fronte a me. L'atmosfera era allegra e festosa, e subito ci immergemmo nelle chiacchiere e nei pettegolezzi.

"M'hai sentito de quello che è successo a Claudia?" iniziò Carola, abbassando la voce in modo che solo noi potessimo sentirla.

"No, che è successo?" chiesi curiosa.

"Pare che abbia mollato Filippo," rispose Laura con un sorriso malizioso.

"Ma veramente? Pensavo stessero bene insieme," dissi sorpresa.

"Eh, così pare. Dice che lui è troppo geloso," aggiunse Carola.

La serata proseguì tra risate, pizza e battute. Joseph era coinvolto in una conversazione animata con Marco e Luca su quale fosse la miglior squadra di calcio.

"Ma dai, la Roma quest'anno c'ha più possibilità della Lazio," sosteneva Joseph con convinzione.

"Stai a scherzà? La Lazio spacca quest'anno," ribatteva Marco.

Intanto, il cameriere portò una grande torta con le candeline, e tutti ci alzammo per cantare "Tanti auguri" al festeggiato, Matteo.

"Daje Matteo, soffia 'ste candeline e facce magnà la torta!" urlò Luca ridendo.

Dopo aver mangiato la torta e brindato con un po' di spumante, mi arrivò un messaggio sul telefono. Era Joseph.

jojo💙🧸

dormi da me stanotte?
giuro niente sesso, solo coccole.

Mostrai i messaggi a laura e Carola di nascosto, che risero sotto i baffi. Mi girai verso Joseph e lo guardai negli occhi, annuendo con un sorriso.

"Allora è deciso, ti diverti stanotte." disse Laura, ricevendo un occhiataccia da me

La serata continuò tra chiacchiere e balli improvvisati. Quando finalmente decidemmo di andare via, eravamo tutti stanchi ma felici. Joseph mi prese per mano mentre ci avviavamo verso casa sua.

Arrivati a casa sua, ci sentimmo subito a nostro agio. Joseph accese una lampada che diffondeva una luce calda e soffusa nella stanza.

"Vuoi cambiarti?" mi chiese gentilmente.

"Eh sì, magari," risposi. Non c'era imbarazzo tra di noi; avevamo già passato molte serate insieme.

Iniziai a togliermi il top, e notai lo sguardo di Joseph che mi osservava. Sotto non avevo il reggiseno, ma lui non disse nulla. Si limitò a sorridere e a distogliere lo sguardo per darmi un po' di privacy.

Indossai una delle sue maglie larghe e una coulotte che avevo nel mio zaino. Joseph si cambiò davanti a me, togliendosi la camicia e rimanendo in pantaloncini. Non c'era vergogna tra di noi.

"Sei comoda?" mi chiese, sdraiandosi sul letto.

"Sì, molto," risposi, sdraiandomi accanto a lui. Sentivo il suo calore e il suo profumo avvolgermi.

"Allora, coccole?" chiese con un sorriso.

"Eh sì, solo coccole," risposi, avvicinandomi di più a lui.

Iniziammo a parlare sottovoce, raccontandoci della serata e ridendo dei momenti più divertenti. Ma pian piano, il silenzio prese il sopravvento e ci trovammo a guardarci negli occhi, sempre più vicini.

Le sue mani iniziarono a sfiorare la mia schiena, e io sentii un brivido percorrermi. Nonostante le promesse iniziali, l'attrazione tra di noi era troppo forte. Ci baciammo, prima timidamente, poi con sempre più passione.

Alla fine, cedemmo al desiderio. I nostri corpi si cercarono, si trovarono e si unirono in una danza lenta e dolce. Era tutto naturale, perfetto. Dopo, rimanemmo abbracciati, con i cuori che battevano all'unisono.

"avevamo detto solo coccole" dissi ridacchiando

"non riusciamo a resisterci" mi sussurrò Joseph, accarezzandomi i capelli.

Ci addormentammo abbracciati, con la consapevolezza che quel legame speciale tra di noi era diventato ancora più forte.

Lonely Soulmates - Holden Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora