Capitolo 20

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Stesa sul divano, il profumo del tessuto che si mescola con quello di Joseph, sento il suo respiro caldo che mi accarezza il collo. Il cuore mi batte forte, quasi rimbombante nelle orecchie, mentre i suoi occhi marroni mi fissano con una tale intensità da farmi sentire scoperta, vulnerabile. Le sue mani, ferme ma delicate, sono posate sui miei fianchi, e ogni tanto i suoi pollici tracciano cerchi pigri sulla mia pelle, provocandomi un brivido lungo la schiena.

Joseph è sopra di me, il peso del suo corpo mi avvolge in una sensazione di protezione e desiderio. Il suo volto è così vicino che posso vedere ogni piccolo dettaglio: le ciglia lunghe, le numerose lentiggini sul naso e sulle guance, la leggera curva delle sue labbra, il modo in cui una ciocca di capelli cade sulla sua fronte. Mi sento come se fossimo soli al mondo, sospesi in un attimo che vorrei non finisse mai.

Le nostre labbra si incontrano, inizialmente con dolcezza, poi con una crescente urgenza. Ogni bacio è una dichiarazione di amore e desiderio, ogni tocco una promessa di qualcosa di più profondo. Le sue mani si spostano lentamente, accarezzandomi le braccia, le spalle, il collo, come se volesse imprimere nella memoria ogni curva, ogni dettaglio del mio corpo.

Improvvisamente, Joseph si ferma. I suoi occhi brillano di una luce diversa, una scintilla di qualcosa che non riesco a decifrare. Mi guarda intensamente e poi, con una voce bassa e leggermente rauca, mi dice: "Ti sei divertita sta mattina a ridere con Marco?"

Le sue parole mi colpiscono come un pugno nello stomaco. Mi irrigidisco sotto di lui, confusa. "Di cosa parli, Joseph?"

"Stamattina," continua, "vi ho visti parlare e scherzare. Troppo. Non mi è piaciuto." La sua voce è ferma, ma c'è un'ombra di vulnerabilità nei suoi occhi che non avevo mai visto prima.

Mi sento un nodo allo stomaco. Non riesco a credere che pensi questo. Marco è solo un amico, nulla di più. "Joseph, stai esagerando. Marco è solo un amico, lo sai. Non c'è niente tra noi, niente di cui tu debba essere geloso."

Lui mi fissa, cercando nei miei occhi una conferma, una verità che possa placare la sua insicurezza. "Non sembra così, Giulia. Sembravi così felice con lui. Più felice di quanto non lo sia io quando stiamo insieme."

Sento un misto di frustrazione e tristezza. Come può non capire? "Joseph, mi fai felice. Nessuno mi fa sentire come mi fai sentire tu. Marco è solo un amico, e mi dispiace se ti ha fatto sentire insicuro. Ma non c'è motivo di essere geloso."

"non sono geloso"

"sì, invece. Sei solo geloso" dissi dando un tocco più ironico alla conversazione.

Di risposta le sue labbra si schiudono in un lieve sorriso divertito prima di avvicinarsi di nuovo alle mie. Il bacio che segue è diverso dai precedenti. È carico di emozioni: passione, amore, paura. Le sue mani tornano a esplorare il mio corpo, ma questa volta con una determinazione nuova. Ogni tocco sembra voler ribadire la sua appartenenza, la sua presenza nella mia vita.

Mi abbandono completamente a lui, i nostri corpi si fondono in un'unica entità, e tutto il resto scompare. Il mondo esterno non esiste più, ci siamo solo noi due, il calore della sua pelle contro la mia, il ritmo dei nostri respiri che si sincronizzano.

Joseph mi guarda ancora, ma questa volta con occhi colmi di desiderio puro. "Giulia," sussurra, il mio nome un sospiro sulle sue labbra. Le sue mani si muovono più velocemente, la sua bocca segue una traiettoria tracciata dai miei sospiri.

Sento il mio corpo rispondere al suo con una foga che mi sorprende. Ogni carezza, ogni bacio sembra accendere un fuoco dentro di me, un fuoco che non riesco più a controllare. Le sue labbra si spostano dal mio viso al collo, poi più in basso, e io mi perdo in quelle sensazioni, ogni pensiero razionale spazzato via dal desiderio.

"Joseph," sussurro, la mia voce tremante di emozione. Lui risponde con un bacio profondo, un bacio che promette di non fermarsi, di andare oltre.

E lo fa. I nostri corpi si uniscono in un crescendo di emozioni e sensazioni, ogni movimento un passo verso l'abbandono totale. Il divano sotto di noi diventa il nostro mondo, un microcosmo dove tutto è possibile, dove ogni tocco, ogni sussurro è amplificato.

Per un attimo, ci fermiamo, i nostri respiri affannosi si mescolano, i nostri cuori che battono all'unisono. Mi guarda negli occhi, e vedo in lui lo stesso miscuglio di emozioni che sento io: amore, desiderio, paura, gioia.

"Ti amo, Giulia," sussurra ancora, e le sue parole sono come una chiave che sblocca qualcosa dentro di me. "Anch'io ti amo, Joseph. Più di quanto tu possa immaginare."

Il resto della serata è un turbinio di emozioni e sensazioni. Ogni bacio, ogni tocco è un'esplosione di colori e suoni, una sinfonia di passione che ci avvolge e ci trascina via.

Quando finalmente ci fermiamo, stanchi e soddisfatti, ci stringiamo l'un l'altro, i nostri corpi ancora tremanti. Mi sento completa, come se tutto fosse al suo posto. Joseph mi guarda e sorride, il suo sorriso dolce e rassicurante.

"Non lasciare mai che la gelosia ci separi, Joseph," dico, accarezzandogli il viso. "Non c'è nessuno per me tranne te."

Lui annuisce, i suoi occhi brillano di una nuova consapevolezza. "Promesso. Io sono tuo, Giulia. E tu sei mia."

Chiudo gli occhi, il cuore ancora gonfio di emozioni, e mi lascio cullare dal ritmo dei nostri respiri sincronizzati, sapendo che, qualunque cosa accada, affronteremo tutto insieme.

Lonely Soulmates - Holden Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora