Capitolo 15

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La serata era perfetta per un film horror. Il cielo fuori era plumbeo, il vento ululava tra i rami degli alberi, e l'atmosfera era carica di quella tensione elettrica che preannuncia un temporale. Io e Joseph, insieme al nostro gruppo di amici, eravamo pronti per vivere una notte di brividi e risate a casa di Laura.

Laura aveva scelto con cura il film: un classico dell'orrore che prometteva urla e colpi di scena. La sua casa, con l'arredamento accogliente e le luci soffuse, era il luogo ideale per una serata di cinema. Sul tavolino del salotto troneggiavano ciotole colme di popcorn, patatine e caramelle, mentre sul divano erano già pronti i cuscini e le coperte per chi volesse rannicchiarsi e trovare conforto durante i momenti più spaventosi.

Io e Joseph eravamo stati tra i primi ad arrivare. Mentre gli altri amici arrivavano alla spicciolata, noi due eravamo già seduti sul divano, vicini come se non ci fosse spazio sufficiente per separarsi.

"Sei pronta per esse spaventata a morte?" mi chiese Joseph con un sorriso malizioso, stringendo leggermente la mia mano.

"Non vedo l'ora," risposi ironicamente, restituendo il sorriso e avvicinandomi un po' di più, fino a che le nostre gambe si toccarono.

Il gruppo di amici si riunì lentamente. C'erano Marco, il burlone del gruppo, sempre pronto a fare battute e scherzi, e Anna, con il suo atteggiamento rilassato e la risata contagiosa. Sara e Davide, la coppia storica del gruppo, completarono il quadro, portando con sé una torta fatta in casa che Laura accolse con entusiasmo.

"Ok, ragazzi, siamo pronti?" chiese Laura, una volta che tutti erano sistemati sul divano e sulle poltrone. Aveva un telecomando in mano e un'espressione di eccitazione sul volto.

"Dai, facci vede' cosa hai scelto!" esclamò Marco, già con una manciata di popcorn pronti per essere lanciati nel momento opportuno.

Il film iniziò con un'atmosfera cupa e misteriosa, e ben presto eravamo tutti immersi nella storia. Io e Joseph, però, sembravamo avere occhi solo l'uno per l'altra. Durante le prime scene, ci scambiavamo qualche sguardo complice e risate sottovoce, come se condividessimo un segreto.

Quando arrivò il primo spavento, saltai leggermente e mi rifugiai nel braccio di Joseph, che mi accolse con un sorriso e un bacio rapido sulla fronte. "Tranquilla, so' qui," mi sussurrò, facendomi sentire al sicuro e protetta.

Il film continuava a svolgersi con una serie di scene sempre più spaventose. Mi aggrappavo a Joseph ogni volta che l'atmosfera diventava troppo tesa, e lui approfittava di ogni occasione per stringermi a sé, godendosi la vicinanza. Ogni tanto, sussurravamo battute e commenti ironici, ridendo sottovoce per non disturbare gli altri.

"Ti rendi conto che probabilmente non dormirò stanotte?" gli dissi con un sorrisetto, stringendomi ancora di più a lui durante una scena particolarmente spaventosa.

"Bene, così avrai una scusa per restà da me," rispose lui, alzando un sopracciglio in modo malizioso. Arrossii leggermente, ma non potei fare a meno di sorridere.

Laura, che osservava la scena dal suo angolo del divano, non poté fare a meno di notare quanto fossimo teneri insieme. "Ehi, voi due, volete un po' di spazio?" scherzò, ridendo. "Sembra che abbiate dimenticato che siamo qui anche noi!"

"Semo solo molto coinvolti dar film," rispose Joseph, facendo l'occhiolino, e io risi, rifugiandomi ancora di più nel suo abbraccio.

Nel frattempo, Marco continuava a fare battute su ogni scena, rendendo l'atmosfera meno tesa e più leggera. "Ecco, questo è il momento in cui il tizio fa la scelta più stupida possibile," commentò a un certo punto, provocando risate generali.

Anna, sempre pronta a giocare il ruolo della voce della ragione, aggiunse: "E la ragazza urlerà come se fosse l'unica cosa sensata da fare."

"Beh, se fosse facile, non sarebbe un film horror," rispose Davide, mentre Sara gli dava un colpetto affettuoso sulla spalla.

Lonely Soulmates - Holden Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora