Capitolo 17

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La luce dei LED rossi riempiva la stanza di Laura con una sfumatura calda e accogliente, un contrasto piacevole con la fredda serata di dicembre che stava calando fuori dalla finestra. Avevamo deciso di trovarci da lei perché i suoi erano fuori città per il weekend, e la sua camera era il rifugio perfetto per le nostre serate di chiacchiere infinite. Laura, Carola ed io eravamo praticamente inseparabili, un trio indissolubile che condivideva ogni momento libero con risate e confidenze.

Laura ci accolse con un sorriso contagioso e un abbraccio stretto, come se non ci vedessimo da anni, anche se era passato solo un giorno dall'ultima volta. Carola era già sul letto, avvolta in una coperta soffice e con il suo solito look disinvolto: jeans strappati e maglietta oversize. "Daje, annatevene a sede che se famo 'na bella serata," disse Laura con quel suo romano schietto che sapeva sempre farmi sorridere.

Mi tolsi le scarpe e mi infilai sul letto tra le mie due migliori amiche, sentendo subito il calore del loro affetto e della coperta. Laura si era preoccupata di creare l'atmosfera perfetta: le luci rosse dei LED, una playlist con le nostre canzoni preferite che scorreva in sottofondo e una scorta infinita di snack sparsi sul comodino e iqos alla mano, una volta ogni tanto. Stavamo così comode, immerse in quel bozzolo di amicizia e tranquillità, che quasi dimenticavo il mondo fuori.

Iniziammo a chiacchierare delle solite cose: la scuola, i ragazzi, i pettegolezzi del giorno. Carola raccontava di un nuovo flirt che sembrava promettente e Laura rideva, prendendola in giro con battute affettuose. Io sorridevo, ma dentro di me sentivo l'eccitazione di un segreto da condividere, un racconto che non vedevo l'ora di svelare.

"Giulietta, c'hai quarcosa da di', vero?" Laura mi guardò con quel suo sguardo penetrante, sempre capace di leggere tra le righe dei miei silenzi.

Sospirai, godendomi per un attimo quel senso di attesa. "In realtà, sì. Ieri sera è successa una cosa... interessante."

Carola mi guardò curiosa, mentre Laura spalancava gli occhi con un sorrisetto furbo. "Daje, sputa er rospo!"

"Ok, vi racconto tutto," iniziai, sentendo il cuore battere un po' più veloce. "Ieri sera sono uscita con Joseph."

Le ragazze scambiarono uno sguardo complice. Sapevano tutte e due che Joseph mi piaceva da un po', ma non avevano idea di quanto la serata fosse stata speciale. "Siamo andati in discoteca con il gruppo, era un posto nuovo in centro che volevo provare da un po'."

Laura alzò un sopracciglio. "Ma quanto siete stati arcolini?"

"Sì, un po'," risposi ridendo. "Abbiamo ballato un sacco, era tutto così perfetto. La musica, le luci... e poi, Joseph si è avvicinato e ci siamo baciati... di nuovo. Ma con la scusa che mi doveva far provare 'na cosa."

Carola emise un piccolo urlo di gioia. "io già vi amo!"

"Ma non è finita qui," continuai.

"La discoteca era un vortice di luci e suoni, e io e Joseph eravamo persi l'uno negli occhi dell'altro, il mondo intorno a noi dissolto nell'energia del momento. Avevamo bevuto tanto, forse troppo, e tra un drink e l'altro ci siamo ritrovati a baciarci con una passione che non avevo mai provato prima. A un certo punto, lui mi ha preso per mano e mi ha sussurrato all'orecchio: "Andiamo via di qui."

Carola e Laura ascoltavano con gli occhi spalancati, completamente rapite dal racconto. "E quindi?" incalzò Carola, curiosa come sempre.

"Abbiamo salutato il gruppo, anche se credo che nessuno si sia accorto di noi tanto erano presi a divertirsi. Siamo usciti dalla discoteca barcollando leggermente e siamo tornati a casa sua e, una volta lì... beh, le cose sono andate molto oltre."

Laura mi guardò con un sorrisetto soddisfatto. "Dimmi che avete fatto l'amore come nei film."

Sorrisi, cercando di nascondere il rossore che mi stava salendo alle guance. "Sì, è stato tutto molto intenso. Siamo andati in camera sua e ci siamo lasciati andare. Era tutto così nuovo, ma allo stesso tempo così naturale."

Carola si accoccolò ancora di più nella coperta. "E com'è stato? Dettagli, vogliamo i dettagli!"

Le ragazze si avvicinarono ancora di più, pendendo letteralmente dalle mie labbra. Presi un respiro profondo e continuai: "Quando siamo arrivati a casa sua, ci siamo lasciati cadere sul letto e ci siamo guardati negli occhi per un momento. La tensione era elettrica. Joseph si è avvicinato e ha iniziato a baciarmi di nuovo, questa volta con più dolcezza. Le sue mani erano dappertutto, esploravano il mio corpo con una delicatezza che mi faceva sentire al sicuro. Mi ha sussurrato parole dolci all'orecchio, mi ha fatto sentire come se fossi l'unica ragazza al mondo."

Carola e Laura erano completamente rapite, gli occhi spalancati. "E poi?" chiese Carola con un sorriso malizioso.

"Poi, beh, le cose sono diventate più intense. Ci siamo tolti i vestiti lentamente, come se volessimo assaporare ogni momento. Lui è stato incredibilmente dolce e attento, si è assicurato che mi sentissi a mio agio tutto il tempo. Ogni suo tocco era delicato, e ogni bacio sembrava trasmettere quanto desiderasse quel momento. Alla fine, siamo rimasti abbracciati, avvolti nelle lenzuola, a parlare e ridere fino a che non ci siamo addormentati. Al mattino, mi ha svegliata con un bacio e mi ha preparato la colazione. È stata una notte perfetta."

Laura sbuffò divertita. "Quindi te lo sei limonato, sei salita a casa sua, avete bevuto e poi... boom! Colpo grosso!"

"Esattamente," risposi ridendo. "È stata una notte che non dimenticherò mai. E stamattina mi ha mandato un messaggio dicendomi che non vede l'ora di rivedermi."

Le ragazze esplosero in urla di gioia e mi abbracciarono forte. Sentivo di aver condiviso qualcosa di davvero speciale con loro, qualcosa che avrebbe rafforzato ancora di più il nostro legame. La musica continuava a suonare in sottofondo, e noi rimanemmo lì, a parlare e ridere, sapendo che qualunque cosa fosse successa, ci saremmo sempre state l'una per l'altra.

Lonely Soulmates - Holden Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora