Il 15 febbraio era finalmente arrivato, un giorno che aspettavamo da settimane: il diciassettesimo compleanno di Joseph. L'aria era fredda e frizzante, ma l'eccitazione per la festa imminente scaldava i nostri cuori. La giornata prometteva di essere lunga e intensa, ma non vedevo l'ora di trascorrerla con lui e tutti i nostri amici.
La mattina iniziò con un semplice messaggio di auguri inviato subito dopo la mezzanotte. Joseph rispose con un cuore e un "Grazie, amore mio", facendomi sorridere e riempiendomi di calore.
Quando arrivai a scuola, lo vidi già circondato dai nostri amici, tutti pronti a festeggiarlo. Mi avvicinai a lui con un sorriso radioso, gli occhi che brillavano di felicità.
"Auguri jo!" gli dissi, abbracciandolo forte. Sentii il suo profumo familiare e la sua presenza rassicurante.
"Grazie, nana," rispose, baciandomi dolcemente sulla fronte. "Non vedo l'ora che sia stasera."
Durante le lezioni, l'eccitazione era palpabile. Ogni tanto ci scambiavamo sguardi complici, pieni di aspettativa per la festa che ci attendeva. Joseph, nonostante il suo solito disinteresse per la scuola, sembrava più concentrato che mai, come se stesse assaporando ogni momento di quella giornata speciale.
Quando la campanella dell'ultima ora suonò, ci precipitammo fuori dalla scuola, pronti a iniziare i preparativi per la festa. La villa di Joseph era ampia e spaziosa, un luogo perfetto per ospitare una grande festa. Le stanze erano decorate con palloncini colorati e festoni, e nel salone principale era stato allestito un grande tavolo con cibo e bevande.
"A regà, 'sta casa è 'na favola!" esclamò Marco, guardandosi intorno con ammirazione. "Stasera facciamo baldoria!"
"Sì, ma prima aiutiamo a sistemare tutto," rispose Alice, sempre pratica e organizzata. "Non vogliamo che la festa inizi con un disastro."
Lavorammo tutti insieme per preparare la villa. Joseph era al centro dell'attenzione, ma non sembrava infastidito. Anzi, sembrava godersi ogni momento, sorridendo e ridendo con tutti.
Verso le otto di sera, i primi ospiti iniziarono ad arrivare. La villa si riempì rapidamente di musica, risate e voci allegre. Joseph era il perfetto padrone di casa, accogliendo tutti con un sorriso e un brindisi.
"A tutti quelli che so' venuti, grazie de core," disse, alzando il suo bicchiere.
Gli amici risposero con un coro di "Auguri!" e "Alla tua, Joseph!" mentre i bicchieri tintinnavano e lo champagne scorreva a fiumi.
La musica riempiva l'aria, e ben presto la pista da ballo si animò. Ballavamo e ridevamo, perdendoci nella magia della notte. Joseph era ovunque, scherzando con gli amici, ballando con una vitalità contagiosa. Ogni tanto mi lanciava uno sguardo carico di significato, e il mio cuore batteva più forte.
"Giulia, sei fantastica stasera," mi disse a un certo punto, avvicinandosi mentre la musica rallentava. "Ma lo sei sempre, lo sai."
"Anche tu, Jo," risposi, sentendo il calore delle sue mani sulla mia schiena. "Ho un regalo per te, ma... preferisco dartelo dopo."
Sorrise maliziosamente, avvicinandosi al mio orecchio. "Tienitelo per sta notte il regalo."
Mi sentii arrossire, ma il suo sguardo e il tono della sua voce mi facevano sentire al sicuro e desiderata. La festa proseguì in un crescendo di energia e gioia. Gli amici continuavano a ballare e a bere, e la villa risuonava di musica e risate.
Quando l'orologio segnò mezzanotte, Joseph prese il microfono e annunciò l'inizio di una nuova fase della festa. "A tutti quelli che stanno ancora qua, grazie de core. Adesso, famose 'n ballo lento per chiudere 'sta serata in bellezza."
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Lonely Soulmates - Holden
RomanceJoseph e Giulia, due sedicenni di Roma, sono amici inseparabili sin dall'inizio del liceo. Condividono interessi, sogni e segreti, sostenendosi a vicenda nei momenti più difficili. Un'amicizia perfetta... e se dietro tutto ciò ci fosse qualcosa di p...