CAPITOLO 20

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DADDA'S POV

Simone se n'è appena andato e Ludo è tornata a lavare i piatti, così decido di andare dietro di lei e cingere i suoi fianchi con le mie braccia, baciandola sul collo. Lei inclina il collo per farmi più spazio, a questo gesto io spingo il mio bacino contro il suo culo facendole spuntare un sorriso malizioso. Ludo finisce di lavare, si asciuga le mani e poi si gira verso di me, mi guarda e si fionda sulle mie labbra. Io la afferro possessivamente dai fianchi, me la metto in braccio e andiamo in camera da letto.
Appoggio Ludovica sul letto, dove si stende e apre le gambe, io mi ci infilo e ci ricominciamo a baciare nel mentre inizio a muovere il bacino e far strusciare il mio pacco al centro del suo piacere. Ludo apprezza e con le mani mi toglie la maglietta, io le tolgo il top insieme al suo reggiseno, fatto ciò lei inizia a lasciarmi segni sul collo e sulle spalle, io faccio lo stesso con lei mentre con le mani stuzzico i suoi capezzoli turgidi.
Dopo averli stimolati con le mani, passo a dare attenzioni con la lingua e nel frattempo con la mano vado a controllare quanto lei fosse pronta per accogliermi. Infilo la mano, è bagnatissima quindi non esito a tirarle giù i pantaloni e le mutande, stimolo la sua fascia di nervi sensibile e poi togliermi i pantaloni e i boxer, infilarmi un preservativo ed entrare in lei.

Procede tutto come deve, finché non parte una chiamata dal mio telefono. Continuo a spingere dentro di lei mentre mi allungo a prendere il cellulare. Leggo il nome e mi fermo. È Riccardo.
Esco da Ludovica e mi allontano dal letto, rispondo

*chiamata Dadda e Rick

R- Hey, mia sorella è a casa tua?

D- si... perché?

Quel tono di voce mi esce strano perché Ludovica ha iniziato a segarmi.

R- Daniel tutto a posto? Oggi dobbiamo
decidere il format da portare anche con Simo

D- certo, certo... ma... dobbiamo farlo ora in chiamata?

R- Qualche problema, preferisci che venga lì?

Deglutisco e trattengo un gemito sofferente quando Ludovica si mette a pecorina e mi fa affondare dentro di lei.

D- No, nessun problema, facciamo pure in chiamata

Disattivo il microfono e parlo a lei

D- Devi fare silenzio adesso, è importante, è il mio lavoro

L- mh... ok

Si morde il labbro, io affondo col bacino dentro Ludo e riattivo il microfono.

R- Allora possiamo portare o reazione a catena, whisper challenge, domande in generale, quanto conosci i tuoi amici, lo fares-

Riccardo smette di parlare perché è uscito un gemito da Ludovica, mi affretto a rispondere e contemporaneamente a tappare la sua bocca, mentre le mie spinte si fanno più vigorose.

D- Lo faresti per soldi... idee innovative?

Spingo a fondo, tanto che Ludovica ammutolisce e si piega fino a toccare col petto il materasso. La mia mano si sposta sulla sua schiena e la sua bocca afferra il lenzuolo per trattenersi.

R- Si, secondo te quale dovremmo portare?

D- Il meno recente

R- Si, ma ci siamo dimenticati mimo o t'inculo e disegno o ti insegno.... qual è il me-

Un altro gemito, più palese alle orecchie di Riccardo, esce dalla bocca di Ludo, mentre dalla mia un suono grutturale.

R- Ti richiamo più tardi, ahah

D- Ok, ciao cia cia

Chiudo la chiamata, esco da Ludovica, mi stendo e lei mi sale a cavalcioni, riempiendo di nuovo il suo vuoto. Ora i ritmi li fa lei, è un ritmo lento, passionale, piacevole e romantico. Dopo un po' sollevo leggermente i suoi fianchi e inizio a spingere dentro di lei più violentemente. Le mie spinte così ravvicinate e forti la fanno venire con pochi sforzi e io dopo ulteriori spinte vengo nel preservativo. Restiamo in quella posizione per svariati minuti, finché non la sposto stesa accanto a me io mi sfilo il preservativo e raccolgo il lenzuolo, la bacio e l'abbraccio e poi ci addormentiamo.

An Unexpeted Love-Daniel D'addetta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora