lei: Ludovica Dose, sorella di Riccardo Dose, 23 anni. È una ragazza testarda e introversa, per alcuni addirittura un po' stronza
lui: Daniel D'addetta, migliore amico di Riccardo Dose e Simone Paciello, 35 anni. È un ragazzo dolce ma che non si mos...
Mi sveglio alle 9, mi faccio la doccia e tutta la mia solita routine. Per andare a lavoro decido di mettermi una maglietta marrone larga, dei boxer e dei jeans a vita bassa. Incastro la maglia sotto il reggiseno e sono pronta, niente trucco solo skincare e i capelli raccolti in un messy bun.
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In cucina mi bevo il caffè, scorro Instagram e allo stesso tempo penso alla scheda di oggi che prevede braccia. Ho le gambe spossate da ieri, ma il lavoro mi chiama. Alle 9.45 esco e alle meno 5 arrivo al bar. Mi metto il grembiule e inizio il mio turno, alcuni clienti arrivano con tranquillità e con gentilezza mi dicono cosa vogliono, altri invece arrivano tutti scazzati e mi incolpano per il loro imminente ritardo a lavoro. Ci devo mettere tutto il mio autocontrollo per non urlargli in faccia, grazie a Dio tra una chiacchera e l'altra il mio turno si esaurisce presto, vado in macchina e mi dirigo direttamente alla palestra. Stamattina per non fare giri inutili ho preso e messo il borsone della palestra direttamente in macchina. Entro nella struttura, vado negli spogliatoi, mi cambio e inizio a lavorare. Mentre mi alleno con la musica e i miei pensieri, le finestre che danno fuori annunciano un temporale estivo, perciò appena finisco di allenarmi, vado alle docce, mi lavo e mi metto parachute pants neri, reggiseno e top sportivo e sopra tutto una felpa over color oliva.
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Arrivo a casa con 30 minuti di ritardo, Milano+pioggia=traffico infinito. Entro e vado in camera mia a dormire, purtroppo in questi giorni ho mal di testa e tremendamente più freddo rispetto al solito e considerando che siamo ormai ad agosto, avere tutto il freddo che ho io non è normale. La sveglia sul mio comodino segna le 19, è da 1 ora che sono a guardare il soffitto senza riuscire a prendere sonno, così mi cambio i pantaloni, sostituendo i parachute con pantaloni della tuta neri oversize. Mi sono talmente tanto larghi che devo fare due pieghe alla vita. Mi butto di nuovo a letto e finalmente sono al caldo e comoda, così riesco a prendere sonno.
RICCARDO'S POV
Torno a casa alle 20, oggi a casa di Daniel abbiamo registrato 3/4 video e sono stanchissimo. Jas torna da Valencia tra 3 giorni, è questo a quello che penso mentre suono il campanello. Ludovica dovrebbe essere a casa, ma non mi apre nessuno, decido di chiamarla, tartassarla di messaggi, ma non risponde. Così mi preoccupo, prendo le chiavi e apro. Chiamo Ludo per tutta la casa finché non arrivo in camera sua. Sta dormendo profondamente abbracciata al cuscino. Dev'essere stata una giornata stancante, ma lei non ha né pranzato né cenato... spero solo che domani mattina mangi qualcosa. Rassegnato all'idea che sarò solo stasera videochiamo Jas.
