Seventeen

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Pov's Justin
Fra tre giorni sarebbe stato il compleanno di Selena. Volevo farle una festa a sorpresa.
Una festa da sballo come continuava a ripetere Jen.
«Se affittiamo un locale?» chiese Cara. Ci trovavamo tutti a casa di Jen tranne Selena la quale era impegnata con Betthy.
«Che ne dite del green?» chiese Jen ricevendo l'approvazione di tutti
«E' un ottima idea.»
«Ci penso io per gli inviti» si offrì Niall.
«Grazie amico.»
«Io penso al catering, ho un amico che lavora nel settore, ci può dare una mano» disse Harry.
«Grazie a tutti.»
Doveva essere un compleanno da ricordare.
Andai a ritirare il mio regalo. Speravo con tutto il cuore che le piacesse, appena l'avevo visto avevo capito che era destinato a lei, un pò come il nostro amore scelto dal destino.
Mi aveva chiesto più volte di non organizzare niente ma sapevamo tutti e due che qualcosa avrei fatto.

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Pov's Selena
Era mezzanotte. Questo significava che era ufficialmente il mio compleanno.
Avevo diciassette anni.
Mi trovavo ad una festa da sballo con degli amici fantastici.
«E menomale che non volevi una festa» rise Jen.
«Mai dire mai» dissi scoppiando a ridere anche io.
Non riuscivo a trovare Justin, in pista non c'era, al bar neanche, non sapevo dove andarlo a cercare.
Il mio telefono vibrò. Mi era arrivato un nuovo messaggio.
«amore vieni fuori.»
Sorrisi e feci ciò che mi era stato chiesto. Fuori dal locale c'erano delle rose rosse disposte a forma di cuore. Nel centro c'era lui, il mio amore, la mia felicità, il mio tutto.
In giacca e cravatta bello come non mai. Mi guardava.
Non potevo non rimanere incantata da tutta quella bellezza.
Mi guardava come nessuno aveva mai fatto, mi guardava con lo sguardo pieno d'amore e in quel momento lo sapevo, lo sentivo, non mi importava di tutte le volte che lo avesse detto, questa volta lo sapevo, lui mi amava. Mi amava come un bambino amava il suo cibo preferito, come il mare, come una giornata sulla neve, come l'alba, come il tramonto in montagna.
«Selena io ti amo. Mi ero preparato un discorso, ma ora, ti guardo e non mi ricordo niente. Dio quanto sei bella. Sembro patetico, ma non è colpa mia, la colpa è dell'amore che rende tutti più stupidi. Qualche giorno fa passando per i negozi alla ricerca del tuo regalo ideale, ho visto un qualcosa, un oggetto, che mi faceva pensare a te» disse prima di inginocchiarsi «tranquilla non ti sto chiedendo di sposarti anche se primo o poi quando saremo più grandi lo farò, ti sposerò perché non riesco ad immaginare una vita se non accanto a te. Regina del mio cuore. Amo toccarti, assaporare la tua pelle, non capire nulla mentre mi baci, perdermi tra le tue mani, averti addosso, guadarti ridere, sentire il tuo bacio la mattina dopo, stringerti, guardare i tuoi occhi grandi. Questo è per te amore mio.»
Mi prese la mano e mi infilò un'anello. Era bellissimo. Bellissimo come il nostro amore.
Sentivo le lacrime sulle mie guancie, non ho mai creduto nell'amore ma con lui, l'amore ha preso un senso.
La mia vita ha un senso.
Perché lo amo. Perché mi ama. Perché ci amiamo.

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