five

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Ci trovavamo davanti alla ghi high school, era enorme.
Justin mi lascio lì davanti come un pesce lesso dicendomi che lui doveva andare.
Presi due grandi respiri ed entrai.
Una ragazza con i capelli ricci neri e gli occhi verdi mi si avvicinò
«Ehi sono Jen, e tu la ragazza nuova giusto?» mi sorrise, aveva un sorriso a dir poco fantastico, uno di quei sorrisi che mettono nei cataloghi dei dentisti.
«Si, sono Selena Gomez. Chiamami Sel» dissi facendogli l'occhiolino.
«Okay Sel, questo è per te.»
Mi diede l'orario con tutte le mie lezioni.
«Oh, grazie.»
«Che cos'hai in prima ora?» chiese
«Matematica» sbuffai, odiavo quella materia.
«Anche io, dai andiamo insieme.»
Passammo tutta l'ora a chiacchierare del più e del meno, mi trovavo veramente bene con lei, sembravamo amiche da sempre non che ci conoscessimo solo da un'ora.
Io e Jen ci dammo appuntamento a pranzo.
Le ore passarono molto velocemente, tranne quella di storia inglese in cui il professore non sapeva spiegare, l'unica cosa che gli riusciva bene era far venire sonno a gli allunni. Fantastico.
All'ora di pranzo andai alla mensa, presi il pranzo e cercai Jen.
«Sel» mi sentì chiamare, mi girai e vidi Jen.
«Scusami la prof di francese mi ha trattenuto.»
«Tranquilla.»
«Ci andiamo a sedere lì?» inidico' un tavolo libero.
«Va bene.»
Quando mi sedetti, iniziò a parlare a macchinetta. Sembrava una radio impazzita.
«Allora quello a destra è il tavolo delle cheerleaders, quello davanti è quello dei giocatori di football, poi c'è quello dei musicisti, quello a sinistra è degli intellettuali, quello vicino a loro è dei fattoni e infine quello in fondo è dei sfigati.»
Sembrava di essere in uno stupido film americano.
«Noi a che tavolo siamo?» risi, perché questa cosa dei tavoli era davvero esilerante, sembrava di essere in high school musical.
«Bella domanda. Io non faccio parte di nessuna di queste categorie, credo che il fatto di essere stata insieme due anni con Niall, il coacapitano della squadra di footbal, mi renda neutrale.»
«Quindi siamo al tavolo dei neutrali?»
«Decisamente si.»
Scoppiammo a ridere come due matte, in fondo eravamo neutrali.
«Ehi guardate chi abbiamo qui» mi girai e vidi che a parlare era stata la biondina antipatica che avevo incontrato con Justin, la sera che lo avevo conosciuto.
«Cara lasciala stare» a parlare fu Jen.
«Jen fatti i cazzi tuoi, non è che perché sei stata con Niall, puoi fare quello che ti pare. Ti ha tradito, no? Chissà perché a essere tradite sono sempre quelle come te..»
Non finii di parlare che Jen prese il suo cibo e lo tirò addosso alla biondina antipatica o anche detta Cara.
Scoppiai a ridere per prima e poi iniziarono anche gli altri.
Cara mi guardò, prese il cibo che aveva davanti e me lo tirò addosso.
Iniziò così una guerra con il cibo e come in tutte le guerre finii male.
Primo giorno di scuola, in presidenza, non poteva andare meglio.
Io, Jen e Cara eravamo dal preside.
Alla fine dopo quaranta minuti di cazzate dove promettemmo che non sarebbe più successo, ci lasciò libere.
Fuori dalla presidenza ci giurammo guerra.
Io e Jen odiavamo lei, mentre lei odiava noi.
Uscite da scuola c'era un ragazzo biondo con gli occhi azzurri che corse da noi o meglio da Jen.
«Jen, come stai?» chiese preoccupato.
«Vattene Matt.»
Il fatto che non lo guardasse in faccia, mi faceva capire che lei lo amava ancora.
«Dimmi solo come stai?» continuò lui.
«Bene» rispose secca.
Lui la guardò un'altra volta e se ne andò, sembrava un cane abbandonato, ma per quello che avevo capito, lui aveva sbagliato l'aveva tradita, e anche se ne fosse dispiaciuto aveva sempre commesso un errore.
Mi girai verso la mia nuova amica e notai che stava piangendo, così feci la prima cosa che mi venne in mente, l'abbracciai.
Le mi guardò e si tranquillizzò, poi inizio a parlare «io e Niall ci siamo conosciuti in prima superiore ad una festa, giocavamo ad obbligo e verità, e a lui toccò baciarmi. In quel bacio successe qualcosa, il mio cuore iniziò a battere più forte del dovuto. In quel periodo mi sentivo come se mi mancasse qualcosa, quando l'ho baciato ho capito che quel qualcosa era lui. Ora sembrerò sdolcinata, lo so, ma è andata veramente così. Da quel giorno ogni scusa era buona per vederci e dopo qualche tempo ci siamo messi insieme. Eravamo affiatati. Poi una sera, lui era ubriaco e mi tradi' con la migliore amica di Cara, Megan, in quel momento non ci ho visto più. Lui, diciamo che mi ha chiesto scusa in tutti i modi possibili e mi rendo conto che è pentito, ma..» si soffio' il naso per poi continuare «ma io non posso. Mio padre ha tradito mia madre, e io non posso sopportare che questa cosa succeda anche a me. Non posso. Ti giuro, Sel, ci ho provato ma niente. Non ci riesco.»
«Tesoro..» l'abbracciai ancora più forte. La capivo benissimo, io per prima non riuscivo a fidarmi di un ragazzo, dopo quello che aveva fatto James, non ci riuscivo.
«Sei forte e supererai questa cosa. Non sarai sola ci sarò io con te. Se è vero amore, Niall, aspetterà.»
«Grazie Sel sei la migliore. Sono davvero felice di averti conosciuta.»
«Anche io, ora che ne dici di venire da me? ti faccio conoscere la mia sorellina e ci affogghiamo di gelato, abito qua vicino quindi non dobbiamo camminare tanto.»
«Ci sto, ho la macchina non c'è bisogno che andiamo a piedi.»
«Oh menomale, non mi andava proprio di farmela a piedi.»
«Pigrona.»
E scoppiammo a ridere. Non c'è niente di più bello di vedere una persona ridere dopo aver pianto.
Tutto è più vero, anche il sorriso.

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