Mi trovavo in cucina alla ricerca di qualcosa da mangiare.
Quando trovai un pezzo pizza, i mie occhi iniziarono quasi a lacrimare, stavo morendo di fame.
Vivere con Betthy e Justin che sono follemente innamorati della pizza ha fatto nascere anche in me questo grande amore.
Se qualcuno mi avesse chiesto quale fosse stato il mio cibo preferito, non ci avrei pensato un secondo e sicura di me avrei risposto, che il mio cibo preferito era la pizza.
«Ehi Selena,possiamo parlare?»
Mi girai e dietro di me c'era James. Sapevo che sarebbe accaduto ma non pensavo così presto nonostante questo dovevo comportarmi da adulta e non da bambina di cinque anni. Vuole parlare? Avremmo parlato.
«Okay» risposi ancora un po' incerta
«Tu cosa sai del perché me ne sono andato?» chiese
«Che ci hai lasciato. Piene di debiti e senza un soldo.»
«Luke mio fratello aveva preso la strada sbagliata si drogava, beveva e ogni volta metteva a debito perché la verità è che non aveva un soldo. Dopo un'anno le persone volevano i loro soldi ma lui non li aveva così l'hanno ucciso» una lacrima scese sul suo viso
«poi sono arrivati a me. Dicevano che qualcuno doveva pagare. Mi avevano ricattato se non avessi dato a loro ciò che volevano vi avrebbero ucciso. Così presi tutti i soldi che avevamo, non mi interessava di pagare la luce, la corrente, la linea telefonica, e gli li diedi. Ovviamente non bastavano. Chiesi un prestito. Ma non volevano darmelo ero in crisi non sapevo cosa fare. Il capo della gang con la quale Luke aveva i debiti convinse a farmi dare il prestito prendendosi il triplo di quello che dovevano. Così me ne andai, stando con voi, vi avrei solo messo a rischio e non lo meritavate. Amavo tua madre e non ho mai smesso di amarla. Quando riuscii con l'impresa degli hotel Gomez mandai dei soldi a tua madre ma lei non li accettò.»
Stavamo tutti e due piangendo. Mio padre non era il mostro che avevo sempre pensato.
«Papà io..»
Non mi fece finire di parlare «non dire niente. Abbracciami.»
E fu ciò che feci.
«Tutto è bene ciò che finisce bene.»
Mi girai verso Justin che sorrideva, con il labiale mi diceva «ti amo» in quel momento non ci sarebbe stato posto in cui fossi stata meglio. Erano la mia famiglia e li amavo.
Misi una mano sul cuore e sussurai «ti voglio bene mamma.»-----------------------
«Il ballo di fine anno, vi rendente conto?» disse Jen euforica come al solito
«Si ma datti una calmata»rispose Cara.
«Ci stanno guardando tutti» sussurai
Lei si girò verso la gente e urlò «cosa avete da guardare?»
Non potevo crederci. Avevo un fidanzato bipolare e come una delle mie migliori amiche una matta psicopatica.
La presi per un braccio e la portai via
«ma sei impazzita?» chiesi
«È il ballo di fine anno» continuò a ripetere.
Cara si girò verso di me «auguri» scoppiò a ridere e continuò «io vado all'allenamento delle cheerleaders. Domani c'è una partita importante e i vostri ragazzi sono stressati al massimo.»
«Lo so» sbuffai
Justin era insopportabile in questi giorni. Non che ne gli altri non lo fosse,sia chiaro, ma l'amavo nonostante questo.
«Facciamo una cosa?» mi girai verso la psicopatica al mio fianco.
«Per una partita facciamo le cheerleaders? Diamo coraggio a i nostri uomini.»
Scoppiai a ridere «tu sei pazza.»
«Perché no?» chiese
«Perché noi non siamo cheerleaders.» risposi ovvia
«E allora?»
«E allora cosa?»
«Facciamolo.»
«No.»
«Si.»
«No.»
«Pari o dispari?»
«Dispari.»
E per la seconda volta in questo stupido gioco persi, l'odiavo.
«Non bisogna dirglielo, okay? È una sorpresa.»
«Okay» mi constrinsi a dire.
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L'amore è qua
Fiksi Penggemar[Storia completa, in revisione.] «Tu sei il mio ikagi.» disse tutto a d'un fiato. «Cos'è un ikigai?» chiesi «Ikigai è una parola giapponese. E' il motivo che ci fa alzare la mattina, lo scopo della nostra esistenza. Tu sei il mio ikigai, Selena.»