Andai in cortile e piansi. Piansi davvero tanto. Piansi per tutto quello che c'era di sbagliato in me. Piansi perchè la causa del mio male, ero io e lo sapevo.
«Non piangere ti prego.»
Justin era qui mi aveva seguita. Poggiò le sue labbra sulle mie, poi iniziò a baciare ogni lacrima una per volta, sentivo il suo respiro sul mio collo, il suo cuore battere.
Avevo visto l'amore nei suoi occhi, avevo paura che tutto questo primo o poi sarebbe svanito.
Il bacio che mi aveva dato era come se parlasse da solo diceva di smettere di piangere perché adesso c'era lui.
Mi abbracciò forte, come se fossi la cosa più preziosa che aveva, in quel momento capì una cosa: io mi fidavo di Lorenzo.
«Justin io..»
Non mi fece finire di parlare «non devi dire niente, ma ti prego non mandarmi via.»
«Non ne ho l'intenzione.»
«Non vuoi mandarmi via? Lo so che mi odi..»
Questa volta fu io a interromperlo «Ti odio ma non riesco a starti lontana.
Ti odio ma quando ti sono vicino si annulla tutto, mi sento strana e il mio cuore inizia a battere in modo irregolare.
Ti odio ma ti bacerei dalla mattina alla sera, la prima volta che ti ho visto ho pensato che avessi delle labbra fatte apposta per baciare.» sorrisi al ricordo, poi continuai «ti odio ma amo fare la stronza con te, giusto per fare gli stronzi insieme» scoppiamo a ridere insieme.
«Ti odio.Ti odio ma ti amo» finì la mia lunga dichiarazione d'amore. Lui iniziò a baciarmi, poi si fermò e mi sorrise e in quel momento credetti di morire.
Mi guardò dritto negli occhi aveva degli occhi bellissimi. Nessuno mi aveva mai guardato così, nessuno mi aveva mai fatto provare quelle cose, nessuno era così importante da consegnargli la mia vita in mano, non mi fidavo di nessuno ma di lui si.
In quel momento capì una cosa. I fisici e i matematici non ci avevano capito niente perché non è vero che gli opposti si attraggono o che si annullano.
Gli opposti si completano.------------------
L'ora di geografia e scienze passarono tranquillamente.
Prima di andare a mensa passai al bagno, come una stupida nell'ora di geografia, giocavo con il pennarello ed ora ho due segni neri sulla mano.
Neanche all'asilo certe cose mi venne da ridere per quanto ero infantile.
Entrai al bagno. Qualcuno piangeva, quando notai chi era, ero quasi sul punto di andarmene e lasciarla lì, ma ovviamente la mia indole da brava ragazza vinse.
«Ehi Cara,che hai?»
«Vattene» urlò.
Fai del buono dicono. Fanculo.
Andai al lavandino per levarmi il brutto segno sulla mano. «Scusami, non volevo prendermela con te.»
Sembrava così piccola e indifesa.
«Allora, vuoi raccontarmi cosa è successo?»
«Harry Styles» sospirò «sono innamorata di lui da tre anni.»
«E Justin ?» chiesi.
«Tra me e Justin non c'è mai stato niente oltre l'attrazione fisica. Sapeva benissimo quel che provavo per Harry e io sapevo benissimo quel che provava per te.»
«Oh.»
In verità non sapevo cos'altro dire. Sembrava così umana in questo momento.
«Alla caccia al tesoro. Ci siamo baciati.»
Quella caccia al tesoro è stata soltanto baci e baci. Io mi sono baciata con Justin. Cara si è baciata con Harry.
E Niall e Jen ci avranno probabilmente dato dentro.
Se volete un mio consiglio non andate alle caccie al tesoro, cupido le adora.
«Okay e poi?»
«Ha detto che non doveva. Che è stato un errore. Non sono la persona che fa per lui. Lui vuole una ragazza che lo ami, che voglia solo lui, e dice che io non sono in grado. Cazzo Selena non sono riuscita a dirgli cosa provo per lui. Che ne sa che ogni volta che lo vedo è come se fosse la prima volta, ogni volta provo sempre la stessa sensazione di meraviglia, di felicità, non so bene spiegarlo neanche io ma davvero non mi abituerò mai. I-io lo amo.»
Iniziò a piangere.
«Ami veramente mio fratello?» dietro di noi c'era Jen.
«S-si» balbettò.
«Allora ti aiuteremo. Mio fratello merita una persona come te. I tuoi sentimenti sono sinceri»
«Grazie. Grazie a tutte e due. Mi dispiace per come mi sono comportata con voi.»
«Posso chiederti una cosa?» chiesi.
«Certo.»
«Perché ti comporti in questo modo? Fai credere a tutti che sei una grandissima stronza mentre in realtà sei tutt'altro?»
«Non si nasce stronzi, lo si diventa dopo aver dato tutto e ricevuto niente.»
Cambiammo discorso perché era meglio, tutte e tre avevamo un brutto passato, il quale non ci andava voglia di ricordare.
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L'amore è qua
Fanfiction[Storia completa, in revisione.] «Tu sei il mio ikagi.» disse tutto a d'un fiato. «Cos'è un ikigai?» chiesi «Ikigai è una parola giapponese. E' il motivo che ci fa alzare la mattina, lo scopo della nostra esistenza. Tu sei il mio ikigai, Selena.»