[Piscina]
Mi sentivo rilassata avevo davvero bisogno di una bella dormita.
Guardai l'orario erano le undici, Betthy sarà sicuramente già sveglia, non sono mai stata una persona mattutina come lei, per me la mattina è fatta per dormire.
Molto probabilmente la penso così perché lavorando di notte, la mattina era l'unico momento in cui potevo dormire.
La scuola l'avevo lasciata da ben cinque mesi. Non che mi dispiacesse sono pochi gli adolescenti che amano la scuola di questi tempi e io non sono fra loro, ma non nego il fatto di essere molto intelligente, e che senza di essa non avrò mai un futuro.
Tra me e Betthy è più importante che lei lo abbia.
Controvoglia mi alzo dal letto, e vado da Betthy.
Nella sua camera non c'è, probabilmente sarà in cucina o da qualche parte a giocare.
Scendo le scale e noto Clare.
«Buongiorno Clare, hai per caso visto mia sorella?»
«Si trova in piscina, cosa vuole per colazione?» chiese con il suo solito sorriso.
«Niente, la mattina non amo fare colazione, solo raramente.»
«Ma signorina, la colazione è il pasto più importante della giornata, lo sa?»
«Chiamami Selena. Da domani prometto che proverò a farla quasi tutti i giorni.»
«Va bene Selena.»
La saluto e salgo a mettermi il costume così posso giocare un po con Betthy e cercare anche di abbronzarmi.
Appena arrivo in piscina noto che non è sola, con lei c'è un altra persona, la sento ridere e divertirsi, quando la persona vicino a lei si gira, riesco a capire chi è.
Justin. Justin il magnifico? No, Justin l'insopportabile.
Appena si accorge di me, esce dalla piscina, il suo fisico era privo di imperfezioni sembrava un modello.
«Buongiorno Selena.»
Il suo solito sorriso della serie "ora ti faccio vedere io" sembra che non voglia abbandonarlo.
«B-buongiorno» balbettai.
Seriamente stavo balbettando?
«Raccogli la bava, Sel» disse facendomi l'occhiolino.
«Non sto sbavando, stronzo» risposi acida.
Non lo sopportavo, non importava se sembra un modello dell'hollister, rimaneva sempre un'insopportabile.
«Sel vieni in acqua a giocare con me?» Come potevo dirle di no? Con quel suo sorrisetto?
«Arrivo tesoro.»
Appena mi avvicinai alla piscina mi accorsi che l'acqua era gelata. Ma erano no pazzi? Preferivo rimanere qui fuori, sulla sdraio a prendere il sole in santa pace. Delle risate mi tirano fuori dai miei pensieri,ovviamente mr insopportabile, non si smentiva mai.
E così da mr insopportabile diventò mr stronzo. Ed è solo il secondo giorno che lo conoscevo, fra qualche giorno avrò finito anche i nominativi con cui chiamarlo. Justin era una di quelle persone che non appena iniziavono a parlare ti facevano salire i nervi.
Ero seduta in tutta tranquillità a bordo piscina quando in meno di un secondo mi ritrovai in acqua. Mi aveva buttato in acqua,vi rendete conto? Ma stiamo scherzando. Il mio odio verso di lui continuava a crescere a dismisura ogni secondo che passava. Voleva la guerra? Guerra sia. In questo momento sembravo uno di quei personaggi dei film che era pronto a combattere per salvare la propria patria, io non combattevo per la mia patria ma per me stessa, poco cambiava, ero pronto a vincere la mia guerra.
Andai da Betthy e gli spiegai il mio piano, lei sorrise in modo complice.
Uscì dalla piscina tutta sorridente e mi andai a sedere sulla sdraio accanto alla sua.
Dopo quasi cinque minuti sentì Betthy chiamare Justin, il piano butta in acqua e affoga Justin a inizio. Erano le 13:00 precise.
Si alza dalla sdraio e va in direzione da Betthy. Si avvicina alla piscina e gli chiede il motivo per cui l'avevesse chiamato.
Pian piano senza farmi sentire arrivai dietro di lui, cercando di buttarlo in acqua ma lui mi prese e mi buttò in acqua per la seconda volta in meno di mezz'ora.
Lo scherzo lo aveva fatto lui a me. Appena mi girai nella sua direzione lo vidi ridere e battere il cinque a Betthy.
Cosa? Non stava dalla mia parte?
«Betthy ma cosa fai? Lui è il nemico.»
Justin scoppiò a ridere. «Cosa sono? Il nemico?» disse continuando a ridere come un matto. Lo guardai male decidendo che forse era meglio ignorarlo e mi girai verso Betthy.
«Cosa ti ha promesso?» chiesi. Doveva avergli promesso qualcosa di grosso per tradirmi.
«Un giro a cavallo. Io amo i cavalli, scusami Sel non volevo ho sbagliato.»
Era davvero dispiaciuta.
«Tranquilla dai, continua a farti il bagno.»
«M-mi vuoi ancora bene?» chiese preoccupata.
«Certo che te ne voglio. Sempre è stato, sempre sarà.»
Mi abbracciò forte prima di buttarsi in acqua e continuare a giocare.
«Sei davvero insopportabile» dissi girandomi verso Justin.
«E tu?»
«E io cosa?»
«Sei insopportabile?»
«No.»
Scoppiò ridere. «Secondo me, si.»
Sbuffai, con lui mi capitava spesso, ormai.
«James ha detto di dirti che stasera ceneremo al fiel.»
«Che cos'è il fiel?» chiesi.
«Un ristorante di lusso. »
«Ah.»
Io non avevo niente di elegante da mettermi. Sicuramente un paio di jeans non sarebbero andati bene.
«Qual'è il problema?»
«Non far finta che ti interessa.»
Fino a un secondo fa' era insopportabile mente ora si comportava esattamente al contrario.
«Forse non faccio finta. Forse mi interessa.»
Mi guardava dritto negli occhi, sembrava quasi che volesse leggermi dentro.
All'improvviso iniziai a sentire caldo, avevo davvero bisogno di farmi un bagno in quell'acqua gelata della piscina. Ne sentivo il bisogno.
Mi vergognavo a dirgli il mio problema, in realtà, ma alla fine gli dissi tutto.
«Non ho niente da mettermi» sussurrai.
«Questo era il tuo problema?»
«S-si» risposi.
«James ha messo a disposizione dentro questa casa una personal shopper, ci pensa lei all'abbigliamento.»
«A-llora c-credo di non a-avere nessun problema.»
Mi sorrise. «Menomale. Ci vediamo questa sera.»
«Perché, vieni anche tu?» chiesi.
«Si, ti dispiace?» chiese sorridendo
maliziosamente.
«Forse.» dissi mordendomi il labbro.
«Bugiarda.» rise.
«Va bene, diciamo che sei meno insopportabile.»

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L'amore è qua
Fanfiction[Storia completa, in revisione.] «Tu sei il mio ikagi.» disse tutto a d'un fiato. «Cos'è un ikigai?» chiesi «Ikigai è una parola giapponese. E' il motivo che ci fa alzare la mattina, lo scopo della nostra esistenza. Tu sei il mio ikigai, Selena.»