11. Never doubted myself so much

35 6 68
                                    

You got me fucked up in the head, boy
Never doubted myself so much
Like, am I pretty? Am I fun, boy?
I hate that I give you power over that kind of stuff

- 1 step forward, 3 steps back,
Olivia Rodrigo

Nicolas

Sto per seguire Sofia quando il dott. Martini mi raggiunge.

"Sei l'amico di Louis, giusto?"

"Si, mi dica." Vorrei chiedergli se Louis è malato, ma non lo faccio. Dovrà essere lui a dirmelo.

"Louis vuole che tu vada in camera sua, ha detto che ha bisogno di parlarti." Cosa vorrà dirmi? Finalmente mi dirà la verità?

Mi incammino verso la stanza e penso ai possibili argomenti di cui vorrebbe parlare.

Busso alla porta e sento un "Avanti" quindi entro.

"Lou, volevi parlarmi? Hai fatto gli esami?"

Louis

Come gli dico la verità? Come? Le parole che sto per dirgli lo uccideranno, non posso fargli questo.

"Si, ecco... proprio di questo volevo parlarti." Faccio un respiro profondo e mi preparo a mentirgli per l'ennesima volta.

"Non sono malato, è tutto apposto. Non c'è nulla che non va." Sì, esatto, ho solamente il cancro, nulla di che.

Okay, non posso nascondergli la verità quindi...
"No Nic non è vero, sono malato. Sono fottutamente malato. Sono malato e sono fottuto."

Per un attimo non reagisce, come se la realtà dovesse ancora colpirlo. Ma poi fa un passo indietro, come se la realtà l'avesse colpito e anche affondato. Si passa una mano tra i capelli biondi e l'altra se la porta alla bocca come se non ci stesse credendo.

"Ho un fottuto tumore al cervello."

Sgrana gli occhi e il mondo sembra cascargli addosso.

"È benigno vero?" La sua voce è un sussurro e capisco che sta trattenendo le lacrime.

"Si, per il momento è benigno."

"Non... non è uno scherzo, è tutto vero. Cazzo cazzo cazzo. Louis per quanto ti voglia stare vicino ho bisogno di aria." Lo sapevo che l'avrebbe distrutto, lo sapevo.

"Nic, un'unica cosa... voglio parlare io con Sha e Nemo non deve sapere nulla."

"Se è questo quello che vuoi, va bene."

Esce dalla stanza e mi lascia da solo con i miei pensieri. Tumore al cervello. Dio. Chiunque stia manovrando i fili della mia vita è proprio un bastardo.

Nicolas

Corro fuori sul terrazzo e inspiro l'aria pulita di fuori. Finalmente riprendo a respirare.

"Attacco di panico?" Mi giro e vedo Sofia appoggiata alla ringhiera con gli occhi arrossati, chissà quanto avrà pianto.

Ma quello schiaffo non ha fatto male solo a lei, ha colpito a fondo anche me. Aveva detto Abbiamo due passati diversi ma evidentemente sono più simili di quel che pensavamo.

"E tu?" Anche se non sono in vena di comportarmi da stronzo devo ricordarmi che quello schiaffo me l'ha dato, anche se se n'è pentita l'attimo dopo.

"Io ho imparato a conviverci. Va tutto bene."

"Sisi certo, i tuoi occhi rossi possono proprio confermarlo." Mi guarda con uno sguardo pieno di odio.

"Senti, coglione, tu non sai un cazzo di me, ok?" Alzo gli occhi al cielo, è sempre la stessa storia.

Alla Ricerca Di QualcunoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora