1. Too emotional

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Maybe I'm too emotional
But your apathy is like a wound in salt
Maybe I'm too emotional
Or maybe you never cared at all

- good 4 u, Olivia Rodrigo

Nemo

Oggi finalmente una giornata diversa dal solito. Oggi finalmente tornerò a respirare. Oggi finalmente andrò al concerto della mia cantante preferita, Olivia Rodrigo.

Molti penseranno che è strano sentirsi capiti, ascoltati e non giudicati semplicemente da una cantante e dalle sue canzoni. Ma per me è così.

Le sue parole mi scavano fin dentro l'anima e abbattono i muri che sto cercando di tenere in piedi.

Per questo ora, ascoltando vampire nelle cuffiette, mentre mi dirigo verso la mia classe, cerco di trattenermi e tenere un profilo basso. La cosa fondamentale è non guardare nessuno, altrimenti capirebbero tutto e avrebbero un motivo in più per prendersi gioco di me.

Alzo lo sguardo solo un attimo, per capire se sto andando nella giusta direzione, quando i miei occhi si posano su un ragazzo biondo, che ride così tanto da mettersi una mano sulla pancia per il dolore. Vorrei aver provato questa emozione, ma finora nulla mi ha fatto ridere così tanto. Mi chiedo il motivo per cui abbia riso...

Mi rendo conto che mi sono fermata a fissarlo. Non promette nulla di buono. Riprendo a camminare come se nulla fosse.

Arrivo per prima in classe, è sempre così, un altro motivo per cui gli altri mi sfottono: "Quanto sei nerd, ti rifugi nei libri solo perché non sai farti nessun amico, il mio cane avrebbe una vita sociale migliore della tua."

Quanto li odio, perché al posto di aprire la bocca solo per dire cazzate non la aprono per dire frasi di senso compiuto? Non sanno neanche fare 2+2 con il minuscolo cervello che si ritrovano e si credono chissà chi. Non diventerò mai come loro. Mai. Piuttosto muoio in solitudine. Non diventerò amica di questo tipo di persone.

Il suono della campanella mi fa risvegliare dai miei pensieri e, alzando lo sguardo, noto quel ragazzo di prima... non mi dire che è un nuovo alunno e che sarà in classe con me, ti prego fa che non sia così, fa che non sia così.

Il prof, appena entrato, però mette fine a tutte le mie preghiere: "Date il benvenuto al vostro nuovo compagno di classe, Nicolas Cooper. Nicolas puoi andarti a sedere vicino Nemo, la ragazza in fondo, dato che attualmente non ha un compagno di banco."

Dio, lo sapevo. Capitano tutte a me. Ecco che arriva a starmi vicino un ragazzo, sì bellissimo, ma che sicuramente mi tratterà di merda come tutti. Uffa. La sfiga mi perseguita.

"Ciao, sono Nicolas, tu?" Oddio, ma come fa ad essere così scemo?

"Ma sei sordo o cosa? Non hai sentito che il prof ti ha già presentato e che ha detto anche che mi chiamo Nemo? Ti prego, chiudi quella bocca e fammi ascoltare la lezione." Un vero incubo, ecco cosa sarebbe stato questo Nicolas.

"Oddio come sei presuntuosa, fanno bene gli altri a chiamarti Nerd!" Dice ridendo tra sé e sé.

Devo riuscire ad ignorarlo, devo farcela. Perché sono tutti così stronzi?

"Ei ei, frena con i pensieri, non volevo mica farti piangere, era per scherzare." Nicolas mi guarda preoccupato, ma ormai non lo sento più.

Sento solo la voce che si ripeteva costantemente nella mia testa: "I tuoi genitori ti hanno chiamato Nemo perché loro non ti volevano, sei stata un errore, per loro non dovevi esistere. Nemo tu per loro sei Nessuno."

Esco di corsa dall'aula, non mi interesso neanche di informare il prof, devo prendere aria.

Vedo con la coda dell'occhio che Nicolas mi sta seguendo.

"Nemo aspetta! Non volevo, seriamente, scusami!" Dice sempre più allarmato.

"Me ne sbatto delle tue scuse, vaffanculo, vaffanculo a te e vaffanculo a tutti." Urlo, mentre le lacrime ormai scorrono sulle mie guance.

"Nemo!" Cerca di raggiungermi, ma io sono più veloce e chiudo la porta del bagno alle mie spalle.

"Nicolas ti ho detto di andartene, ho bisogno di stare da sola." Spero con tutta me stessa che mi lasci in pace e con mia enorme sorpresa lo fa.

Mi abbandono contro la porta e piango. Piango per oggi, per ieri e per domani. Decido di cacciare ora tutte le lacrime e mai più. Non permetterò un'altra volta a questo saputello di trattarmi in questo modo.

Mi metto in piedi, vado davanti al lavandino e alzo lo sguardo verso lo specchio. Ogni giorno è sempre peggio. Ogni giorno vedo una persona sconosciuta che trascina il mio corpo. Le occhiaie, la pancia scheletrica... come sono arrivata a questo punto? Seriamente sto permettendo a quattro bulletti di incidere così tanto sulla mia vita?

Decido di uscire dal bagno e dirigermi direttamente all'uscita di scuola, non posso restare un altro secondo in questo carcere. Oggi sarà un giorno stupendo e non permetterò a qualcun altro di rovinarmelo. Torno a casa e mi preparo per il concerto che mi cambierà la vita.

Spazio autrice:

Qualcuno come Nemo che ascolta Olivia Rodrigo?

Che ne pensate di questo Nicolas Cooper? Vi è percaso partita la ship? Attente, non fatevi ingannare...👀

Se vi è piaciuto lasciate una stellina.

Un bacio, Gio.💜

Alla Ricerca Di QualcunoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora