15. Più di quel che sente

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C'è una farfalla bianca che prova a nuotare
Ha l'aria di chi sa che il mondo mente
Vorrei darle di più di quel che posso dare
Farle sentire di più di quel che sente

- Farfalla bianca, Ultimo

Andrea

Continuo a correre un altro po' con Ares finché non arrivo a casa. Casa... chiamarla casa è anche troppo. Edificio con quattro mura e un tetto sarebbe più appropriato. Villa ancora meglio. È solo un ammasso di soldi senza nessun affetto all'interno, apparte nonna.

La prima cosa che faccio è andarla a salutare. L'edificio è enorme quindi sarebbe difficile trovarla, ma lei è sempre lì. In salotto. Sul dondolo a legno creato da nonno, il suo primo e unico amore.

Corro a darle un bacio.
"Ciao nonna." È l'unica ragione per cui sorrido.

"We ragazzone! Mi passi gli occhiali? Sto cercando di cucire, ma ho dimenticato gli occhiali sul tavolo." Cucire è sempre stata la sua passione. In camera, nascosti in uno scatolone che nessuno vedrà mai, ho tutte le sue creazioni che mi fa fin da quando sono piccolo.

"Che cuci oggi?" Gli chiedo passandogli gli occhiali.

"In realtà non so, sai a volte prendo la stoffa in mano e mi dimentico come si fa. Oppure altre volte dimentico cosa voglio cucire..." No ti prego no. Nonononono. Vorrei urlare. Come nonna paterna ora anche lei... Che cazzo di deja vù è questo? Perché?

"Altre volte invece, come ora, sono così lucida che realizzo perfino di iniziare a dimenticare, di iniziare a essere come nonna Rose..." Perché? Perché l'unica cosa bella della mia famiglia deve essermi sempre portata via da questa cazzo di malattia?

Non voglio lasciarla qui da sola, ma il ricordo di nonna Rose sta tornando e voglio subito andare in doccia per dimenticare tutto.

"Nonna dai tranquilla." Mi sforzo di sorridere. "Non è perforza la demenza senile. È normale che gli anziani scordano le cose, non ti preoccupare."

Le lascio un bacio sulla fronte e sento il suo profumo. Profuma di girasoli. Gli amati girasoli che hanno segnato la storia d'amore di lei e nonno.

"Dai ragazzone, va' a farti la doccia." Mi sorride.

"Stai per caso insinuando che puzzo?" E rido. Merita di vedermi felice, con lei lo sarò sempre.

"Già, è proprio quello che intendevo. Sembra che sei andato a correre nel deserto." Le sue battute, quanto mi mancheranno.

"Okay nonnina, io vado, quando torno cuciniamo insieme le orecchiette così mangiamo?" È una nostra tradizione, anzi lo era di nonno, io l'ho solamente sostituito.

Le si illuminano gli occhi e mi guarda con ammirazione. "Nonno sarebbe fiero di te, ragazzone."

Le dò un ultimo bacio e corro in bagno. Devo riuscire a non pensare a cose negative perché stasera c'è una partita di rugby. Sono il capitano, non posso permettermi di non essere concentrato. Soprattutto se nella squadra avversaria c'è il mio più acerrimo nemico, Lorenzo Santoro.

Louis

Sono appena tornato a casa dall'ospedale e l'unica cosa che ho voglia di fare ora è chiarire con Nicolas. Sono giorni che litighiamo per tutto e non ce la faccio più. Ho bisogno di lui in questa battaglia.

Durante tutto il tragitto in macchina siamo rimasti in silenzio e sembrava quasi che esso fosse ancora più rumoroso delle nostre urla.

Possibile che l'entrata di una persona nella propria vita può sconvolgere così tanto un rapporto? Da quando ho conosciuto Nemo non c'è un attimo di pace tra noi, ma ora ho intenzione di risolvere.

Alla Ricerca Di QualcunoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora