20. Leave my heart open

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Written on these walls are the colors that I can't change
Leave my heart open but it stays right here in its cage
I know that in the morning now I see us in the light upon a hill
Although I am broken, my heart is untamed, still

- Story of my life, One Direction

Louis

Sono di nuovo in ospedale perché prima ho avuto un capogiro e per sicurezza sono tornato.

Sono alla disperata ricerca del mio quaderno, non lo trovo neanche qui.

Dove l'ho lasciato stamattina?

Sbuffo e non sapendo cosa fare mando un messaggio a Nic dicendogli che sono in ospedale e che se quando torna a casa dall'allenamento non mi trova non deve preoccuparsi.

Mi alzo e chiedo alla dottoressa se posso uscire fuori. Lei me lo concede dopo essersi accertata che io stia bene.

È la prima volta che sto in ospedale di sera, quasi di notte, quindi è strano per me.

La prima cosa che noto è la luna, grande e luminosa.

Inizio a perdermi nei miei pensieri e mi chiedo se dovessi provare a scrivere un messaggio a Nemo, però lei non sa che ho il suo numero di telefono quindi... evitiamo che è meglio.

Però cavolo, non la vedo da un botto.

"Miaooo" mi giro subito, chi sarà qui fuori a quest'ora con il freddo che fa?

"Pensieroso?" Trovo una ragazza che mi sembra di aver già visto e un gatto nero.

"Un po'."

"Un attimo, ma... sei il migliore amico di Nicolas? Ragazzo biondo, coglione e rompipalle..." Subito rido, è la prima volta che qualcuno definisce Nic rompipalle.

"Si, tu sei...?" Cerco di capire dove l'ho già vista. Lei non mi risponde, stronza, vuole che ci arrivo da solo e continua a fissare la luna.

"Il tumore al cervello ti ha fatto perdere la memoria?" Ma è stronza proprio forte eh.

"Forse si, proprio non vuoi dirmi dove ci siamo incontrati?" Lei sospira.

"E va bene, sono Sofia. Sto praticamente qui ogni giorno e quando vieni a fare le visite mi fermo a parlare con Nicolas e una volta anche con una certa Aisha." Penso e ripenso. Giusto! È proprio lei.

"Vero, hai ragione."
Restiamo zitti per un po', io che guardo lei e lei che guarda la luna.

"Sembri anche tu pensierosa, guardi la luna in modo particolare." Lei sorride appena, ma sembra un sorriso nostalgico.

"Particolare in che senso?"

"Non lo so... come se ti ricordasse qualcuno." Lei allora smette di guardare la luna e si gira.

Ha gli occhi lucidi. Vedere una ragazza con questo carattere, audace e stronza in senso positivo, sull'orlo delle lacrime mi spezza il cuore.

"Io non volevo..." Mi ferma.
"Nono non scusarti. Hai proprio ragione. È strana la vita, un giorno incontri una persona e poi quando vi dividete non fai altro che pensare a lui..." Fa una pausa. "Sono passati tre fottuti anni e io ancora penso a quel ragazzo dagli occhi verdi che mi ha fatto ritornare il sorriso..."

Scuote la testa.
"Scusa, non so neanche perché ti sto dicendo queste cose. Fai finta di non aver sentito niente." Detto ciò entra dentro e mi lascia solo con ancora più pensieri.

Con il suo discorso però mi sono convinto di una cosa. Il tempo passa e noi restiamo fermi a guardarlo passare senza fare nulla. Voglio che non sia più così, scriverò a Nemo e chiarirò con Nicolas.

Alla Ricerca Di QualcunoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora