12. Cosa mi manca qui

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Io non lo so cosa mi manca qui, mhm
E vivo una vita come quelle dei film
Tra gli attori, comparse, risate e malinconie
A fissare in un bar una donna e di colpo sentirla già mia

- OCCHI LUCIDI, Ultimo

Andrea

Mi sveglio di soprassalto sentendo il rumore di una sveglia. Io non ho sveglie in camera mia, com'è possibile?

Apro gli occhi e mi ritrovo accanto a me una ragazza nuda coperta dal lenzuolo. Cazzo, e ora chi è delle tante?

Mi sono ubriacato così tanto da non ricordarmi nemmeno il suo nome.
Capelli biondi, mossi... non dirmi che è Sole, non posso essere andata a letto con lei.

Con quel faccino così puro e innocente... sicuramente sarà ancora vergine e Dio ti prego fa che non sia lei, perché non voglio essere il primo ad avergli infilato un pene nella vagina. Non sarò io ad avergli fatto perdere la verginità.

Vado a letto con tutte le donne che mi capitano, ma ho solo una regola: non deve essere vergine.

Lei, ancora dormiente, si gira verso di me e mi abbraccia. Bleah, che schifo. Un'altra cosa che non tollero: il contatto fisico. Me la stacco di dosso e le analizzo il viso.

Non è Sole, menomale.

Un flashback della sera precedente mi attraversa la mente.

*
"Barman, un'altra birra." Lui mi guarda stranito.

"Giovanotto, è la sesta bottiglia che mi chiedi, non pensi di esagerare?" Vuole per caso essere ucciso? Gli ho chiesto un'altra birra e un'altra birra deve arrivarmi.

"Senta, non sono cazzi suoi, mi dia quella dannata bottiglia." Mi alzo in piedi per incutergli più timore e a quanto pare funziona.

"Tenga." Dice sbuffando aggiungendo sottovoce "Questi giovani di oggi saranno la rovina." Non gli rispondo perché il mio unico obiettivo di questa sera è cancellare i suoi occhi dalla mia memoria.

Sono passati tre anni e ho ancora l'impressione di sentire la sua voce, il suo tocco, il suo profumo.

Tre fottuti anni e sto ancora in questo stato. Ancora perso nel ricordo di lei.

Mando giù in due sorsi tutta la bottiglia e la testa inizia a girarmi. Bene, finalmente.

Inizio a cercare con gli occhi la mia preda e vedo una ragazza che, pure se sta ballando con un altro, guarda me.

Le indico il bagno e vedo che dice a quel ragazzo di dover andare a pisciare. Preda facile stasera.

La raggiungo in bagno e appena la vedo la sbatto direttamente contro la porta. Ho bisogno di dimenticare il sapore della sua bocca.

Sto per baciarla quando lei mi blocca.
"Perché tra tutte quante, hai scelto proprio me stasera?" Vuole seriamente parlare?

"Zitta e soddisfami." La bacio con violenza, ma continuo a pensare al suo sapore. La spingo dentro a uno dei cessi e continuo a baciarla ancora più forte.

Il ricordo di lei non se ne va, quindi mi abbasso i pantaloni e spingo la sua bocca contro il mio cazzo.

Lei geme e io penso solo a lei e vaffanculo, nessuno è brava quanto lei a soddisfarmi.

Chiudo gli occhi e immagino che sia la sua lingua quella che mi sta leccando, le sue mani quelle che mi stanno toccando e inizio a godere.

Quando sto per venire la spingo via e le sussurro "Andiamo a casa tua, ho bisogno di scopare."

*

E così eccomi qui.

"Andrea..." Sento sussurrare.

"Bionda, devo andarmene." Lei apre gli occhi.

"Un attimo... perché mi hai chiamato Sof stanotte?" Cosa?!

Aisha

Mi alzo svogliatamente dal letto. Sono solo le 8. Qual è il senso di non andare più a scuola se devo comunque svegliarmi prima? Fatemi dormire, vi supplico.

Anche se penso ciò mi alzo in piedi perché Louis ha l'ennesimo esame di controllo e gli farò compagnia io dato che Nic va a scuola. Ancora non capisco perché non ha abbandonato anche lui come me e Louis.

Scendo giù e mi dirigo in cucina. C'è Louis appoggiato al bancone con in mano una ciotola di latte e cereali. È senza maglia come ogni mattina e anche se di solito perdo ore ad ammirarlo non mi soffermo più di tanto. Nella mia testa c'è l'immagine di due occhi verdi che sovrasta tutto, anche la mia attrazione verso Lou.

"Dobbiamo muoverci oppure faremo tardi."

"Non parlare con il boccone. Louis quante volte devo dirtelo? Che schifo!" Lui si mette a ridere. L'ha fatto apposta? Stronzo.

"A che ora è l'esame?" Gli chiedo.

"Alle 10, ma prima ti devo parlare. Quindi veloce a vestirti." Cosa vuole dirmi?

Dalla curiosità finisco velocemente la mia fetta di pane con la Nutella e corro a vestirmi. Lui guarda tutta la scena divertito, ma all'ultimo vedo che il suo sguardo si rattrista.

E se ciò che deve dirmi è una cosa triste?

Mi preparo in 2 minuti mettendo la prima cosa che mi capita davanti gli occhi e scendo di nuovo giù di corsa.

"Allora?" Gli dico con il fiatone.

"Quanta curiosità..." Abbassa lo sguardo, come se non fosse pronto a dire ad alta voce quelle parole o a vedere la mia reazione.

"Louis? Tutto bene?" Inizio a preoccuparmi perché se c'è una persona che dice tutto senza vergogna e senza troppi giri di parole quella è lui, quindi non capisco.

"Sisi, ehm... è difficile dirtelo Sha..." Fa un sospiro e vedo che ha gli occhi lucidi.

"Qualunque cosa sia la affrontiamo insieme, parla Lou." Lui alza lo sguardo verso di me e sembra che le sue labbra si muovono all'insù, ma non troppo da formare un sorriso.

"Ecco, io... sono malato. Non sono più semplici controlli quelli che faccio. Stanno facendo gli ultimi esami per farmi iniziare la chemioterapia e..." Lo blocco perché non credo di aver sentito bene.

"Chemioterapia? Louis cosa stai dicendo, hai il cancro?" Faccio un passo indietro perché mi aspettavo di tutto, ma questo no. È come se mi avessero puntato una pistola sul cuore e capisco di star per morire.

"Louis? Rispondi." Mi guarda afflitto, perché sa che d'ora in poi la nostra vita cambierà.

"Si Aisha si, ho il cancro, tumore al cervello, chiamalo come vuoi, ma sì. Ho un fottuto mostro nella testa."

L'ultima frase che pronuncia mi spezza definitivamente. È come se avesse premuto il grilletto e il mio cuore ha smesso di battere. Ecco come mi sento.

Prima combatteva con i mostri interiori del passato, ora deve combattere con un mostro che probabilmente lo porterà alla morte.

Con questo pensiero l'unica cosa che mi viene in mente di fare è abbracciarlo.

"Louis, come ti ho detto prima, lo affronteremo insieme. Ce la faremo, ce la farai. Combatterai il mostro, ci riuscirai. Devi riuscirci." So che non dovrei farlo, ma scoppio in lacrime. È più forte di me.

Non avrei mai pensato di associare le parole tumore al cervello a Louis.

Tre parole.
Sedici lettere.
Il mio nuovo incubo.

spazio autrice:

Per il pov di Andrea dico solo 🖐🏻✊🏻🖐🏻✊🏻... avete in mente di chi si tratta colei a cui pensa?

Che ne pensate dell'amicizia tra Aisha e Louis?

In questi giorni aggiorno il cast perché nel capitolo 14 e 15 conoscerete due nuovi personaggi✨.

Se vi è piaciuto lasciate una stellina.

Un bacio, Gio.💜

Alla Ricerca Di QualcunoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora