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Così hanno decretato gli dèi.
Che,nel perdersi,
Ciascuno
Possa ritrovare se stesso.

-Omero,Odissea

IL GIOCO DEL RAGAZZO E LA SCOPERTA DEL NOME

Mi sveglio di soprassalto quando un tocco delicato mi tocca la pelle sensibile del braccio.

Ho gli occhi sbarrati e il fiato affannato,come se avessi corso per chilometri e chilometri.
Ma quando alzo gli occhi individuo subito la figura esile di mio padre.

Mi guarda con aria interrogativa,ma non mi fa nemmeno una domanda.
Prende le chiavi e apre la porta,la spinge e si infila dentro alla ricerca del caldo.

Io mi guardo un attimo intorno,come se avessi paura che qualcuno mi stesse spiando e con fatica mi alzo.

Lentamente entro e con un botto chiudo la porta d'ingresso.
Ho i capelli scompigliati,il mascara colato e i vestiti tutti stropicciati.

Una modella di intimissimi insomma.

Il calore che regna dentro quella casa mi fa sciogliere tutti i muscoli che sento ancora rigidi mentre con il naso tiro continuamente su.

Controllo l'ora sull'orologio appeso alla parete e noto che sono già le 11 e 45 di notte.
Poi mi ricordo che domani devo andare a scuola.

Sbuffo e mi accascio,con la grazia di un elefante,sul divano mentre accendo la TV e decidere di mettermi a vedere "Lo straordinario mondo di Gumball".

Mio padre mi guarda con rimprovero,ma non fiata.
Non osa nemmeno aprire la bocca,ma anzi torna in cucina e si appresta a prepararsi una ciotola di insalata.

Stufa di questo silenzio insopportabile mi decido a parlare.
«Dov'è la mamma?».

Non alza nemmeno gli occhi dal suo cellulare e prende a mangiare la sua insalata con aria stanca.

«Stava tornando,quando quelli del lavoro l'hanno chiamata per un'urgenza»spiega.

Rimango un attimo scettica.
«Che tipo di urgenza?»domando mentre cerco di tenere d'occhio anche la TV per vedere cosa combina il mio Gumball.

«Non lo so. Tua madre mi ha solamente avvisato che non tornerà entro domani pomeriggio».

Mio padre sembra strano,o forse è solo stanco ma ormai sono diventata paranoica e sento un forte bisogno di andare a dormire,così dandogli la buonanotte mi dirigo a passi lenti verso camera mia,al piano di sopra.

Chiudo la porta sbattendola e velocemente mi cambio,così da poter buttarmi dentro alle lenzuola pulite e profumate del mio letto.

Mi copro fino alla testa e prendendo il telefono lo sblocco.
Apro Tik tok e inizio a scrollare.

Sorrido vedendo uno short di un cane divertente ma appena vado giù la mia faccia cambia improvvisamente e gli occhi mi si appannano.

Vichi,una delle mie vecchie amiche di Boston,sorride alla fotocamera mentre balla un tik tok con maestria e spontaneità.

Le lascio un mi piace e mi affretto a cambiare short.
All'inizio sto per scrollare anche quello,pensando che fosse una persona a caso,ma poi riesco a capire chi è.

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