🌻~4 Ombra e luce ~ 1º parte ~🌻

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Dream it possible - Chloè 666

SNAP - Rosa Linn

Mirage - One Republic,  Mishaal Tamer

How bad you want it - Sevyn Streeter 

Numb - Arch North, Aaron Richards, Cour, New Beat Order

Middle of the Night Elley Duhé

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Prendere un volo privato era qualcosa che avevo sempre sognato di fare, come fossi una sorta di celebrità. Nessun vicino scomodo che ti russa accanto o che voglia improvvisamente diventare il tuo migliore amico in quelle ore che ti separano dalla tua destinazione.

Per fortuna i miei compagni di viaggio non avevano nessuna di quelle caratteristiche, perché la mia migliore amica era lì, con me, mentre frugava in ginocchio nell'angolo bar di quell'appartamento alato.

«Champagne?» La faccia di Callie sbucò dal mobile illuminato da un filo di luci a LED.

«Vedi il chinotto?» Mi alzai dal sedile in pelle lasciando a terra la borsa di girasoli in tela.

«Ti sembra che possa esserci del chinotto qui?» Si alzò, ruotando l'indice verso l'alto per indicare la ricchezza di quell'ambiente dalle pareti tortora e dai divani in crema.

La guardai dubbiosa prima di accettare la sua offerta. «È fresco?»

«È gelido.» Sorrise diabolicamente porgendomi un calice appena riempito, mentre stringeva la bottiglia ghiacciata tra le dita. E in un attimo le strappai la seconda dalla mano, tracannandone il contenuto.

Era perfetto.

Volevo che mi paralizzasse la mente. Che ne addormentasse i pensieri.

Finché il pizzicore della gola bloccò quella lunga sorsata lasciandomi un'espressione di disgusto sul viso.

Come diamine faceva a piacere alla gente?

«Hai intenzione di darti all'alcolismo?» Me la staccò dalle labbra.

«È che ancora non ci credo che verrai con me» dissi per auto convincermi che quello non fosse un sogno.

Mi sorrise dolcemente, prendendomi la testa tra le mani, schiacciandomi i capelli.

E la sua espressione cambiò.

Era arrabbiata? «E io non ci credo che ti sei fatta un altro tatuaggio. Quando diamine volevi dirmelo?»

Mimai i suoi stessi movimenti stirando le labbra in un sorriso falso, socchiudendo gli occhi: «Il giorno in cui mi dirai cosa diamine significa il tuo.» Indugiai sul suo avambraccio destro, che mostrava la metà di un libro aperto. Una volta le chiesi il perché di quel tratto d'ago incompleto.

'Non si finisce mai di imparare' questa era stata la sua risposta, liquidata in poche parole. E Callie era sempre stata fin troppo prolissa. Perciò archiviammo per sempre quella conversazione iniziata e finita due anni prima, dopo averle consegnato la copia delle chiavi dell'appartamento di Brooklyn che papà aveva comprato per me.

Mi liberò dall'ipnosi di quel ricordo strappandomi la bottiglia di mano. «Dà qua.» E la tracannò. «Per il prossimo viaggio ti faccio caricare casse intere di chinotto.»

«La terza volta è quella buona. E spero sia l'ultima.» Le mostrai il tatuaggio del girasole. «I marinai li portavano dispari per una ragione. E questo è per il mio ritorno a casa.»

꘡ᥨ کഠᥨ୧ ꘡ῃ۷ỉيỉⰓỉᥨ୧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora