Capitolo 2

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Selene 🌘

Dasha mi raggiunge in giardino sotto le cascate, è il mio punto preferito della casa, dove non c'è nessuno e non viene nessuno, è il mio momento lettura, i grandi classici mi attendono e poi ho Schopenhauer che aumenta il mio mondo illusorio. Però la mia quiete viene interrotta da Jasmin, terrorizzata con un fucile nelle mani.

- Dasha è delicata di papille non spreca il suo tempo con gli uomini.
- Quella bestia non è un gatto che puoi tenere così per il giardino.
- Fino a prova contraria questa è la sua zona, sei tu a stare in difetto e poi nel palazzo della  mamma non è permesso a nessuno entrare senza la mia autorizzazione, quindi che ci fai qua?
- Ti desidera parlare tuo padre.
- Quando la smetti di usare questo linguaggio formale, sono tua cugina.
- Sarà anche così ma sono inferiore a te in molti versi, quindi devo mantenere la mia posizione.
- Ma sta zitta.

Mi alzo e porto Dasha nella sua foresta, ormai è completa e ogni tanto liberano dei conigli con cui lei gioca, sotto mio ordine.

- Andiamo, puoi mollare qua il fucile che Dasha sta nella sua cuccia.
- Certo una foresta intera artificiale è una cuccia.
- Fino a prova contraria posso legarti e lasciarti là dentro per un'oretta, così fai conoscenza con Dasha.

Jasmin allunga il passo e crea una distanza tra noi, non le voglio male solo che quando fa l'autorità della casa mi fa girare le palle in una maniera assurda.

***
Dopo essermi subita una cazziata pazzesca da mio padre finalmente sono libera, lui il senso degli affari non lo capirà mai, adesso è arrivata l'ora che scappa pure quest'altra zoccola che gli sta affianco come un manichino.
Scendo nelle cucine, prendo il barattolo del miele e corro in giardino, da qualche parte ho visto un alveare e un branco di formiche rosse. Con cautela ho attirato le formiche in una bottiglia e ho catturato delle vespe, mo la faccio saltare io a quella. Corre nella stanza del manichino e lascio le formiche per tutta la stanza, rinchiudo le vespe nel suo porta gioielli e con cautela esco, torno di nuovo in giardino e mi godo il fracasso, se questo non basta ho già in serbo il piano B.

***
Quasi 2 ore dopo il mio piano inizia, e io ascolto il risultato, delle urla femminili e qualche imprecazione, sono un vero genio, ci cascano tutte con lo stesso trucco e mio padre ancora non ha capito dove prendo insetti e animali, quando si trovano fuori il cancello, se solo mette la testa fuori dal suo palazzo.

***
Ormai è sera, ci sono pure fin troppe valige nell'atrio per essere una vacanza, anche questa sé ne va, quanto ci mancherà...(sorriso)
Kamala e Jasmin sono sedute a tavola, mi guardano con il sorriso sulle labbra, soprattutto Kamala.

- Questa volta che hai usato?
- Cosa intendi?
- Selene lo sai di cosa parlo.
- Kamala in realtà no.

Faccio un po' la finta tonta e anche l'offesa.

- Kamal lasciala stare, lei è come la sua bestia, una cosa sola.
- Grazie Jasmin, è il primo complimento che mi fai da quando sei qui.
- Selene non esagerare.
- Sorellona se un giorno non ti pavoneggi come solo tu sei io mi preoccupo anche fin troppo.
- Kamala è impossibile che non lo faccia.

Mi siedo al mio posto a capotavola e faccio segno ai camerieri di portare la cena.

- Nostro padre come sta?
- Non l'ho capito neanche io.
- Come sempre indifferente alla cosa.
- Grazie Jasmin, devo dire uomo di grande passione proprio, solo nel letto con delle ragazzine.
- Kamala non prendere esempio da questo esemplare più unico che raro.
- Tanto io non posso fare altro che ubbidire a lui.
- Brava ragazza.
- Stupida ragazzina, se vuoi essere soppressa a 18 anni fallo pure oppure inizia a vivere un po' la vita e assapora l'adrenalina della follia.
- Selene! Che gli metti in testa è una bambina.
- Jasmin forse tu non te ne capaciti ma io so il vero motivo per cui sei qua, quindi smettila di fare la donna santa e vivi anche tu.

Già io so il vero motivo per cui è qua, è stata con un ragazzo che doveva sposare e nel frattempo aveva l'amante nella stanza da letto, che grande esempio, gli zii non la sapevano gestire e l'hanno mandata da papà per farla addomesticare, dato che per loro lui è riuscito a domande me, poveri illusi, per quanto io mi sia calmata non è di certo merito suo, ma più per la mia perdita, la mamma era l'unica che mi comprendeva.

***
Alla conclusione della cena arriva una persona inaspettata, mio padre, si siede di fronte a me e si fa portare il suo amaro preferito, cosa strana dato che di solito beve il suo thé corretto.

- A cosa dobbiamo il tuo arrivo?
- Ho preso una decisione importante e volevo comunicarvela.
- Sentiamo? Qual'è questa decisione? Una nuova sgualdrina?
- Qualcosa di più divertente, al posto tuo si sposerà Jasmin, e dopo la tua bravata con Felicia ti punto addosso una guardia del corpo, che servirà solo ad informarmi dei tuoi spostamenti dato che sai difenderti anche da un esercito.

Jasmin al mio fianco ha un sorriso a 32 denti e io una faccia scettica.
Ho scoperto il nome del manichino quando se ne andata, facciamo passi avanti.

- Tu affianchi a me un essere maschile che deve controllarmi? Sei sicuro di star bene?
- Mai stato meglio, ho la persona che fa al caso mio uno uomo che tu non puoi imbrogliare e giocare, qualcuno che è anche peggio di te.
- Ora sì che si è degnato del mio sguardo.
- Sarai tu a perdere questa volta figlia mia.
- Non penso proprio.
- Se ne sei convinta tu.
- Ah prima che mi dimentico, dato che ormai è estate ho deciso di spostarmi nella villa a mare della mamma, così posso rilassarmi e stare lontana da questo mondo corrotto, sappi che non mi faccio scrupoli a tornare in fretta e fuori se scopro un'altra donna in questa casa e mi divertirò anche con lei.
-Papà posso andare con lei?
- Certo Kamala, con te sarà più clemente che con me.
- Fino a prova contraria a me non mi ha legata e non mi ha hai mosso un capello.

Leggera frecciatina per tutti i presenti in ascolto, cosa anche vera, ci tengo troppo alla mia sorellina.

- Zio ti dispiace se mi aggiungo a loro? Così posso stare a disposizione per qualsiasi cosa riguardante il matrimonio.
- Nipote mia fai pure, con te in quella casa sono più che sicuro che non venga distrutta.
- Bene ora che vi siete messi tutti d'accordo per rovinarmi il relax aspettatevi anche qualcosa da me.

Saluto e vado dritta in camera, le valige sono pronte da qualche giorno ormai, stavo aspettando solo il momento ideale per andarmene, se mi trovo bene per l'estate intera penso di prendere residenza lì, così posso togliermi del nervoso di dosso.

Luna PienaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora