Capitolo 14

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Selene 🌘

Sono arrivata nella foresta, Dasha è pronta in qualsiasi momento ad apparire dalla mia ombra, Nemo vola sopra di me anche lui è pronto ad intervenire in qualsiasi momento. Se quello accaduto da piccola è il mio potere allora è arrivato il momento di librarsi di un po' di magia.
Ricordo la strada a memoria, io e la mamma siamo andate spesso a riprenderci il Master da quell'hotel di Elfe, ogni volta la mamma per divertimento andava nel momento esatto dove le creature erano radunate per allenarsi, e così farò io oggi, non posso contare sempre sugli altri ed è arrivato il momento di vedere cosa posso fare, le parole sono un conto però i fatti contano di più per me, qui nella foresta non c'è nessuno, posso dare libero sfogo a me stessa, se da piccola ho raso al suolo mezza città chi sa i miei poteri adesso come sono diventati, anche allora avevo solo un sigillo mancante però al contrario di allora perchè non ho sofferto così tanto? Quando la mamma mi ha liberato, non ricordo tutto quel dolore, anzi non ricordo di aver provato nulla tranne il senso di liberazione, ho perso il controllo lo so ma è anche vero che non sapevo che solo con i gesti io posso fare incantesimi, pensavo di dover imparare formule su formule, anche la mamma usava i gesti alcune volte, però lei è fuori dal normale.

(Mentre penso distruggo ogni mostro o creatura che mi si avvicini o vuole attaccarmi, con tutta la tranquillità del mondo, sono persa letteralmente nei miei pensieri).

Eldora mi ha lasciata da sola a palazzo, non conoscevo nulla del genere, non sapevo di avere un padre tiranno, non conoscevo nulla e lei in un'anno mi ha abbandonato, dicendomi di prendermi cura della mia sorellina e di non lasciare nulla al caso... ha detto che sono troppo debole ancora per determinate missioni, come posso io essere debole? Poteva togliere il mio sigillo in qualsiasi momento e liberare i miei poteri, almeno quella parte di essi, potevo affrontare qualsiasi missione con lei, però ha deciso di lasciarmi là; non sono riuscita ad ascoltare più la sua voce, neanche per telefono o per sfera, e adesso ho solo le sue ultime parole che mi consolano, nella visione con le Moire non è stato la stessa cosa, so che quella è la mamma però allo stesso tempo non mi sembrava lei, voglio dire aveva quello sguardo troppo dolce per essere lei, io ho conosciuto solo lo sguardo da battaglia, quello che pietrifica sul colpo, Medusa non ci poteva nulla a confronto, sempre se non ha ucciso una gorgone e ha preso i suoi occhi, pure è una spiegazione plausibile. Eldora è considerata una Dea, per tutte le sue avventure, le conosco tutte, ma quella del Fato mi mancava, com'è possibile che proprio lei, mia madre abbia avuto un'avventura con quell'essere, colui che disprezzo ancora per come ha scritto la mia storia, dico io, non potevano farmi nascere senza magia e basta! Invece no, mi hanno ammazzato prima ancora che io nascessi, aveva scritto tutto e io lo devo ancora scoprire, che infame, e dovrebbe essere mio padre tra l'altro, che cura nei confronti della figlia.

***
Fino ad ora è andato tutto bene, è l'ora perfetta per un pisolino sotto un'albero al fresco, oggi c'è un sole cocente che Apollo sta facendo una grigliata sopra di esso. Dasha si è appoggiata a me e anche Nemo, ha ancora le sembianze di un bambino, è troppo carino, lo considero più un bambino che ho adottato che un Cherubino servitore, non mi dispiace affatto la sua presenza, mi aiuta spesso e volentieri, ha una passione per il giardinaggio e adora la mia cucina, ha detto che nessuno dei suoi padroni precedenti sapeva cucinare, questo per me è un grande traguardo, però non ricordo proprio che la mamma ha mai parlato di lui, diciamo che Eldora ha molti segreti e sono impossibili, se li è portati fino alla tomba.

- Aiutoooo!!!

Chi è quel pazzo che ha deciso di entrare nella foresta a quest'ora del giorno, nel pieno delle creature magiche e dei mostro!?
Corro nella direzione delle urla, Dasha si è nascosta e Nemo è volato, arrivata davanti la scena sono perplessa, ci sono dei guerrieri in nero, armature, sbuffi e spade, un Cavaliere reale sta combattendo con gravi ferite al fianco e alla spalla, sono circa 19 guerrieri, non posso di certo andarmene. Come ho fatto da piccola riesco a spegnere le mie emozioni, non sento nulla, il mio cuore sembra spento.

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