Capitolo 32

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Selene 🌗

Io mio ritorno è stato semplice, in poco tempo ero nella foresta dietro il Castello, ho iniziato a segnarmi i punti dei teletrasporti conosciuti.
Mi avvio per l'entrata ma qualcuno mi stava già aspettando.

- Uscite.

Dasha mi salta addosso e mi lecca, mentre Nemo mi stringe un braccio.

- Selene non mi piacciono i tuoi viaggi solitari!

Neanche a me.

- Scortatelo che ti lasciamo da sola di nuovo!
- State esagerando entrambi, sono passati solo 5 giorni.
- Troppo tempo.
- Andiamo, Giuliette mi aspetta e anche Leo.
- Ah, Leo ha finito con la pietra, ora la dovete incastonare a Giuliette.
- Grazie per la notizia.

Insieme raggiungiamo il cortile del castello, in primis vedo Giuliette che mi viene in contro, la prendo in braccio e la faccio volare.

- Mi sei mancata!
- Piccolina sono stata via pochi giorni.
- Ma la tua assenza fa male qua (mette una mano sul cuore).
- Ogni tanto quel dolore serve a renderci più forti, e ricordati che io torno sempre.
- Non me lo dimentico più.
- Non sei mancata solo a loro però.

Leo mi scompiglia i capelli da dietro, peggio di un'ombra.

- Ti sei intenerito in mia assenza?
- Sempre il solito.
- Vedo che ti sei dato anche da fare, 5 giorni e non ho riconosciuto quasi nulla.
- Quando il sovrano ordina tutti eseguono.
- Sei riuscito ad assorbire anche gli orchi.
- Chi sa per merito di chi.
- Io ho solo parlato, i fatti li rispetti tu.
- Mi è arrivata anche una lettera dal regno dei gnomi per una collaborazione a mio favore.
- Potrei aver messo zampino.
- La prossima volta avvisa, così non mi trovo sprovvisto.
- Scusa come ti avvisavo? Non ci sono telefoni o uccelli che potevo spedire, ero sotto una montagna.
- Vieni andiamo nel mio studio.

Non noi 2, ma noi 5, per l'esattezza, mi sembra impossibile scappare in queste condizioni.
Arrivati siamo tutti sorpresi dalla bellezza e iniziamo a esplorare il tutto, tranne Dasha che è andata nella mia ombra per dormire.

- Questo posto è incredibile Leo.
- È da qua che sono nati i 4 Re demoni.

Si avvicina alla scrivania, apre un cassetto e ne tira fuori uno scrigno arricchito di particolari e penso sia in oro puro.

- Giuliette io e Selene abbiamo un regalo speciale sono per te.

La piccola salta sopra una sedia e vede lo scrigno, Leo gli fa segno di aprirlo e lei esegue, all'interno poggiata sopra un cuscinetto di velluto rosso è posta la pietra elaborata, è un rombo perfetto, con i colori sgargianti della selenite levigata.

- Waw! È bellissima.
- Lo sai cosa accade adesso?
- Tu e Selene me la incastonate sulla fronte, e io posso fare le magie come voi.
- Brava piccola.

Che mi sono persa in 5 giorni? Quante cose conosce Giuliette?

- Quando fate la magia?
- Questa sera sotto la luna piena.

O diamine, guardo Leo, ho inclinato di nuovo la testa, io prendo l'aspetto demoniaco e lui quello umano, in tutto ciò il mio aspetto è tornato quello mio solito.

- Ci saranno più sorprese per te piccola Giuliette.

Detto questo la prendo in braccio e mi siedo sulla sedia di fronte a Leo, torniamo a parlare e mi raccontano cosa hanno fatto in questi giorni senza di me, di tutte le scoperte di Giuliette e delle costruzioni di Leonard.

Luna PienaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora