20. Baci e rancori

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Camila🌸

Jeddah, Arabia Saudita
09 marzo 2024

Arrivai al paddock accompagnata da Linda, da quando aveva visto il mio ex nei paraggi non si era staccata nemmeno un attimo da me, ma ahimè, oggi saremmo state divise per un bel po' di ore, la salutai dopo averla lasciata nel box Aston Martin e durante il mio restante tragitto decisi di chiamare Carlos che nel frattempo era stato operato d'urgenza per un'appendicite, ero sollevata nel sentire che ora stava bene e che sperava di tornare in pista per il Gran Premio d'Australia, lo salutai poco prima di entrare nel mio camerino. Mi preparai al meglio e poi mi diressi dal resto del mio team per Gara 2; vinsi, vinsi anche questa volta e non potevo che essere più orgogliosa di me stessa. Dopo la cerimonia di premiazione passai per il box Mercedes dove i ragazzi si congratularono per la vittoria, poi mi diressi verso il mio camerino. Non appena entrai, rimasi bloccata alla vista della persona che stava seduta nella stanza.

Camila: cosa ci fai qua?
Davide: cos'è adesso non posso nemmeno congratularmi personalmente con la mia ragazza per aver vinto le sue prime gare?
Camila: non sono più la tua ragazza da mesi ormai
Davide: ma presto lo risarai
Camila: nemmeno nei miei peggiori incubi, ora vattene
Davide: neanche per sogno, starò tutto il tempo qua
Camila: assolutamente no! Devo cambiarmi e fare alcune cose
Davide: oh andiamo, come se non ti avessi mai visto nuda in otto anni
Camila: bene, se non te ne vai di tua spontanea volontà allora chiamo la sicurezza
Davide: oh e rischiare che tutti vedano questo corpicino?
Camila: senti la devi smettere con questa storia, cosa ti aspetti che con questo ricatto da bambino di due anni io torni da te a braccia aperte? Ho passato un terzo della mia vita a mettere sempre te al centro di tutto, mi sono sempre e praticamente messa in secondo piano, tu non sei mai riuscito a capire questa cosa e anche ora non riesci a capirla, non posso essere giudicata perché per una volta ho deciso di mettere me stessa al primo posto

Si alzò e si avvicinò a me

Davide: non...
Camila: no! Adesso sto parlando io quindi per favore silenzio, e stai lontano da me soprattutto.
Non ti è mai interessato tanto di me, mi hai sempre trattata come un giocattolino e ad ogni tuo capriccio o difficoltà io dovevo essere sempre presente per te, quando tu per me non lo sei mai stato, ho sempre superato tutto grazie alla mia famiglia e ai miei amici, mai una volta che ci fossi tu al mio fianco. E con questo tuo comportamento non stai altro che dimostrando che a te di me non importa niente in senso affettivo, perché se mi amassi come tanto decanti mi lasceresti libera, anche se questo significherebbe che tu dovresti soffrire, cosa credi che a me non abbia fatto male quando ci siamo lasciati?

Non riuscii a concludere il discorso perché mi ritrovai attaccata alla parete con le sue labbra incollate alle mie, per quanto provassi a spingerlo via non riuscivo, il mio metro e cinquantasei e la mia minuta corporatura non potevano di certo fare qualcosa contro il fisico scolpito e statuario di un giocatore di rugby. Iniziai a piangere mentre cercavo di implorarlo di smettere di fare quello che stava facendo, saltai per aria quando qualcuno bussò alla porta. Lui si staccò di scatto e aveva uno sguardo furente per essere stato interrotto, si sistemò maglia e capelli e uscì sbattendo la porta. Cercai di ricompormi e andai ad aprire, trovai la mia manager che voleva congratularsi e parlarmi di alcune cose, non appena se ne andò, chiusi la porta a chiave e mi lasciai andare addosso ad essa mentre altre lacrime iniziarono a solcarmi il volto. Cosa avevo fatto di così male per meritarmi tutto questo? Passai alcuni minuti seduta a terra e raggomitolata su me stessa, poi mi alzai e fu in quel momento che lo notai.
Aveva dimenticato il suo cellulare nel mio camerino; lo presi immediatamente e inserii il codice di blocco, per fortuna non lo aveva ancora cambiato, entrai nella galleria e in tutti i cloud possibili e immaginabili per cancellare tutte quelle mie benedette foto, chiusi tutte le applicazioni e rimisi il telefono al suo posto. Presi tutte le mie cose e uscii velocemente da quel posto, dovevo andare in un posto più sicuro, prima che lui si accorgesse del telefono e successivamente della mia opera. Una volta nella mia stanza d'hotel avvisai Linda di dove fossi, così che non avesse ulteriori preoccupazioni. Mi feci una doccia bollente, ne avevo bisogno, dovevo togliermi tutto il suo odore e sapore che mi erano rimasti sul corpo; mi infilai il pigiama e mi misi sotto le coperte, con le braccia incrociate sulla pancia e rannicchiata come una palla sotto le coperte.

Lando🧡

Stavo camminando nel paddock, quando vidi un ragazzo dalla figura alta e muscolosa uscire velocemente dal camerino di Camila. Era davvero il suo ex? Aspettai qualche secondo e poi mi diressi verso quella stanza che però trovai vuota, decisi di mandarle un messaggio per sapere se stesse bene, ma purtroppo, come da un mese a questa parte, non ricevetti risposta, anzi, il messaggio risultava addirittura non consegnato.
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Spazio autrice✨
Ciao a tutti/e! Come state?🥰
Piccolo colpo di scena, ma prometto che nei prossimi capitoli Lando sarà più presente.
Come sempre fatemi sapere se la storia vi sta piacendo commentando e/o lasciando una stellina. A presto!❤️

Cuori a tutta velocità || Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora