SCRATCHED HEART. capitolo 9. William

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Durante questa prima settimana da alfa ho dovuto sbrigare diverse compiti.
Il branco al momento sembra rispettermi, tranne Olgart è  uno dei più anziani , probabilmente non accetta la mia posizione proprio per questo.
Se fosse per me gli cederei subito il posto pur di continuare a vivere una vita "normale".
Ma non posso.
Ho ereditato il ruolo d'alfa. La mia famiglia è una delle più potenti al mondo.
Dikenstrok, una delle stirpi originarie.
Infatti,  ognuno di noi, oltre ad avere le tipiche caratteristiche da licantropi - ovvero la possibilità di mutare forma, la forza e la velocità-  ha in più  quello che è  chiamato 'carattere', un tratto che ci distingue da gli altri.
Questo  non è lo stesso per tutti, varia.
Io ho il dono della compulsione,  non funziona su gli umani , solo sui lupi.
Ho scoperto ciò all'età di undici anni.
-Sento un urlo, proviene dal bosco.
Forse dovrei chiedere aiuto a qualcuno, ma non penso sia nulla di grave, magari sono gli altri ragazzi che stanno giocando, vado a controllare io.
È Eloise, ci ho parlato di sfuggita qualche volta, è la cugina di Derek ed ha la nostra stessa età.
E quello è Albert, un ragazzo più grande di noi, che sta facendo?
Eloise sembra spaventata, anzi, mi correggo, terrorizzata. È senza maglietta. È stato lui a spogliarla. Ora sta provando a sganciarle il reggiseno.
Mi avvicino. "Che stai facendo!"
Si gira di scatto e mi fissa.
Eloise mi riconosce. Sembra sollevata. Io al contrario sono molto spaventato, ma non posso lasciarla qui.
"Guada un pò chi c'è... Si è  unito alla festa il tuo amichetto. Vuoi aiutarmi? In caso contrario  sarò  costretto ad ucciderti. Non posso rischiare che tu vada a raccontare quello che hai visto in giro."
Muto forma. "Ti ho chiesto: cosa stai facendo!?"
Anche Albert si trasforma. È  più grande e grosso rispetto a me. Ma non mi tiro indietro.  Lo fronteggio. "Lasciala."
Ordino categoricamente guardandolo negli occhi. Stranamente noto che mi ascolta.
Si ritrasforma in forma umana.
"Adesso va a dire ciò  che hai fatto e verrai giudicato dal  consiglio."
"Va bene" , mi rispose.
Eloise si rivestì e ci incamminammo.-
Fu così che scoprì del mio dono.
E allo stesso tempo aiutai Eloise, se non l'avessi sentita urlare probabilmente sarebbe successo qualcosa di molto brutto.
Albert, non fece una bella fine.
Gli furono tagliate le mani e fu bandito.
Non si sa che fine abbia fatto.
Nonostante io abbia visto molti spargimenti di sangue, questo evento mi ha segnato particolarmente, probabilmente perché  ne sono stato coinvolto in prima persona.

"Stai in guardia, non abbassare le difese."
È Victer a parlare. Mio zio. Ci stiamo allenando al sacco.
"Tutto apposto? Sembri  sovrappensiero."
Ed era vero. Nonostante fosse passata una settimana continuavo a pensare ad Isabella.
Il mio piano è già in atto. Ogni mattina all'alba , prima che lei si svegli , mi arrampico dalla sua finestra  per posarle sul  letto un pensiero.
Oggi ad esempio le ho lasciato una rosa, ieri un  cioccolatino e così  via..
E in aggiunta un bigliettino, ogni giorno con un enigma diverso.
Il cui risultato porta ad una o più parole.
La frase finale sarà -Vediamoci sabato sera al vecchio portico di fronte scuola. Ti aspetto alle 20.30.
W.D -
Sono molto curioso di vedere la sua reazione. Probabilmente mi lancerà qualcosa in testa.
"Sì tutto apposto. Continuiamo."
Dopo altre due ore concludiamo l'allenamento.
Muto forma e inizio a correre.

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