Ciao amici! 🫶🏼
Fatemi sapere se vi sta piacendo la storia se riuscite.
Più che altro non avendo feedback faccio molta fatica a restare motivata ad aggiornare la storia. Non capisco se ne vale la pena.
Grazie mille in anticipo, buona lettura <3
G"Sei stanca?"- chiese dolcemente Debbie, le gambe su quelle di Lou.
La bionda percorreva dei piccoli cerchi con le dita sul tessuto morbido dei pantaloni di lei, il viso era appoggiato al palmo dell'altra mano, gli occhi fissi nei suoi.
"No."- accennò un sorriso.
"Hai gli occhi stanchi, però."- ribatté con premura Debbie, accarezzandole il braccio, adagiato sul divano.
"Sono solo concentrata a guardarti."- disse Lou. "Mi piace guardarti."- cercò la sua mano ed intrecciò le dita con le sue. La sua pelle fresca e quella calda di Debbie si fusero assieme, come il sole e la luna quando si incontrano all'orizzonte. "I tuoi occhi, in particolare."-
"Sono semplicissimi occhi marroni."- la mora piegò la testa da un lato. "Non sono niente di così speciale."-
"Sono anche lo specchio della tua anima, fiorellino, per questo mi piacciono tanto. Brillano, come te."- rispose Lou, accennando un sorriso, Debbie contraccambiò. "Sono del colore del caffè. E poi ci sono quelle... quelle piccole fiamme ambrate attorno alle pupille."- la guardava attentamente. "Sono particolari."-
"Occhi marroni."-
"Non taci mai, vero?"-
"No."- ridacchiò la mora, avvicinandosi un po' a Lou, che la accolse gentile tra le sue braccia. "I tuoi occhi, invece, sono proprio belli. Per davvero, però."- disse, più seria, Debbie.
"Sono semplici occhi azzurri."- la prese in giro la bionda.
"Gli occhi azzurri non sono mai semplici."-
Lou la guardò, poi le accarezzò il viso.
"Ho letto da qualche parte che gli occhi azzurri come i tuoi sono dei frammenti di cielo caduti sulla terra. Che ne racchiudano l'immensità e la purezza."- Debbie abbassò per un secondo lo sguardo sulle labbra di Lou, ora vicine. "E io ci credo."- disse, con un sorriso. "Ti guardo e penso che sei rara, Lou. Tu e i tuoi occhioni blu."- Debbie le diede un piccolo bacio sulle labbra. "Sei il mio piccolo pezzetto di cielo che mi ricorda di non limitarmi mai, nemmeno da me stessa. Che mi ricorda che c'è bellezza anche nelle cose che non si conoscono."-
Si guardarono in silenzio, ma le loro anime danzavano unite sulle note di una dolce canzone che sembrava riempire l'intera stanza.
Lou le cinse delicatamente il fianco con il braccio e la trasse a sé lentamente, con cura, ma un pizzico di impazienza che Debbie notò con piacere. I respiri si mescolarono, poi le loro labbra si incontrarono nuovamente in un bacio più profondo. Le dita della mora scorrevano tra le ciocche bionde di Lou, che invece stringeva il fianco di Debbie con affetto.
Lou la guidò con dolcezza, facendola sdraiare lentamente sul divano, mentre i baci diventavano sempre più caldi, le carezze più studiate, i respiri più intensi. Le loro mani si esploravano con curiosità e desiderio, mappando i confini del corpo dell'altra come fosse la prima volta.
Lou si posizionò tra le gambe di Debbie, che era sdraiata sotto di lei. Sollevò piano il bordo della sua camicetta, scoprendo la pelle morbida e bollente.
Debbie sospirava, il respiro ora leggermente irregolare, mentre tracciava linee sottili sulla schiena di Lou.
Le labbra della bionda si spostarono sul collo di Debbie, scesero poi lungo la clavicola, verso il centro del petto, in una serie di baci che lasciavano una scia di brividi dopo di sé.
Dio mio... - pensò la mora, mordendosi le labbra. Inarcò leggermente la schiena, permettendo a Lou di posizionare le mani sotto di essa, a contatto con la sua pelle.
I loro occhi si incontrarono, mentre la bionda posava un altro bacio sul petto di Debbie, i loro corpi ora uno sull'altro, come fossero uno solo.
Lou sollevò leggermente il mento. Il calore di Debbie sotto di lei era troppo, perché riuscisse a fermarsi a baciarla.
"Cos'hai, biondina?"- chiese Debbie, con un filo di voce, accarezzandole i capelli.
Lou appoggiò una guancia sul suo petto. Il cuore di lei le batteva sotto il viso, agitato quasi quanto il suo.
"Non voglio esagerare."- sussurrò, un po' in difficoltà. "Perché poi so che non vorrei più fermarmi."-
"Vieni qui."- disse ancora Debbie, le mani ora sui suoi fianchi.
Debbie si girò da un lato e Lou si distese di fronte a lei, i loro nasi si toccavano. La bionda le diede un piccolo bacio.
"Sembrava più grande questo divano."- giocò, guardandola negli occhi cioccolato, anzi, caffè. L'altra rise ed annuì.
"Vuoi che ci fermiamo?"- chiese Debbie, lo sguardo sicuro. Lou aggrottò leggermente le sopracciglia.
"Dovrei essere io a chiedertelo."- disse, sfiorandole le labbra con l'indice. "Ti ricordi quello che mi hai detto ieri?"-
"Mh mh."- Debbie le baciò il dito. "Che non voglio andare di fretta, sì, lo penso ancora."-
"Allora che io voglia fermarmi o no, poco importa. Voglio che tu ti senta a tuo agio, prima di tutto. Non ci fermeremo più appena mi dirai che secondo te è arrivato il momento giusto."-
"E non ti pesa?"-
Lou rimase in silenzio qualche secondo, poi accennò una risatina.
"No."-
"Bugiarda."- rise Debbie, dandole un altro bacio.
"Davvero!"- Lou le accarezzò il viso. "È una buona causa, questa. Ti aspetto anche tutta la vita, se devo, Debbie Ocean."-
Debbie sorrise.
"Che fai? Non mi dici che sto mentendo ancora?"- le sistemò una ciocca di capelli castani dietro l'orecchio.
"Ormai mi sono arresa."- rise.
"Sei molto dura con te stessa."- rispose Lou. "Questo non significa che anche io, o chiunque altro, lo debba essere, lo sai?"- Debbie abbassò lo sguardo, Lou sorrise e le accarezzò il viso. "Guardami."-
"Ti guardo."- anche lei accennò un sorrisetto, gli occhi tornarono su quelli blu di Lou.
"Non sono il tipo di donna che adula, soprattutto quando le cose non le pensa per davvero. Anzi, mi ritengo una persona piuttosto obbiettiva e sincera."- disse la bionda. "Quindi..."- le sfiorò la punta del naso con la sua, "Ti chiedo di affidarti ai miei occhi, che si esprimono anche tramite le mie parole."-
Debbie chiuse gli occhi e la baciò piano, inspirando il suo profumo. Le loro labbra si separarono dolcemente, ma gli sguardi restarono intrecciati.
"Questo era... per farmi stare zitta o perché mi ascolterai?"- chiese Lou, sorridendo.
"È un 'Grazie, ci proverò', o qualcosa del genere."- Debbie le accarezzò il collo. "E visto che sei sincera, rispondimi, Miller."- passò un dito sotto il suo colletto. "Vuoi che ci fermiamo, o no?"- si bagnò le labbra.
Lou esitò un istante, poi alzò le sopracciglia.
"No, io no."- ammise la bionda.
Debbie accennò un sorriso. Si avvicinò leggermente alla bocca di Lou, che chiuse gli occhi e gustò le sue labbra, umide e morbide, inizialmente in un bacio lento, avvolgente. La bionda riusciva a sentire il calore e la dolcezza delle labbra di Debbie, il modo in cui si adattavano perfettamente alle sue.
Il bacio divenne più intenso, più urgente, mentre le loro bocche si aprivano lentamente. Le lingue si sfiorarono timidamente all'inizio, quasi come se quella conversazione le avesse messe nudo per davvero, come in un gioco, esplorandosi con rinnovata curiosità, dolce ed inebriante.
Le mani di Debbie esploravano il corpo di Lou, muovendosi lentamente sui suoi fianchi, risalendo lungo la schiena, tracciando una mappa di desiderio sulla pelle sensibile.
Lou sentiva il calore delle dita di Debbie, ogni tocco era un piccolo fuoco che la faceva tremare di desiderio e piacere.
Le dita di Lou rispondevano, accarezzando il fianco di Debbie, poi la curva del suo seno. Sentì il suo respiro farsi più rapido, il calore del suo corpo aumentare, il suo cuore batterle sotto le dita, mentre stringeva il suo petto nella mano.
La mora sfiorò la coscia di Lou con la sua e inspirò il profumo di lei.
Le mani di Lou si spostarono verso i fianchi di Debbie, afferrandoli con una dolce fermezza, guidandola a premere il suo corpo contro il suo.
Debbie gemette piano contro le labbra di Lou, un suono che sembrava vibrare attraverso il loro bacio, poi si mosse leggermente, scivolando sopra il suo bacino. Le sue mani continuarono a esplorare, tracciando linee di fuoco lungo la sua pelle bianca, mentre Lou si sollevava leggermente, cercando il contatto più stretto.
Fece scivolare scaltramente le mani sotto la sua camicia, allora accarezzò la sua pelle nuda con delicatezza, e le loro labbra si incontrarono di nuovo per un momento. Poi Debbie sollevò leggermente le braccia, permettendo a Lou di togliere del tutto la maglietta, lasciandola in un intimo reggiseno in pizzo nero. Lou alzò il mento, avvolse con entrambe le mani le sue scapole e si avvicinò per baciarla. Debbie coprì le guance di Lou con i palmi, e rispose a quei piccoli baci, carichi di emozione.
"Sei bellissima. Sei bellissima. Sei bellissima."- sussurrò piano Lou, tra un bacio e l'altro.
I loro corpi erano in perfetta sintonia, un intreccio di desiderio e fame d'amore che le avvolgeva completamente.
La bionda fece scorrere le mani lungo la sua schiena, poi sui fianchi, fino ad arrivare alla chiusura dei jeans. Le sue dita si fermarono un momento, esitanti e rispettose.
Guardò Debbie negli occhi, come per chiederle il permesso.
"Posso?"- sibilò, senza quasi muovere le labbra.
Debbie prese la mano di Lou nella sua, la portò alla bocca e le diede un piccolo bacio, chiudendo lentamente gli occhi.
Con lo sguardo fisso in quello di Lou, portò la mano di lei sul proprio seno e piano, scese lungo l'addome. Lou riusciva a sentire il corpo di Debbie reagire a ogni suo sfioramento con un lieve fremito.
Seguiva con attenzione la guida di Debbie, la cui pelle era calda e viva sotto le sue dita.
"Sì."- mormorò la mora, lasciando che il suo viaggio proseguisse il autonomia sotto i jeans, leggermente stretti.
Lou si mosse con delicatezza, e le sue dita scivolarono lente sotto l'intimo di Debbie. Con l'altra mano sbottonò i pantaloni e abbassò la zip dei pantaloni.
Lou sentì il calore e la morbidezza di Debbie sotto la mano, le sue dita tracciavano percorsi gentili, esplorando ogni contorno con precisione. Debbie tremava leggermente, i suoi occhi erano chiusi e le palpebre vibravano mentre un sospiro lieve e sommesso sfuggiva dalle sue labbra.
Lou le diede un piccolo bacio, mentre le dita si muovevano con una grazia quasi ipnotica.
Debbie chinò la testa leggermente all'indietro, e lasciò che Lou le baciasse il collo.
La mano della bionda risalì piano, lenta e delicata.
"Un secondo."- disse Lou, la voce roca. Debbie si morse le labbra. "Tolgo gli anelli, mh?"- le diede un bacio.
"Ti va di finire il tour della casa?"- disse Debbie, quasi sussurrando. Lou intese, quindi sorrise.
"Sì."- rispose, sfilando uno dei suoi anelli. "Te l'ho detto che il divano è piccolo per..."- Debbie la baciò di nuovo. "Esatto."- continuò la bionda, affamata, sollevandosi dal divano.
Anche Debbie si mise in piedi e si avviò verso la camera proibita facendo strada a Lou, che le cinse i fianchi da dietro la schiena con entrambe le braccia. Debbie intrecciò le dita con le sue, lasciando cadere la testa leggermente indietro, sulla sua spalla. Lou le posò un piccolo bacio sul collo, senza mai smettere di camminare. A Debbie sfuggì una risata.
"Ti sei decisa, allora, a farmi vedere dove dormi."- sussurrò piano Lou, giocando con le mani sull'addome piatto di Debbie. Il fiato di Lou era caldo, quasi umido, ma a Debbie venne comunque la pelle d'oca su tutto il corpo.
"Perché, hai intenzione di dormire?"- La mora aprì distrattamente la porta di legno bianco che portava alla sua camera da letto. Accennò un sorrisetto e lasciò che il corpo di Lou si schiacciasse sul suo, dietro di lei. Le mani della bionda correvano avidamente sulle sue forme. "Mh?"-
"Neanche un po'."- disse Lou, sicura.
La porta si aprì lentamente, rivelando una tana d'amore piuttosto intima ed accogliente. Le pareti erano dipinte in un topo morbido di crema, adornate da disegni e cornici che riflettevano la luce delle lampade a stelo. Un grande letto a baldacchino domava la stanza, con drappeggi di seta che scendevano graziosamente ai lati. Lou si guardò velocemente attorno, poi tornò sulla schiena nuda di Debbie, che chiamava i suoi occhi blu come una calamita.
La mora si voltò, facendo scivolare il bacino tra le mani di Lou, sempre delicate ma al contempo bramose di lei. Debbie, con un gesto fluido, cominciò a sbottonare lentamente la camicia di Lou, il tessuto che si apriva rivelando la pelle sottostante, liscia ed invitante.
Lou chiuse gli occhi per un momento, assaporando la sensazione delle dita di Debbie che scivolavano lungo il suo petto. Poi, con un movimento deciso, quasi impaziente, Debbie tolse la camicia di Lou e la lasciò cadere a terra, senza mai staccare gli occhi dai suoi, che brillavano come due zaffiri.
Con un sorriso malizioso, Lou avanzò, facendo in modo che Debbie retrocedesse verso il letto, mentre le slacciava il reggiseno. La mora si lasciò cadere sui cuscini, il corpo che si arcuava al tocco di Lou.
La bionda si chinò su di lei, le labbra che tracciavano un sentiero di baci lungo il collo, poi giù, fino al seno. Debbie gemette piano e con tra le dita afferrò le lenzuola con impazienza.
Lou si perse un momento per ammirare il corpo di Debbie, prima di chinarsi di nuovo e catturare un capezzolo tra le labbra. Debbie accarezzò i capelli di Lou.
Lou continuò il suo percorso, scendendo lungo la pancia di Debbie con baci leggeri e umidi, ogni tocco una promessa.
Debbie trattenne il respiro quando le labbra di Lou raggiunsero l'orlo dell'intimo. Il tessuto delicato sembrava quasi ardere sotto il calore del suo respiro.
Lou alzò lo sguardo, gli occhi blu pieni di desiderio incontrarono quelli di Debbie, scuri e affamati. Senza distogliere lo sguardo, Lou risalì lungo il corpo di Debbie, fermandosi solo quando le loro labbra si trovarono di nuovo. Un bacio profondo, languido, una danza sensuale di lingue che si cercavano e si trovavano.
Con movimenti sicuri, Lou afferrò i pantaloni di Debbie, sfilandoli con una lentezza esasperante, godendo di ogni secondo di quel contatto. Debbie sollevò leggermente i fianchi, facilitando il compito, e rimase con solo l'intimo a coprirla. Lou fece scivolare le dita lungo i lati del corpo di Debbie, godendo della sensazione della pelle liscia sotto le sue mani.
"Ti voglio, Lou. Ti voglio adesso."- disse Debbie, indomabile.
Lou scese di nuovo, posando bollenti baci lungo l'interno delle cosce di Debbie, avvicinandosi sempre di più al centro del suo desiderio. Debbie gemette, il corpo che si tendeva sotto quel tocco così delicato, ma preciso e potente.
Dio, Miller... - pensava, facendo scorrere le dita tra le ciocche bionde. Quando Lou finalmente raggiunse l'intimo di Debbie, lo sfilò con una lentezza quasi torturante, lasciando che il tessuto scendesse lungo le gambe di lei. Debbie chiuse gli occhi, il cuore trottava, ogni nervo del suo corpo in attesa.
Le labbra di Lou tornarono a baciare la pelle nuda, esplorando ogni angolo con attenzione meticolosa. Ogni tocco, ogni bacio era una scoperta, un'esplosione di sensazioni che mandava onde di piacere lungo la spina dorsale di Debbie. Lou era delicata ma decisa, il suo tocco sembrava sapere esattamente dove andare e cosa fare.
Debbie era calda, morbida e...
"Sei bagnata."- disse Lou, piano, con un sorriso. Debbie si morse le labbra e le accarezzò la testa, tirandole leggermente i capelli.
La lingua di Lou scivolava lentamente dentro di lei, esplorando con una dolcezza inebriante. Tracciava cerchi lenti, poi affondi più profondi, alternando ritmo e intensità, attenta ad ogni reazione, assaporando ogni gemito, ogni sospiro.
Il corpo di Debbie reagiva ad ogni tocco cn uno spasmo di piacere, le mani si aggrapparono alle lenzuola, le dita affondarono nel tessuto mentre il piacere montava, crescendo dentro di lei.
Lou aumentava l'intensità, il suo tocco diventando più esperto, la sua bocca avvolgendo Debbie in un caldo abbraccio di goduria.
Possedeva sotto i suoi gomiti le gambe di lei, divaricate e un po' tremanti, mentre con le mani studiava le sue forme, dai seni, ai fianchi, alle cosce.
Ogni muscolo del corpo di Debbie era teso, ogni nervo acceso, in attesa dell'esplosione finale. Lou continuava, senza sosta, la lingua si muoveva fuori e dentro di lei con una maestria che portava Debbie sempre più vicina al culmine.
Debbie gemeva, il suono che riempiva la stanza, un canto di piacere che si mescolava con il respiro affannato di Lou.
Le onde di piacere di infrangevano contro di lei, sempre più forti, sempre più intense.
Quando finalmente raggiunse l'apice, fu come se il mondo intero si fermasse per un istante, un'esplosione di sensazioni che la travolse completamente.
Ma Lou non smise, la sua lingua continuava a muoversi e si aiutò persino con la mano, prolungando il piacere di Debbie, facendola tremare ancora e ancora.
"Oh Dio!"- gridò Debbie, cercando di soffocarlo un po'. Lou sorrise, soddisfatta.
La sua mano si muoveva scaltra, sfiorando, accarezzando, massaggiando.
Ogni secondo era un'eternità di estasi, un momento perfetto che sembrava non finire mai. E quando le onde di piacere iniziarono a placarsi, Lou risalì lentamente, accolta dal viso euforico della mora. Le loro labbra si incontrarono in un bacio profondo, che condivideva il sapore del loro amore.
"Sei ancora più buona di quanto immaginassi."- sibilò Lou, sopra di lei. Debbie avvolse le gambe attorno alla vita di Lou, desiderosa che i loro corpi si toccassero di nuovo.
"Sì?"-
"Sì."- Lou si morse le labbra.
Debbie percorse la schiena della bionda con entrambe le mani, lenta e delicata, fino all'orlo dei jeans.
"È il tuo turno adesso, però."- ansimò la mora, rubandole un bacio.
Lou accennò un sorriso, e lasciò che le dita curiose di Debbie si addentrassero nei suoi pantaloni.
Le sue mani erano calde, al contatto con la pelle fresca si Lou sembravano quasi scottare. Quando finalmente i jeans di Lou scivolarono giù, lungo le sue gambe, Debbie si prese un momento per ammirare la bellezza di Lou, la pelle chiara che risplendeva sotto la luce soffusa della stanza.
"Dio, sei perfetta, Lou."- sussurrò Debbie, accarezzandola, ora sdraiata sotto di lei.
La bionda non rispose, ma accennò un sorriso.
Debbie si chinò piano su di lei, baciandole per primo il collo, scendendo poi per la clavicola, giungendo fino ai capezzoli.
Lou trattenne il respiro, mentre la lingua di Debbie tracciava piccoli cerchi sulla sua pelle sensibile, ogni movimento una scintilla.
Si muoveva lentamente, gustandosi ogni istante. Scese piano lungo l'addome color latte della bionda, superò l'ombelico ed arrivò all'orlo dell'intimo. Lo sfilò con cura, solleticando la pelle di Lou, che la guardava mordendosi le labbra, appoggiata sui gomiti.
Debbie piegò la testa di lato ed si portò alla bocca medio e anulare, e li bagnò con un po' di saliva. Gli occhi fissi in quelli li Lou, mentre massaggiava le due dita con il pollice.
Dio mio, Ocean... - pensò Lou, seguendo i suoi movimenti delle dita.
Debbie avvicinò una mano all'interno coscia di Lou, mentre con l'altra le tenne il fianco, poi scivolò piano verso il suo centro del piacere e lentamente, senza staccare gli occhi dai suoi, entrò in lei.
Sentiva il corpo di Lou tremare leggermente sotto di lei, mentre le sue dita la esploravano. La sensazione di calore e umidità avvolgeva medio e anulare, ogni movimento lento e ponderato, accompagnato dai sospiri sempre più profondi di Lou.
La tensione nei muscoli della bionda era palpabile, un miscuglio di desiderio e resistenza, come se volesse trattenere ogni sensazione per prolungare quella dolce estasi.
Debbie si aiutò con il pollice, stuzzicando il clitoride di Lou con movimenti circolari. La mascella della bionda cadde leggermente, un piccolo gemito soffiò dalle sue labbra.
La mora non aveva fretta, ma a quel suono sorrise con soddisfazione, lo riusciva a leggere negli occhi di Lou che non avrebbe perso velocemente la sua compostezza.
Fece suo ogni angolo, ogni piega, cercando di sintonizzarsi con il corpo di Lou. Ogni volta che trovava un punto particolarmente sensibile, Lou tratteneva il fiato, e Debbie sapeva di aver trovato dove puntare.
La mano libera di Debbie si mosse dal fianco, cercando il seno di Lou, accarezzando la sua pelle morbida e sensibile.
Le sue labbra seguirono in percorso delle dita, lasciando una scia di baci caldi lungo l'addome e poi più giù, fino a fermarsi appena sopra il centro del piacere di Lou.
I suoi occhi non staccarono mai da quelli della bionda.
Debbie aumentò leggermente il ritmo delle dita, alternando i movimenti circolari a spinte lente e profonde.
Lou soffocò un altro gemito.
Debbie piegò la testa e avvicinò le labbra, prima con delicatezza, poi con maggiore insistenza. La sua lingua si unì al gioco, muovendosi fluida, poi spingendosi in profondità, amplificando le sensazioni di Lou.
Debbie sentiva ogni contrazione, ogni tremito di Lou come fosse proprio.
La bionda fece scorrere le dita tra i capelli di Debbie, premendola leggermente, ma con decisione, contro di sé.
"Cazzo..."- mormorò Lou, chiudendo per un momento gli occhi.
Mentre le dita della mora proseguivano la loro danza, Debbie si leccò le labbra, la mano si Lou, intanto, le accarezzava la testa.
"Sei tosta, Miller."- disse Debbie, lo sguardo di nuovo nel suo.
Lou si morse il labbro superiore, il fiato le mancava leggermente.
"Sali."- ordinò la bionda, afferrandole gentilmente il mento. La voce era ferma, ma piena di desiderio. "Voglio che finiamo insieme."- sussurrò, con un pizzico di impazienza. "Vieni."-
Debbie ai ritrasse lentamente, le dita ancora bagnate del piacere di Lou, e si mosse per obbedire. La bionda sollevò leggermente il bacino, permettendo a Debbie di sistemarsi meglio, facendo intrecciare le gambe con le sue in una posizione a forbice.
"Cavalcami, Deb."- ansimò Lou, al contatto del suo punto sensibile con il proprio, altrettanto caldo e umido.
Ogni spinta, ogni movimento era accompagnato da gemiti soffocati e respiri affannati.
Debbie percepiva Lou rispondere ai suoi struscii sotto di lei, il piacere cresceva, diffondendo quell'euforia in tutto il corpo.
Le mani di Debbie afferravano con forza i fianchi di Lou, che si aggrappava alle lenzuola, la testa leggermente piegata all'indietro, ora che l'estasi era incontenibile.
"Più veloce."- gemette Lou, ora al limite.
"Cazzo, Lou, anche io sto per..."- Debbie sentì il culmine avvicinarsi.
La tensione nei loro corpi si trasformò in un esplosione di piacere condiviso.
Lou ansimò forte, il suo corpo scosso da spasmi di piacere mentre Debbie si muoveva in avanti e indietro su di lei, raggiungendo il secondo orgasmo quasi simultaneamente.
Lou strinse nella mano uno dei seni di Debbie, stuzzicandole il capezzolo con il pollice, godendo di quel momento insieme a lei.
Poi la mora rallentò, piano e con attenzione, allora si chinò su Lou, che le avvolse le scapole con entrambe le mani. Debbie le accarezzò il viso, poi posò un bacio sulle sue labbra, che tremavano leggermente, ancora sconvolte da quell'onda di piacere.
Debbie sorrise, poi la baciò ancora, scavallando le gambe dalle sue per sdraiarsi accanto a lei.
Lou tracciò con la mano la linea del suo fianco, stringendola leggermente a sé. I suoi occhi ardevano.
"Due volte?"- sussurrò Lou, con un sorrisetto. Debbie si morse le labbra e strinse le spalle.
"Non montarti la testa, biondina."- mormorò, prima di darle un altro bacio.
"Non mi monto la testa."- rise Lou, accarezzandole le spalle. "Mi fa piacere, però."-
Debbie le sfiorò le labbra con l'indice.
"Mi hai dato filo da torcere, sai?"- disse, assottigliando gli occhi.
"Sono sempre così, non è colpa tua."- Lou la strinse più vicina a sé, Debbie, a quella frase, raccolse i suoi pensieri. "Sei stata spettacolare, fiorellino."-
La bionda sorrise, ma notò il suo cambio di espressione.
"Ho detto qualcosa che non va?"-
"Sono come le altre, Lou?"- chiese la mora, gli occhi fissi nei suoi, brillanti e blu come l'oceano. Lou posò un palmo sulla guancia di Debbie.
Chiuse gli occhi e la baciò lentamente, accarezzando il suo zigomo, poi premendosi su di lei.
"Non dirlo mai."- sussurrò Lou, seria.
Debbie cercò di nuovo le sue labbra, avvolgendosi al suo collo.
"Non lasciarmi, Lou."-
"Non ti lascio, Debbie."-
Si fusero in un abbraccio sincero, uno di quelli che ai scolpisce sul cuore.Le tue sono le sole braccia in cui voglio sprofondare fino a che avrò aria nei polmoni -
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Valentine's curse
RomanceSono due donne indipendenti, attraenti, un po' tormentate e single. Saranno una la salvezza dell'altra o, come dice Lou, "l'amore è distruzione"? Nel tentativo di rompere la maledizione di San Valentino che tormenta Debbie, lei e Lou impareranno ch...