Cap. 23 - Qualcuno per cui tornare

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Un'oretta più tardi.

"Ti tengo, forza."- disse Lou, con un sorriso divertito, stringendo entrambe le mani di Debbie per aiutarla ad uscire dalla pista. Debbie si mosse con estrema cautela, le ginocchia leggermente piegate e un'espressione di intensa concentrazione che fece sorridere Lou.
"Togliti quella smorfia dalla faccia, Miller."- protestò Debbie, mordendosi un labbro, mentre i suoi pattini finalmente raggiungevano la gomma del pavimento.
"Non riesco, sei troppo carina."-
"Piantala!"- Debbie rise, un po' in imbarazzo. Il rossore sulle sue guance intenerì Lou, che ancora la sorreggeva con entrambe le mani.
"È che me lo ricordavo più facile..."-
"Mh mh."- Lou nascose un altro sorriso, mentre l'accompagnava alla panca di legno poco distante.
"Ero più brava una volta."- Debbie avanzava quasi fosse un cucciolo che impara come si fa camminare.
Un cerbiatto - pensò Lou, trattenendo una risatina.
"Certo, sì."-
"Lou!"- Debbie tentò di assumere un'aria severa, ma il sorriso dipinto sulle labbra tradì la sua intenzione. Lou le accarezzò teneramente i fianchi, mentre si spostava davanti a lei, e Debbie si lasciò travolgere da quella coccola.
"Che c'è? Che ho detto?"- si scambiarono un sorriso.
Lo sai benissimo, biondina. Sei fortunata che mi piace vederti sorridere.-

Lou ora avanzava a ritroso, tenendo entrambe le mani di Debbie tra le sue, con un sorriso sicuro. I suoi occhi erano fissi in quelli di Debbie, e a lei, quell'intensità bastava a far perdere più equilibrio di quanto volesse ammettere.
"Andiamo, vieni verso di me." - mormorò Lou, la voce bassa e calda. "Se cadi, ti prendo."-
"Non cado." - replicò Debbie, alzando il mento in una sfida che si spezzò immediatamente quando i suoi pattini vacillarono sulla gomma del pavimento.
"Oh!"-
Lou la afferrò al volo, le mani che scivolarono dai suoi polsi fino ai fianchi con una rapidità naturale, come se quello fosse il loro posto. Debbie si ritrovò stretta contro di lei, il respiro corto e il cuore che batteva troppo forte.
"Dicevi?"- sussurrò Lou, inclinando leggermente la testa, il viso a pochi centimetri da quello di Debbie. Rise dolcemente, un suono vellutato che tranquillizzò il cuore agitato della mora.
"Dio."- disse Debbie, aggrappandosi a Lou.
"Ti diverti a finire tra le mie braccia?"- la stuzzicò la bionda.
"Appena mi tolgo questi scarponi del cavolo è meglio che tu corra via a gambe levate."-
Lou ridacchiò. Le sue mani non lasciarono la vita di Debbie, nemmeno quando ritrovò l'equilibrio, e pian piano, raggiunsero la panca.

Debbie si lasciò andare ad un gran sospiro di sollievo.
"Finalmente."- sbuffò, facendo cadere la testa all'indietro.
"Stanca?"-
"Mh."- si appoggiò ai braccioli con aria esausta.
Lou levò i pattini in velocità, poi sorrise.
"Hai attraversato l'intero pavimento senza distruggere niente. Sono impressionata."-
Debbie le lanciò un'occhiata tagliente, ma le labbra si incurvarono in un sorriso. "Molto divertente."-
Lou si inginocchiò davanti a lei, il suo sorriso ancora giocoso mentre la guardava.
"Ti do una mano, okay?"-
"No, Lou, tranquilla."- Debbie le accarezzò con dolcezza la testa. "Vieni su."- le sorrise, "Sto bene."-
"Lo so."- rispose la bionda, con occhi gentili. "Ti do comunque una mano."- le posò un piccolo bacio sul ginocchio, poi le sue mani si mossero leggere sui lacci annodati.

"Sono proprio un disastro come pattinatrice, vero?"- disse Debbie, sporgendosi in avanti, per finire il lavoro iniziato da Lou. Le loro dita si sfiorarono casualmente.
"Non si può dire che tu non abbia un certo stile."-
"Scherzavo. Non voglio sentirti dire nemmeno una parola."- disse Debbie sbuffando, ma il suono si mescolò ad una risata.
"Stile Bambi."- ridacchiò Lou. "Hai presente, no? Quando non riesce a stare in piedi sul ghiaccio e continua a scivolarci..."-
"La mia reputazione mi precederà, se questa è la descrizione."-
Entrambe risero. "Direi di sì."
Debbie prese la mano di Lou nella sua, ora che le era di nuovo seduta accanto. La guardò per qualche istante, in silenzio, poi disse: "Ero davvero più brava, al liceo."-
"Ne sono sicura, cerbiattino."- Lou le rubò un piccolo bacio sulle labbra. Con la mano libera, poi, le sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, e Debbie si lasciò andare ad un sorriso timido, mentre il calore di quel tocco sembrava scivolarle sotto pelle.
E il mondo sembrò, ancora una volta, fermarsi per un instante. Nonostante le luci, la musica e il movimento delle persone intorno, sembrava che il mondo si fosse fatto silenzioso per un attimo, come se il tempo si fosse fermato solo per loro due.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 17 ⏰

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