Ines
È domenica.
Sono in camera mia quando mia madre viene nella mia stanza.
Mi prende dal braccio e mi strattona a terra.
" È dalle 8 che ti chiamo signorinella. " Mi rimprovera
" Mamma, ma ti sembra il modo? "
Lei non mi risponde e fa per andare ma si ferma.
" E vestiti bene almeno oggi, per favore. " Esce dalla stanza.
Io sbuffo ma decido di accontentarla, quindi prendo un vestitino giallo che arriva poco sopra le ginocchia.
" Meglio di così non posso fare. "
Mormoro.Poi entro in bagno e dopo aver pettinato i capelli li raccolgo in una mezza coda con una mollettina dorata a forma di farfalla.
' Si dovrà arrangiare. '
Metto la mia collanina preferita e metto dei sandali anch'essi gialli.
Vado in cucina e prendo del tè alla pesca.
Dopo aver bevuto, saluto mia mamma che come sempre mi grida contro ed esco di casa.
Mi fermo davanti alla fermata dell' autobus e mi siedo in una panchina.
Mancano altri dieci minuti all' arrivo del veicolo così prendo il telefono e apro Wattpad.
Persa come sono nelle mie riflessioni da lettrice non mi accorgo che l' autobus si è fermato davanti a me.
Salto sul posto come se mi fossi risvegliata da uno stato di trance e mi alzo.
Le portiere si aprono all' improvviso e salgo sull' autobus.
Prendo posto in uno dei sedili in fondo e mi metto ad osservare la strada dal finestrino alla mia destra.
Dopo quindici minuti circa l' autobus si ferma.
Mi ero addormentato sul sedile. La notte scorsa non avevo dormito.
Mi accorgo che è la mia fermata quindi scendo ma la scarpa inciampa sullo scalino per scendere.
Mi preparo all' impatto e chiudo gli occhi ma non sento niente. Né dolore, né il rumore della caduta.
Mi accorgo di essere sollevata dalle braccia di qualcuno.
Cerco di alzarmi ma quando le gambe cedono, la persona che mi aveva salvata mi risolleva.
Mi prende in braccio e mi fa sedere sulla panchina più vicina. Mi tiene stretta a sé e mi accarezza la testa. Mi sento al sicuro...
" Stai bene ? "
Quando però sento quella voce flebile e graffiata apro gli occhi di colpo e mi allontano violentemente.
Ryan." Che ci fai tu qui ? " Sbotto.
" Mi aspettavo almeno un grazie per averti salvato la vita. "
Rimango in silenzio per un po' ma dopo qualche minuto riesco a pronunciare le parole tanto attese da lui.
" Grazie. "
" Pensi che ti avrei lasciata cadere ? "
" Non lo so ? "
" Ines, io non ti ho salvata per ricevere solo un grazie. " Prende un respiro profondo. " Io non ti avrei mai lasciata cadere. "
Non so cosa rispondere. Mi sembra di non conoscere questa parte di lui. È così strano e così intenso allo stesso tempo. Il lui che ho conosciuto il primo giorno di scuola non lo vedo più. Adesso vedo solo un ragazzo premuroso e gentile.
' Ines, insomma! Ma che idee ti fai ? Starà solo fingendo ! È ovvio che non vorrà mai una come te! '
Mi allontano da lui. Quella vocina che tanto cercavo di stringere stretta in un angolo è tornata. Non riesco più a liberarmene.
Lui mi guarda stranito.
" Cos'è successo? " Mi domanda preoccupato.
" Niente. " Faccio una pausa. " Ora devo andare. "
Sto per andarmene ma lui mi blocca dal polso.
" Vengo con te. " Propone.
" E perché mai ? "
" Perché non ti reggi nemmeno in piedi "
" Non è vero ! "
Faccio per alzarmi ma le gambe cedono sotto il mio peso e Ryan mi prende prima di cadere.
Mi gira la testa.
" Hai mangiato oggi? "
" Non sono affari tuoi. " Sbotto.
" Dimmelo, cazzo ! "
" Ho bevuto del tè. " Ammetto.
" E ieri sera hai mangiato? "
" Ma mi spieghi cosa vuoi? Sono affari miei. "
" Vabbè io ci rinuncio "
Si alza ed io rimango a guardarlo dal basso.
" Vogliamo andare ? " Mi rimprovera. Annuisco con il mento.
Mi fa da sostegno e riesco ad alzarmi.
Dopo un po' di strada riesco a camminare da sola.
" Dove stiamo andando? " Mi domanda.
" In libreria. "
Sbuffa.
" Ancoraaaa? "
" Oi rompiscatole, se non vuoi venire puoi anche andare per la tua strada. "
" Intanto rompiscatole lo dici a qualcun altro e poi non riesci nemmeno a camminare per più di mezzo kilometro quindi io vengo. "
" Fai come vuoi! "
Giunti davanti alla libreria apro la porta ed entriamo.
Un fresco piacevole mi avvolge completamente.
Vado nell' area booktok e Ryan mi segue curioso.
" Che libro prenderai questa volta ? "
" Penso che prenderò Come uccidono le brave ragazze "
" Così poi potrai uccidermi? "
" Sai che non è una cattiva idea? "
Lui finge un espressione preoccupata.
" Allora dovrò stare attento ! "Iniziamo a ridacchiare come due bambini.
Prendo il libro e lo apro.
Il dolce profumo delle pagine mi inebria le narici. Non c'è nulla di più bello.Andiamo dritti verso la cassa e poggio il libro sul bancone.
" Prendi solo questo ? " La cassiera si rivolge a me. Annuisco.
Faccio per uscire il portafogli ma Ryan mi blocca il polso.
" Pago io. " Mi dice con il labiale.
Resto a bocca aperta. Lui prende il suo portafogli.
" Quanto devo pagare ? " Chiede alla cassiera.
" 15,99 dollari. "
Fa una faccia scioccata ma poi decide di pagare.
Appena usciti dalla libreria lo guardo intensamente.
" Grazie. " Gli dico dolcemente.
" Prego. " Dice freddo ma quando gira la testa dall' altra parte noto un piccolo sorriso fare capolino tra le sue labbra.
" Comunque vedi che se non avresti comprato tutti questi libri oggi avresti una Lamborghini. "
Mi metto a ridere di gusto.
Lui sorride ma stavolta non lo nasconde.È davvero felice.
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Look Into My Eyes
ChickLitUna ragazza ed un ragazzo, degli amici, insicurezze, feste e pericoli... " Sarà la solita storiella che finisce con ' E vissero tutti felici e contenti'... " Direte voi. Ma provare per credere! Ines è la solita ragazzina insicura e cazzuta di 16 a...