Parcheggio davanti casa mia.
Di certo non posso riportarla a casa sua in questo stato.

A sua madre verrebbe un infarto!

Apro la porta di casa.
Il silenzio trionfa ovunque.

Le pesti che di solito urlano dal piano superiore, sono nei loro letti a dormire. Lo stesso vale per mia madre, avvolta dalle sue solite bottigliette di birra.

Salgo le scale con poca fatica, anche con Ines in braccio.

Sapevo che fare palestra sarebbe servito a qualcosa.

Entro in camera mia e poggio Ines sul letto.
Sta dormendo profondamente.

Io decido di andare a farmi una doccia.

Prendo dei boxer puliti dalla lavastoviglie, fatta come sempre da mio fratello, visto che la madre è così impegnata a girare per la città a fare chissà cosa.

Afferro una tovaglia dal cassetto ed entro nel box doccia.

Il calore mi inebria la pelle di dolci brividi e il profumo dello shampoo inizia a inondare il bagno.

Dopo pochi secondi sento però uno strano rumore provenire dalla stanza accanto e solo allora mi ricordo che Ines è da sola nella mia stanza.

Faccio, quindi, più in fretta possibile ed appena uscito dalla doccia mi vesto.

Quando esco dal bagno, però, mi fiondo davanti al letto, dove Ines è seduta sul pavimento.

Il suo viso è rivolto verso il letto e la fronte è appoggiata sopra il piumone.

Con l' indice le alzo il mento e solo allora noto delle lacrime solcare il suo viso.

" Ines. Cos'è successo ? "

Scoppia a piangere. I suoi singhiozzi riempiono il silenzio.

" Ines. Non è colpa tua. "

" Invece è colpa mia Ryan ! Se solo lo avessi fermato la prima volta invece di mostrarmi debole. Se solo avessi raccontato ai miei genitori del male che mi ha fatto. " Prende un respiro. " Se solo fossi stata più forte. "

" Cosa vuol dire la prima volta? "

Lei rimane in silenzio.

" INES, CHE CAZZO VUOL DIRE LA PRIMA VOLTA ? "

" Quando io... " cerca di dire tra un singhiozzo e l' altro. " vivevo a Londra, lui era il mio migliore amico. Mia madre e sua madre erano anch'esse migliori amiche quindi ci vedevamo sempre. Quando però feci 14 anni lui si avvicinò a me più del previsto e io mi scansai quando provo a baciarmi, ma... Non è stato sufficiente. "

" Giuro che lo ammazzo. "

" No Ryan per favore. Non voglio problemi! "

" E io non voglio che ti causi problemi. La cosa è diversa. Se lui prova di nuovo anche solo a torcerti un capello, io giuro che non mi importerà se finirò in prigione. "

" Ryan, però io non capisco una cosa. "
Inizia a riprendere fiato.

" Dimmi Mulan. "

" Ma perché tu mi proteggi ? Cioè tu mi odiavi fino a una settimana fa.

" Quelle tue storielle mi hanno colpito. "
Mento.

La verità è che non lo so nemmeno io il perché. Forse è perché mi somiglia. O perché condividiamo le stesse cicatrici.
Ma ancora devo capire il vero motivo.

Le annuisce. È distrutta, ma forse c'è un modo per farla sentire protetta.

" Domani andremo a denunciare quel verme con i piedi. "

" No Ryan, stai tranquillo, non c'è né bisogno. È solo colpa mia. " Cerca di giustificare l' accaduto.

" Cazzo, io non lascerò che quel coglione continui a vagare per la città con così tanta leggerezza e soprattutto come se non fosse successo niente. " Mi fermo per prendere fiato.
" Se non fossi arrivato io... " Mi blocco pensando al peggio.

Mi abbraccia forte.
" Grazie, davvero! "

" Questo ed altro per te Mulan. "

Avvicino le mie labbra alle sue, ma quando stanno per scontrarsi, Ines mi blocca portandomi una mano davanti alla bocca.

" Scusa Ryan, non c'è la faccio. " Un' altra lacrima scende dai suoi occhi ambrati.

" Scusa a te, mi stavo... Facendo trasportare. "

Sale sul letto, io la seguo e si appoggia su di esso dandomi le spalle.

Quando però mi appoggio pure io, la prendo dai fianco e la faccio girare dal lato opposto.

Mi avvicino violentate al suo viso ma invece di baciarla o di fare qualunque altro cosa, la abbraccio.

Mi faccio spazio vicino a lei. I nostri busti sono appiccicati. Porto una gamba tra le sue cosce bloccando la sua sotto il mio peso mentre l' altra la appoggia sopra di me, quasi fosse a cavalcioni.

Porta la sua testa vicino al mio petto mentre io gli bacio la nuca.

Il suo profumo. Il suo calore. Le sue labbra. Sono tutte un maledettissimo problema.

Cazzo, è difficile stare lontani da questa ragazza!

Lei mi sta fissando dal basso. I suoi occhi stupendi riempiono i miei. Mi incantano. Mi stregano.

" Stai sbavando. " Si mette a ridere.

" Al massimo se tu che sbavi, Mulan ! "
Mi faccio contagiare dalla sua risata.

" Finalmente sto bene. " Sento quelle parole dette in un sibilo, come se me le fossi inventato.

" Cos- " ma prima di finire di parlare, noto il respiro regolare di Ines ed i suoi occhi chiusi.

Si è addormentata.

Adesso però mi rimaneva solo un dubbio.

Me l' ero immaginato?

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