Ryan

' Ma cosa le è preso ! '
Penso mentre mi incammino verso la strada di casa.

Passando un gruppetto di ragazze mi salutano con la mano mentre parlottano tra loro. Non perdo nemmeno tempo a ricambiare.

Appena arrivato a casa mi addentro verso il corridoio e mi chiudo nella mia stanza senza nemmeno salutare mia madre e le piccole pesti.

Decido di prendere il borsone e di andare in palestra per esercitarmi un po'.

Prendo i primi pantaloncini e la prima t-shirt che trovo nell' armadio e li indosso. Poi vado a prendere un asciugamano e dei vestiti puliti.

Scendo al piano di sotto e arrivo in cucina. Recupero una barretta proteica al cioccolato dallo sportello e dei sali minerali all' arancia dal frigorifero.

Prendo il telefono e le chiavi posizionate sopra il mobiletto vicino alla porta ed esco.

Apro lo sportello della macchina, salgo e accendo il motore.

Dopo circa dieci minuti sono arrivato a destinazione.

Parcheggio l' auto e scendo. La scritta in alto della palestra attira la mia attenzione come sempre.

Entro dalla porta e l' aria condizionata mi trapassa la maglietta arrivando fino ai miei addominali ben scolpiti.

Poso il mio borsone negli spogliatoi e tolgo la maglietta.

Porto il telefono e le cuffiette con me per ascoltare un po' di musica.

Dopo aver selezionato quella adatta decido di fare un po' di pesi.

Mi corico sul lettino apposito ed inizio a fare su e giu con le braccia.

Quando ho finito tutto l' allenamento sono già le 23,30 e tra circa mezz'ora chiudono la palestra, quindi mi addentro negli spogliatoi.

Ad attendermi sono un gruppo di ragazzi palestrati. Mi guardano dalla testa ai piedi con aria spregevole ed arrogante.

Li ignoro e prendo i vestiti puliti e l' asciugamano dal borsone.

" Hey Sharp ! " Dice uno di loro proprio mentre chiudo la zip.

" Che fai ? Le tue troiette le hai lasciate a letto ad aspettarti? "

Cerco di restare lucido.

" Cosa cazzo vuoi Chris? "

" Oh niente, stai tranquillo. Era solo una domanda. "

" Mi pareva. " Mi lascio andare a quell' imprecazione ma non faccio altro che aumentare la tensione.

" Perché cosa volevi fare? "

" Oh niente, solo... " Faccio finta di riflettere.

" Forza, adesso siamo curiosi ! " Dice girandosi verso i suoi amichetti che si stanno godendo pienamente la scena.

" Volevo solo rovinarti quel bel faccino che ti ritrovi a suon di pugni. " Metto su un sorrisetto ebete.

" Vediamo se ne hai il coraggio ! " Si avvicina.

Decido di ignorarlo. Non voglio casini oggi. Già mi bastano i miei.

" Che fai? Già ti arrendi ? Ah giusto... Non hai le palle per fare certe cose caro mio!"

Mi sto per fiondare su di lui ma il proprietario della palestra interrompe il nostro litigio.

" Ragazzi, tra 15 minuti noi chiudiamo quindi vi conviene sbrigarci. " Ci avverte e se ne va.

Approfitto della loro distrazione per infilarmi tra le docce.

Sono davanti casa.

Sento dei rumori e dei gridi. ' Staranno di nuovo litigando ' Penso.

Apro la porta ed ecco. Avevo ragione. Ogni giorno la stessa identica storia. Ignoro tutti i presenti nel salotto e mi richiudo nuovamente nella mia stanza.
Stavolta però mi corico nel letto. Sono stanco morto.

Quando sto per addormentarmi però il telefono inizia a vibrare.
È Michael.

' Michael che c'è? ' inizio la discussione.

                       ' Che ne dici di raggiungerci
                                                    al Canary? '

' Sono stanco stasera...'

             ' Dai, Ryan! Non fare il bambino! '
                                                       Ridacchia

' Va bene va bene '

                ' Ti prendiamo noi! Arriviamo! '

Spengo il telefono.

Lancio lo sbuffo trattenuto da troppo tempo ma comincio a prepararmi.

Metto dei jeans strappati ed una canotta bianca che mette in risalto i miei addominali. Metto le Nike bianche e il mio solito profumo forte. Indosso i miei soliti bracciali ed il mio anello preferito.

Sento un clacson suonare forte. Devono essere Michael e gli altri.

Scendo di sotto apro la porta ed esco.

Salgo in macchina, saluto tutti e la macchina riparte.

" Alla fine lo hai convinto Michael! " Dice Aaron come se io non fossi lì con loro.

" Eh sì, io ci so fare. " Ridacchia Michael.

Siamo appena scesi dalla macchina. Il neon del Canary mi abbaglia completamente.

Appena entriamo è tutto pieno di persone. Molto più del solito ed il solito è già tanto.

Arriviamo davanti al bancone del barista.

" Hey, cosa volete per stasera ? " Ci accoglie con un sorriso.

" Facciamo tutti una vodka ? " Chiede Colin a tutti, ricevendo degli eclatanti si.

Raggiungiamo la pista da ballo.

Inizio a bere il mio drink mentre gli altri miei amici parlottano tra loro di ragazze.

Eppure sembra che la vodka abbia fatto già effetto, perché mi pare di vedere la figura di Ines in mezzo alla folla.

' No, aspetta... Non è frutto della mia immaginazione! È veramente lei! Ma adesso la domanda mi sorge spontanea... Lei cosa ci fa qui ? '

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