Ines
Io e Ryan siamo davanti casa dei miei genitori. Io sto sudando freddo e lui mi tiene la mano.
" Io sono forte. Io. Sono. Forte. "
Continuo a ripetermi.Non sono forte. Lo so bene. Sto solo provando ad esserlo ma è molto difficile.
" Sei pronta ? " Mi sussurra Ryan.
Annuisco con il mento e busso alla porta dinanzi a noi.
Dopo un paio di secondi mi si presenta davanti, la figura alta e imponente di mio padre." Finalmente avete finito di giocare a guardie e ladri. " Sbuffa.
" Come scusa ? "
" Il tuo amichetto ci ha detto che eri stata rapita, ma io ti vedo sana e salva. A quanto pare era solo un gioco. "
" Ma vaffanculo! " Faccio per andarmene ma Ryan mi blocca sul pezzo.
" Ines, calma. " Mima con le labbra.
" Scusi possiamo entrare ? " Chiede poi con gentilezza a mio padre." Certo, fate pure. " Ci lascia entrare a casa.
" Amalia, vieni subito. "
" Marcus cosa vuoi, ho da fare ! "
" Vieni subito ti ho detto. "
Mia mamma entra nel salotto e si stupisce nel vedermi.
" Sei ancora viva, allora. "
" Si, e tu sei ancora stron- "
Ryan mi copre la bocca con le mani prima che io possa finire la frase." Voleva dire... " Ci pensa un' attimo. " Stropicciata, è un modo di noi giovani per dire gentile. " Fa un finto sorriso.
" Farò finta di non aver capito " ribatte lei. " Perché sei sparita questi giorni ? "
" Le cose sono due : o non avete capito o non volete capire. " Incrocio le braccia sul petto.
" Ancora con quella storia che sei stata rapita ? Nessuno ci crede Ines! "
" Ah no ? Non sono stata rapita ? E questa ferita sul braccio come me la sono fatta ? " Alzo la manica sul braccio e lascio in mostra la ferita, che ora è chiusa da dei punti.
" Come te la sei fatta quella ? " Chiede incuriosita.
" Non lo so, chiedilo al mio rapitore, o forse dovrei dire aggressore. "
" Non so cosa dire. " Dice mio padre più sorpreso di mia madre.
" Nemmeno io. " ribatte quest' ultima.
" E certo. Siete i primi a giudicare e poi non sapete cosa dire quando VOSTRA figlia vi fa notare che non ci siete mai! Che non sapete mai niente ! "
" Ines non puoi dire che non ci siamo mai stati. "
" Invece lo dico! Non starò più in silenzio. Sono stata zitta, ZITTA, mentre sopportavo tutto, mentre facevo finta di niente, mentre cercavo di dirmi che tutto andava bene ! Io semplicemente sono stata zitta. Voi invece parlavate sempre. In continuazione! ' Ines non fai mai niente, sei inutile, non mi interessa se non mangi anzi è meglio. ' Ma vi siete mai chiesti come mi sentivo io ? " Prendo un respiro profondo. Le lacrime ormai stanno uscendo a fiotti dai miei occhi.
" Cosa vuoi che facciamo Ines ? Diccelo tu ? È vero, da quando sei nata non abbiamo avuto pace. Scuola, sport e molte altre cose ancora... Non hai fatto altro che dare problemi, quindi cosa dovremmo dirti. Ines questa è la verità e tu non puoi farci niente. "
Sono rimasta a bocca aperta, non riesco più a ragionare. La testa gira violentemente, le lacrime non riescono a fermarsi, gli occhi bruciano e l' unica cosa che io riesco a fare è solo scappare. Come sempre.
Esco dalla porta di casa ed arrivo fino al giardino della casa a fianco. Non riesco a respirare. Sta piovendo e neppure le gocce sul viso riescono a calmarmi.
Delle fitte allo stomaco mi fanno piegare in due. Mi manca il fiato. Altre fitte però più forti, mi travolgono.
Cado a terra sfinita. Gli occhi stanno per chiudersi quando vedo una figura alta raggiungermi.
Io a quel punto chiudo gli occhi e un buio assordante mi colpisce del tutto.
Verity
Sono a casa di Michael. La prof di italiano ha assegnato a tutti un tema da fare in coppie. E con chi potevo capitare se non con lui !
" Ma su cosa lo dobbiamo fare sto tema ? Io già mi sono rotto i coglioni. " Si lamenta come al solito.
" Sulla pace a quanto ho capito. "
" E che cazzo gli devo dire sulla pace ? *
" Si però sempre che ti lamenti sei ! Io dico, hai dei neuroni, potresti anche usarli per un tema invece di usarli solo quando ti conviene ! "
" Modera i termini, rossa. "
" Non modero i termini e smettila di chiamarmi così ! " Strizzo gli occhi e arriccio il naso per la rabbia. Lui si avvicina al mio viso, ad un palmo dal mio naso.
" Ti conviene stare zitta, Verità. " Mugugna arrabbiato.
" E forza Michael, zittiscimi. O non hai le palle per farlo ? "
" Tu non sai con chi ti stai mettendo contro. "
" E con chi, sentiamo un po' l' ennesima cazzata. "
Si avvicina violentemente e mi sbatte al muro con irruenza.
" Pensi di fare paura ? Notizia del giorno, anche le formiche ridono di te. "
" Pensi di essere scaltra, rossa ? Notizia del giorno, non lo sei. "
Mi prende per la gola e mi trascina fino al letto dove mi butta con forza. Adesso sono appoggiata sul suo letto con le gambe piegate come se stessi partorendo ed i capelli spettinati come se fossi appena stata dentro un' uragano.
Michael insinua le sue gambe dentro le mie e si appoggia sopra ti me, schiacciandomi contro il materasso.
" Pensi di essere ancora avvantaggiata, Verità? "
" Io sono sempre avvantaggiata. "
Michael
Sono con la rossa, la ragazza più rompipalle e tosta del pianeta.
Io sono sopra di lei mentre cerco di combattere contro i miei ormoni ribelli. Stiamo battibeccando. Botta e risposta. Mi tiene sempre testa e non riesco mai a trovare le parole per rispondergli. Non mi era mai successo.
Ad un tratto però il mio telefono inizia a squillare. Inizialmente penso di ignorare la chiamata, ogni volta che sono con Verity vengo sempre interrotto, ma subito dopo decido di rispondere.
" Ryan cosa succede? "
" Michael, Ines ha perso i sensi. La sto
portando in ospedale, ha il
battito debole. "" Come? Cos'è successo? "
" Ha litigato con i suoi genitori, loro l'
hanno trattata male. Per favore avverti
gli altri e raggiungeteci in ospedale
il prima possibile. "" Certo non ti preoccupare. "
Stacco la chiamata.
" Cos'è successo? " Chiede lei incuriosita.
" Ines si è sentita male. "
" Di nuovo ? "
Annuisco.
" Dobbiamo andare a chiamare gli altri. "" Va bene, sbrighiamoci. "
Mi alzo da sopra di lei e lei subito dopo fa lo stesso.
Inizio a chiamare tutti. Uno per uno. O forse dovrei dire, due per due visto che sono tutti in coppia tranne Aaron.
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Look Into My Eyes
Chick-LitUna ragazza ed un ragazzo, degli amici, insicurezze, feste e pericoli... " Sarà la solita storiella che finisce con ' E vissero tutti felici e contenti'... " Direte voi. Ma provare per credere! Ines è la solita ragazzina insicura e cazzuta di 16 a...