Ines

Apro gli occhi.
Metto subito a fuoco quello che mi circonda.

Non sono in camera mia!

Mi guardo attorno e noto un sacco da boxe, uno skate e dei libri di scuola sparsi per terra.

' Ma come si sono finita qui dentro ? '

Mi alzo di scatto quando sento un gemito proveniente dalla mia destra.

Oh no. No no no no no! NO !
Ditemi che è solo un incubo!

Mi giro quasi impaurita e timorosa per quello che potrei vedere.

Datemi un pizzicotto per farmi risvegliare ! IMMEDIATAMENTE!

Vicino a me, con gli occhi socchiusi e le labbra incurvate in un broncio c'è Ryan.

Io sono in camera sua ! Sul suo letto ! Vicino a lui !!!

Ma che cazzo è successo?!

Mi alzo in fretta e furia quando una fitta allo stomaco mi fa risedere in fretta.

La testa gira, mentre un conato di nausea mi sale su per l' addome.

" Ines... "

Senza manco pensarci vado nella stanza accanto pensando che fosse il bagno.

Grazie al cielo era davvero il bagno.

Mi abbasso sul vater e vomito anche l' anima.

Una figura imponente entra dalla porta correndo e mi tocca la schiena delicatamente provocandomi dei brividi intensi.

Mi appoggio contro le mattonelle azzurre del muro, sollevando la testa verso il soffito, e portando le gambe al petto mentre provo a calmare il mio respiro affannato.

" Stai meglio?  " Sento dire a Ryan dopo qualche minuto.

Annuisco con la testa, anche se... No, non sto affatto meglio.

" Io devo andare in bagno... " Invento una scusa per rimanere da sola.

" Va bene, ma se hai bisogno di qualcosa chiamami. " Annuisco.

' Adesso è pure premuroso... "

Chiudo gli occhi, mentre Ryan chiude la porta, ma le immagini della sera precedente mi fanno ricordare tutto l' accaduto e spalanco nuovamente gli occhi mentre il respiro inizia ad accellerare.

Il petto fa su e giù senza fermarsi neppure un momento. Il cuore mi rimbomba nelle orecchie.

Respirare inizia a diventare quasi impossibile.
Inizio a tremare. Le gambe sembrano diventare gelatina, e le braccia sono piene di brividi.

Cerco di alzarmi. Devo fare qualcosa.

Mi aggrappo ad un mobiletto accanto a me e faccio leva sulle gambe, ottenendo però, solo uno scarso risultato.

Davanti a me c'è un lavandino, cerco di raggiungere per aprire l' acqua ma le gambe cedono e cado a terra facendo solo più rumore.

' Cosa mi sta succedendo? '

Mi accuccio sul pavimento, con la paura nel petto.

Non riesco a calmare il battito e il respiro è ormai incontenibile.
Le lacrime scendono numerose sulle mie guance.

Dopo qualche secondo sento lo sbattete della porta.

" Ines, tutto bene? " Sembra preoccupato.

Cerco di fare uscire qualche parola dalla mia bocca ma niente.

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