Diciannove

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Pov's Aurora

Appena io e Cris ci sedemmo a tavola mio padre iniziò a parlare.
"Ragazzi è molto probabile che dopo la partita con la Spagna dobbiamo tornare a casa perché le possibilità di vittoria sono minime" disse
"Mi piace questa positività" dissi io e Cris mi sorrise.
"Praticamente torneremo in Italia per sistemare le valigie aggiungendo dei vestiti perché poi raggiungiamo Gio in Saudi Arabia e poi a Madrid" aggiunse nostro papà.
"Vi ho trovato una casa per stare là due settimane e poi siete liberi di tornare in Italia"disse Gio.
Solo in quel momento mi ricordai che il tempo che avevo con Cris era limitato e che dopo alcuni giorni eravamo obbligati a separarci quindi decisi che dovevamo parlare di tutto ciò che era successo in quei giorni.
"Okay adesso, dopo aver chiarito questa cosa, possiamo continuare a cenare" disse mia mamma. Era probabilmente felice di andare a Madrid ma in Saudi Arabia? Non lo so.
"Allora, qualcuno di voi ha qualche aggiornamento sulla propria vita sentimentale?" chiese mia sorella.
"Da quando ti sei lasciata vedo che ti interessa molto la vita degli altri" disse Georgina.
"La mia vita sentimentale va bene" disse Liam guardando Alana. La bambina sorrise.
"Anche la mia" disse papà e io ridacchiai.
"La tua Aurora?" chiese mia sorella sorridendo in modo sospetto.
"Come sempre" risposi. Il come sempre era un nessuno mi cerca e io non cerco nessuno solo che le cose erano cambiate ma annunciarlo a tutti non era il caso.
"E tu Cris?" chiese sempre Lucy.
"Lucy smettila di fare queste domande" disse mia mamma.

Eravamo di nuovo in camera di Cris solo che c'erano anche Eva e Mateo.
"Aurora mi aiuti con i capelli?" mi chiese Eva. Le continuavano ad andare davanti alla faccia e anche se io sapevo che lei riusciva benissimo a sistemarsi da sola mi piaceva essere utile.
"Certo, vuoi che ti faccio una coda alta, delle trecce, una coda bassa oppure che ti metto delle semplici mollette?" chiesi.
"Vanno bene le mollette" rispose lei. Mi porse due mollette viole e io gliele misi nei capelli.
"Sei perfetta" dissi.
"Grazie" disse.
"Sta sera sei bellissima, non la trovi bellissima anche tu Cris?" chiese Eva.
"Si" disse Cris sorridendomi. Ricambiai.
"Anche io ti trovo bellissima" disse Mateo sorridendomi e cercando di imitare la faccia di Cris.
"Anche io penso lo stesso di te" dissi rivolta al bambino.
"E di me?" chiese Cris.
"Lo sai gia" risposi e basta. Lui mi prese la mani e mi buttò sul letto con lui.
Iniziai a ridere mentre lui e Mateo mi facevano il solletico. Eva era lì che cercava di fermargli.
"Basta per favore" dissi in mezzo alle risate.
"Dovresti ridere più spesso" disse Cris.
"Hai una risata bellissima" disse Eva.
"Concordo" disse Mateo. Mi facevano un pò d'imbarazzo tutti quei sentimenti.
"Okay dai Mate basta" disse Cris fermando il fratello mentre io riprendevo fiato.
Mateo si buttò accanto a me e iniziò a giocare con i miei capelli, lo lasciai fare mentre Eva era buttata sopra Cris.
"Devo confessarvi una cosa" disse Eva.
"Dicci tutto" rispose Cris.
"Ce un bambino a scuola" disse Eva e Cris si irrigidi.
"E com'è?" chiesi.
"Biondo, con gli occhi azzurri, simpatico e gentile in più è bellissimo" disse Eva.
"Sei innamorata?" chiese Mateo.
"Non so se lui lo è" rispose la sorella.
"Sei bellissima e simpaticissima, molto saggia e tranquilla se non lo è allora è stupidino" disse Cris.
"Come ti tratta?" le chiesi.
"Bene, mi aiuta e mi da un pò della sua merenda" disse Eva. Quello, per dei bambini,  era vero amore.
"E tu Mateo, hai delle confessioni da farci?" chiese Cris.
"Ho solo una domanda, quando vi bacierete? Stiamo aspettando tutti da tanto tempo" disse.
"Mateo non fare queste domande stupide, siamo amici e non ci bacieremo" disse Cris mentre io ero visibilmente a disagio.
"Ho sentito che dicevi a Gio che vi eravate baciati e che ti era piaciuto" disse.
"Forse hai sentito male, magari era una serie TV" disse Eva.
"Si esatto" disse Cris.
"Non ci baceremmo mai, siamo amici" dissi io.
"Okay, scusatemi se vi ho turbati" disse Mateo.
"Tranquillo bello" dissi io.
"Vorrei averti come sorella maggiore, sei così tranquilla, anche tu Cris ovviamente ma una sorella maggiore femmina mi piacerebbe" disse Mateo.
"Anche a me piacerebbe averti come fratellino" dissi io.
"È meglio che non siamo imparentati, non mi piacciono gli incesti" disse Cris e io per poco non mi soffocai con la mia stessa saliva.
"Cos'è un incesto?" chiese Eva.
"Niente d'importante" risposi io.
"Adesso ragazzi andate che dovete dormire" disse Cris.
"Dormite bene" dissi mentre loro uscivano dalla stanza e io mi sedevo sul letto.
"Cris perché hai detto dell'incesto?"
Sapevo che era una semplice battuta ma se avessero saputo il significato? Oppure se lo avessero chiesto a qualcuno?.
"Tranquilla nana, non diranno niente a nessuno" disse lui.
"Adesso posso baciarti?" mi chiese.
"Per fortuna non siamo fratelli" dissi unendo le nostre labbra.

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