Quindici

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Pov's Aurora

Non sapevo cosa significasse quel bacio ma realizzai quello che era successo solo quando stavamo tornando a casa. Dovevo comportarmi come se niente fosse successo oppure dovevo parlarne con Cris e chiedergli cos'era successo, poteva averlo fatto per l'adrenalina che aveva provato dopo la vittoria oppure perché semplicemente voleva. Fatto sta che non potevo chiederglielo quando eravamo in macchina con tutta la mia e la sua famiglia.
"Domani dobbiamo vederci" mi disse lui rompendo il silenzio che si era creato tra di noi.
"Concordo, a che ora?" chiesi.
"Scrivimi tu, basta che me lo dici con anticipo di almeno un ora" disse lui.
"Sarà fatto" gli risposi. Non sapevo se a lui fosse piaciuto ma presumevo di sì. E anche a me era piaciuto. Non sapevo neanche se lo vedevo ancora come un amico o come qualcosa di più ma ciò dipendere tutto da quello che doveva succedere il giorno seguente.
Quella sera andai a dormire senza fare skincare.

Mi svegliai la mattina dopo che era già tardi e avevo scritto a Cris che per le due potevamo uscire e lui mi scrisse che mi veniva a prendere sotto casa. Avevo ansia, così tanta che a pranzo non mangiai quasi niente se non dei pomodori e ciò fece anche preoccupare mia mamma ma riuscì a tranquillizzarla. Per uscire mi misi una semplice maglia bianca a maniche corte oversize e dei pantaloni jeans larghi. Mi misi il mascara ed ero pronta. In quel momento Cris mi scrisse che era giù così respirai un attimo e uscì di casa dopo aver salutato tutti.
"Ciao" dissi a Cris sorridendo.
"Ei" mi rispose lui ricambiando il sorriso. Ci incamminammo e lui riniziò a parlare.
"Senti per il bacio di ieri, non so cosa significa, non so se ti vedo solo come un'amica o come qualcosa di più, so solo che mi piace baciarti e che vorrei farlo di nuovo ma non mi sembra corretto farlo siccome non siamo fidanzati, capisci?" disse.
"Anche io non so cosa provo, il bacio mi è piaciuto ma penso che abbiamo entrambi bisogno di tempo per capire i nostri sentimenti" dissi.
"Esattamente, ma permettimi di corteggiarti" disse Cris.
"In che modo?" chiesi divertita.
Lui scrollò le spalle e entrò in un negozio di fiori. Uscì due minuti dopo con una rosa blu in mano.
"Per te" disse dandomela.
"Non dovevi" dissi.
"Ma volevo" rispose lui.
Mi prese la mano e iniziammo a camminare in giro per la città, il tempo passava velocemente con lui senza che io lo notassi e anche se non lo sapevo ancora quel ragazzo avrebbe conquistato il mio cuore in poco tempo.
Dopo qualche ora di camminata ci eravamo fermati in una panchina di un parco, avevo la testa appoggiata al suo petto e lui mi stringeva dai fianchi.
"Hai mai sperato di cambiare vita?" chiesi.
"Hai sempre domande semplici tu" mi disse lui.
"E comunque si, alcune volte, quando la gente mi insulta perché mi vivo l'adolescenza e non mi comporto come mio papà, certi giorni questa cosa mi tocca" disse lui.
"Mi dispiace tanto per tutto ciò che subisci ogni giorno" dissi io.
"Non è colpa tua, non devi dispiacerti" disse lui.
Feci in modo che i miei occhi si collegassero con i suoi, volevo baciarlo di nuovo e stavo per farlo se lui non mi avesse fermata.
"Aurora, non voglio baciarti se non sappiamo quello che vogliamo e non abbiamo certezze ma credimi che voglio farlo" disse lui.
"Giusto, scusa" dissi sentendomi in imbarazzo.
"Non sentirti in imbarazzo e non scusarti" disse lui.
"Che ore sono?" chiesi.
"Sono quasi le sette" disse.
"È meglio che torniamo a casa" dissi io.
"Certo" rispose lui sorridendomi.
Ci alzammo dalla panchina e iniziammo a camminare verso casa mano nella mano.
"Vuoi mangiare da me?" chiesi.
"Si certo" rispose lui.
"Allora chiamo mia mamma per dirglielo" dissi.

Arrivammo a casa che la cena era già pronta così dopo aver fatto una sosta in bagno per lavarci le mani ci sedemmo a tavola con tutti gli altri.
"Com'è andata la vostra giornata?" chiese mia mamma.
"Tutto bene grazie" dissi io come risposta.
"E tu Lucy?" chiese mia mamma. Notai che aveva gli occhi rossi e gonfi. Aveva pianto.
"Mi ha lasciata" disse e basta.
"È un coglione" disse mio fratello.
"Liam" disse Walter per sgridarlo.
"Perché?" chiese Cris.
"Mi ha tradita" disse mia sorella.
"Quello stronzo, meriterebbe di perdere il suo uccello" dissi.
"Aury, non serve essere così aggressiva, certo sono triste ma la perdita è stata sua e non mia" disse Lucy.
"Ammiro la tua maturità" disse Cris.
"Grazie" disse Lucy accennando un sorriso. Finimmo di cenare e io, Cris, Liam e Lucy decidemmo di giocare a diversi giochi in scatola fino all'arrivo di Gio per portare Cris a casa.
"Grazie mille per la serata" disse a mia mamma e mio papà.
Poi quando loro e i miei fratelli se ne andarono dalla stanza salutò me.
"Vorrei baciarti" disse.
"Un solo bacio" dissi. Avevo un disperato bisogno delle sue labbra. Creavano una dipendenza.
"Non dirmi così" disse. Sapevo che non voleva baciarmi finché non c'erano certezze ma perché no?
"Gio ti sta aspettando" dissi mollando la presa. Non volevo forzarlo.
Mi avvicinò a lui mettendomi le mani suoi fianchi e mi lasciò un bacio veloce sulle labbra, quasi impercettibile che pensai di averlo immaginato.
"Non posso permettermi altro" disse poi uscendo di casa. Ero sicura in quel momento che non mi bastava un amicizia ma che volevo baciarlo e chiamarlo fidanzato.
Ero sicura che non sarei riuscita a lungo a comportarmi come solo un'amica.

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