Ventitre

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Pov's Aurora

Finita la cena con i compagni di Cristiano insieme a Junior ero andata a dormire da lui. A mio papà andava bene, a mia mamma un pò meno ma sapeva bene che io ero una persona responsabile quindi alla fine si era fidata.
"Ti sei divertita?" mi chiese mentre eravamo sdraiati a letto.
"Pepe è troppo divertente, lo amo" dissi.
"Non pensavo di dovermi sentire in competizione con lui, capivo Cancelo che è anche più vicino d'età ma Pepe" disse Cris.
"No tu sei il mio calciatore preferito" dissi io baciandoli le labbra in modo veloce ma gentile. Mentre mi stavo per staccare però Cris mette una mano dietro la mia testa per spingermi a rimanere nelle sue labbra, mi metto sopra di lui mentre le sue mani scendono fino ai miei fianchi.
"Dobbiamo dormire" dissi staccandomi un millimetro dalle sue labbra.
"Dobbiamo?" chiese il ragazzo.
"Si" risposi io lasciandoli un bacio nella guancia. Lui me ne diede uno nel collo e poi ci addormentammo abbracciati.

"Cris" disse una voce maschile accanto a noi.
"Basta Mateo" disse il ragazzo accanto a me.
"Sta dormendo" disse ancora.
"Ma ho bisogno di consigli" disse Mateo.
"Dopo" risponde Cris. La sua mano si muoveva nel mio fianco accarezzandolo, non gli importava se c'era suo fratello in camera.
"Ma non è giusto, tu come hai fatto a conquistarla" disse Mateo.
"Non stiamo insieme e poi non so se le piaccio" disse Cris. Volevo ridere alla sua affermazione perché era palese che volevo lui.
"Ma cosa dici, sei orbo?" chiese Mateo.
"Esci" risponde Cris.
Appena Mateo uscì dalla camera io iniziai a ridere.
"Non dirmi che eri sveglia tutta la conversazione" disse Cris stringendomi.
"Più o meno" risposi io stringendolo a mia volta. Mi sentivo così bene tra le sue braccia, pensavo fossero la mia casa perché mi sentivo come tale.
Mi diede un bacio sulle labbra, puro, morbido, veloce.
"È pronta la colazione" disse Georgina entrando in camera sussurrando. Ormai non era più segreto niente, era palese che c'era qualcosa tra me e Cris così quando ci vide attaccati non chiese niente ma aspettò che ci alzammo dal letto per entrare in camera di Cris, per pulirla presumo.
Andammo in cucina per mangiare la nostra colazione che erano dei semplici biscotti con del tè ma era tutto comunque buono.
"A che ora devi tornare a casa?" mi chiese.
"Non so, penso che tra poco mio papà venga a prendermi però" dissi.
"Va bene, allora muoviti a prepararti così posso portarti in un posto" disse Cris. Feci come mi disse. Non mi ero messa niente di troppo elegante anzi, Cris mi aveva prestato dei suoi pantaloni che mi stavano anche larghi ma me li faci andar bene e mi diede una sua maglietta.
Lui era vestito uguale identico a me quindi pantaloni verdi militare e maglietta bianca.
"Okay andiamo" disse prendendomi la mano e uscendo di casa.
"Non è molto distante" disse. Camminammo per qualche minuti e nel mentre mi comprò una rosa rossa siccome non c'è n'erano di bianche e poi arrivammo alla nostra destinazione. Era un parco bellissimo dove c'era un piccolo laghetto. Era pieno di margherite sia quelle bianche sia quelle rosa, c'erano due panchine vicine al laghetto ed era nascosto da dei cespugli.
"È bellissimo Cris, come hai scoperto questo posto?" gli chiesi.
"Un giorno stavo camminando insieme ad Alana ed è voluta venire qua" disse lui come spiegazione.
"È un posticino tranquillo, non c'è mai nessuno" aggiunse.
"Appartato" dissi io.
"Esatto" disse lui avvicinandosi a me fino ad avere le labbra quasi totalmente attaccate.
"Sai ho letto che-" dissi ma lui mi interruppe congiungendo le nostre labbra. Una sua mano mi sfiorò il culo e solo quando vide che io non stavo reagendo ne appoggiò una là e una sul mio fianco. Le nostre lingue ballavano insieme, la mia pancia stava avendo mille sensazioni diverse che solo lui mi faceva provare come euforia, felicità e tante altre.
"Mi stai facendo impazzire Aurora" disse lui ribaciando la mia bocca.

A dream come true ●Cristiano Ronaldo Junior●Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora