Venti

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Pov's Cris

Era il giorno della partita Portogallo - Spagna, le chance di vincere erano poche ma comunque c'erano.
"Ragazzi veloci andiamo alle macchine, la routine la sapete gia" disse Gio. Era molto nervosa anche lei ma cercava di non mostrarlo in modo esagerato. La verità era che la Spagna di quell'anno era troppo forte e il Portogallo non era pronto a una partita del genere.
Uscimmo di casa e andammo alle macchine dove alcuni paparazzi erano appostati per farci delle domande però nessuno rispose e salimmo veloci nelle macchine. Io ero con Mateo e Eva ciò significava che sarebbe salita con me Aurora ma anche suo padre così che avrebbe potuto controllare i bambini e anche se lo conoscevo già Walter avevo iniziato a temerlo perché cosa avrebbe detto se avesse saputo che avevo baciato sua figlia? Magari gli piacevo solo perché ero un suo amico ma vedendo la situazione potevo diventare un possibile fidanzato e quindi poteva iniziare a vedermi come un nemico. Arrivammo proprio in quel momento e come secondo le mie previsioni Walter e Aurora vennero in quella macchina ma anche Laura, la mamma, lo fece. Doppio controllo quindi non potevamo fare niente di niente.
"Ei" mi saluta lei sorridendomi mentre si sistemava accanto a me.
"Ei bella" risposi in modo che mi sentisse solo lei.
"Come ti senti?" mi chiese. Si poteva vedere che ero in ansia ma lei mi tranquillizzava in maniera assurda.
"Tu mi rendi sereno" risposi io appoggiando la testa nell'incavo del suo collo.

Eravamo appena arrivati al nostro posto nello stadio. L'ansia saliva e avevo sempre più paura quando le squadre entrarono in campo per riscaldarsi. La formazione del Portogallo era composta da giocatori bravi ma i giocatori della Spagna erano più bravi, avevano più tecniche e secondo me avevano più resistenza siccome più giovani ma la partita iniziò lo stesso. Tutto il corso della partita era in piena paura e quando la Spagna segnò il suo primo gol grazie a Lamine Yamal iniziai a temere sul serio. Poi però una magia e c'era da giocare un rigore, ovviamente mio papà si mise nella palla, Aurora mi strinse la mano e io strinsi la sua, successe tutto velocemente ma mi ricordo tutto nei minimi dettagli. Mio papà corre verso la palla e la tira in alto così i giocatori della Spagna saltano per proteggere la porta ma la palla colpisce il palo destro per dentro entrando così nella porta. Tutto lo stadio Portoghese urla e festeggia. Tutti vicino a noi si abbracciano e iniziano a piangere dalla gioia io bacio Aurora e per la seconda volta nessuno vide niente.
La partita finì con la vittoria del Portogallo in modo totalmente inaspettato grazie a un gol di Joao Felix.
Decisi di andare a casa di Aurora e dormire da lei siccome sia a Georgina che ai genitori di Aurora andava bene ma passammo la maggior parte della notte a scambiarci dei piccoli bacini e delle carezze.
"Hai paura dell'Inghilterra?" chiese lei.
"Per niente" risposi io.
"Finirà come l'ultima volta, inghilterra seconda" dissi poi.
"Oggi eri proprio carino" disse accarezzandomi in mezzo al petto.
"Tu oggi come ieri e come sempre" risposi io.
"Mi fai sentire bene" aggiunse poi.
"Sono felice di farlo e anche tu mi fai sentire così, anche meglio" dissi.
"Grazie di tutto Cris, veramente, e te l'ho dico ora perché la sera divento più emotiva e non riuscirei mai a dirtelo in un momento nel giorno" disse lei. La sera parlava anche di più, non sempre diceva cose che avevano senso ma cosa importa.
"Anche io ti voglio bene Aurora, non solo ti voglio bene ma mi posso accontentare per adesso" dissi. Lei si buttò sulle mie labbra, quando faceva lei la prima mossa le farfalle nello stomaco che avevo ogni volta che avevo un contatto con lei o sguardo scambiato aumentavano. Era bravissima a baciare e rendeva dipendenti dal suo bacio, mi faceva venire voglio di stare per sempre attaccato a lei senza staccarmi mai e di proteggerla da tutto, mi faceva venire voglia di entrare in lei e mi faceva voglia di non lasciarla andare. Mi faceva un effetto così strano ma allo stesso tempo così bello. Adoravo quella ragazza e quella sera capii che per me non era una semplice cotta.

Scusate per l'assenza ma ovviamente mi sono dovuta ammalare ad agosto quindi non avevo voglia di scrivere. spero che questo capitolo vi piaccia anche se magari sbrigativo ma volevo postare qualcosa. Comunque la storia sta per raggiungere una fine.

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